Paralisi del sesto nervo cranico

Cos’è il sesto nervo paralisi?

Il VI nervo cranico (n.c.) o abducente è responsabile del movimento dell’occhio di abduzione, innervando il muscolo retto laterale. Il muscolo retto laterale è situato sul lato esterno dell’occhio.

Un suo deficit inficia, in maniera parziale o completa, la rotazione dell’occhio verso l’esterno e porta a strabismo convergente dell’occhio affetto.

La paralisi del sesto nervo è quindi un disturbo che colpisce il movimento degli occhi.

Infatti quando il muscolo retto laterale si indebolisce, l’occhio si dirige verso l’interno ovvero verso il naso.

Nell’adulto, in cui il sistema visivo è già ben sviluppato, la paralisi del nervo abducente provoca una diplopia orizzontale e nella cosiddetta “confusione”. Questo si verifica perché la coordinazione visiva è interrotta e la fusione delle immagini, proiettate sulla retina e proveniente da entrambi gli occhi, è compromessa. Per contrastare questa condizione, il paziente affetto può assumere una posizione anomala del capo (PAC) con testa ruotata verso l’occhio colpito. La diplopia può presentarsi assieme a nausea, vomito e cefalea.

Quale è la causa?

L’eziologia della paralisi del nervo abducente può essere di natura:

  • neoplastica,
  • compressiva (aneurismatica/neoplastica),
  • infettiva,
  • traumatica,
  • infiammatoria.

Nell’adulto può essere anche:

  • micro-vascolare ischemica (tipica di pazienti diabetici, ipertesi o affetti da aterosclerosi)
  • demielinizzante.

Le neoplasie o la loro rimozione neurochirurgica, in particolare, possono comprimere o lesionare il VI nervo cranico a qualunque livello del suo decorso e spesso coinvolgere anche altri nervi cranici. In questo caso, infatti, le paralisi isolate sono più rare. 

Altre cause di paralisi del VI nervo cranico sono l’elevata pressione intracranica, condizioni congenite e idiopatiche.

Nel bambino, in cui il sistema visivo è ancora plastico, vi è una migliore capacità di adattamento e il paziente può riuscire a sopprimere la seconda immagine.

In altri casi il bambino non riesce a unire e fondere insieme le immagini, proiettate sulla retina e proveniente da entrambi gli occhi, e assume una posizione anomala del capo. In questi casi può rendersi necessaria una terapia occlusiva sull’occhio fissante per l’elevato rischio di ambliopia dell’occhio deviato.

Sintomi del sesto nervo paralisi

La paralisi del sesto nervo può colpire uno o entrambi gli occhi. I sintomi e la gravità della condizione dipendono se sono interessati il muscolo retto laterale destro e/o sinistro e dall’entità della paralisi.

La visione doppia è il sintomo più comune della paralisi del sesto nervo. La diplopia potrebbe comparire quando entrambi gli occhi sono aperti o quando si guarda qualcosa in lontananza. Alcune volte, la visione doppia si verifica quando si guarda nella direzione dell’occhio danneggiato.

Un altro sintomo di questa condizione è lo scarso allineamento degli occhi o strabismo. Questo si verifica quando gli occhi presentano un disallineamento degli assi visivi, ovvero guardano in una direzione diversa.

La diplopia e strabismo potrebbero aggiungersi a problemi neurologici e potrebbero causare capogiri e vertigini.

Come diagnosticare la paralisi del sesto nervo?

Per porre diagnosi di paralisi del sesto nervo cranico, la persona verrà sottoposta ad una serie di esami per individuare l’origine.

Poiché la paralisi del sesto nervo ha varie possibili cause, il medico può ordinare una serie di test. Il trattamento del problema sottostante può gradualmente correggere il disturbo.

Questi esami includono:

  • RM (o TC)
  • Visita ortottica
  • Visita oculistica
  • test neurologici
  • Se si sospetta una vasculite, VES, anticorpi antinucleo e fattore reumatoide

Come trattare la paralisi del sesto nervo?

Il nervo abducente innerva il muscolo retto laterale. La paralisi del sesto nervo cranico causa esotropia dell’occhio affetto e nel paziente adulto può dare diplopia. Le cause del deficit muscolare possono essere numerose, dalla paralisi benigna nel bambino fino alla natura traumatica, infiammatoria o compressiva. A volte si può verificare un fenomeno di re-innervazione aberrante del muscolo colpito da parte di altri nervi cranici, come avviene nella sindrome di Duane. Il trattamento della paralisi dipende dalla causa originaria, alcuni casi possono migliorare nei successivi 4-6 mesi. In caso di mancata remissione, si può scegliere se optare per un trattamento chirurgico o conservativo.

In alcuni casi, il trattamento non è necessario e la paralisi del sesto nervo migliora nel tempo, come quando il disturbo è causato da un’infezione virale che deve fare il suo corso. Altre volte, il disturbo migliora solo una volta che la causa sottostante è stata trattata.

Complicazioni e prospettive per il sesto nervo paralisi?

La paralisi del sesto nervo non causa complicazioni. Ma potresti avere complicazioni da condizioni sottostanti. Ecco perché è importante capire la causa del tuo disturbo.

Le prospettive a lungo termine per questa condizione dipendono dalla causa. Con il trattamento, i sintomi della paralisi del sesto nervo di solito scompaiono entro i primi sei mesi dall’esordio. Anche se i sintomi potrebbero non scomparire completamente dopo un trauma, potresti notare un miglioramento della vista mentre il tuo corpo guarisce.

Trattamento conservativo o chirurgico

Tra le procedure non chirurgiche, per trattare la diplopia in pazienti con deviazione al di sotto delle 10-15 diottrie prismatiche (d.p.), si possono utilizzare le lenti prismatiche che, spostando l’immagine sulla fovea dell’occhio affetto, riducono la diplopia non correggendo, di fatto, lo strabismo.

I prismi eliminano la diplopia e sono finalizzati a ripristinare la visione singola. L’obiettivo è quello di ridurre i disagi nel più breve tempo possibile.

In alcuni casi è possibile ricorrere alla tossina botulinica, che viene iniettata direttamente nel muscolo retto mediale omolaterale, riducendo la contrattura dello stesso e consentendo un recupero più completo, per quanto temporaneo, della funzione del retto laterale. 

Quanto alla chirurgia, va effettuata nelle paralisi acquisite solo quando il quadro non si risolve spontaneamente e dopo che la lesione si sia ben stabilizzata. Generalmente le misurazioni devono risultare invariate per un periodo di almeno 6 mesi.

L’obiettivo del trattamento chirurgico è quello di annullare lo strabismo in posizione primaria, eliminando così la PAC e la diplopia, instaurando, per quanto possibile, una visione binoculare singola nella posizione primaria.

Dott.ssa Sara Toma – Ortottista a Milano

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