La gonartrosi: approfondimento con il dottor Tommaso Lupattelli

Oggi analizzeremo dettagliatamente l’argomento della gonartrosi, nota anche come artrosi del ginocchio. Avremo il piacere di parlare con il dottor Tommaso Lupattelli, radiologo interventista e chirurgo vascolare, grande esperto in materia di embolizzazione. Il dottore ci parlerà della patologia e indicherà come l’embolizzazione può alleviare i sintomi dolorosi della gonartrosi.

La definizione della gonartrosi

La gonartrosi è una patologia articolare cronica caratterizzata dalla degenerazione progressiva dell’articolazione del ginocchio. Questo disturbo, comunemente noto anche come osteoartrosi o artrosi del ginocchio, si verifica quando la cartilagine che riveste le superfici articolari del ginocchio si erode e si assottiglia nel tempo. La cartilagine, che serve da cuscinetto tra le ossa del ginocchio, ha il compito di ridurre l’attrito e assorbire gli urti durante il movimento. Tuttavia, con la gonartrosi, questa cartilagine si deteriora gradualmente, causando una serie di sintomi invalidanti.

Tra i fattori di rischio associati alla gonartrosi vi sono:

  • l’invecchiamento
  • le lesioni articolari
  • l’obesità
  • la predisposizione genetica
  • i difetti anatomici del ginocchio
  • l’attività fisica intensa o ripetitiva.

L’infiammazione delle articolazioni può anche contribuire al progresso della malattia.

I sintomi tipici della gonartrosi includono:

  • dolore
  • rigidità articolare
  • gonfiore
  • scricchiolii durante il movimento
  • limitazione dei movimenti articolari

Questi sintomi tendono a peggiorare nel tempo e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente, limitando la capacità di svolgere attività quotidiane e compromettendo la mobilità.

Il trattamento della gonartrosi mira a:

  • ridurre il dolore,
  • migliorare la funzionalità articolare
  • rallentare la progressione della malattia

Le opzioni terapeutiche possono includere farmaci antinfiammatori, fisioterapia, perdita di peso, terapia farmacologica, infiltrazioni di acido ialuronico e, in casi gravi, interventi chirurgici come la sostituzione totale o parziale del ginocchio. Prima di arrivare alla protesi, quando tutti i trattamenti non sono più efficaci, si può procedere con l’embolizzazione. Vediamo insieme al dottor Lupattelli come può influire l’embolizzazione sulla gonartrosi.

La spiegazione del dottor Lupattelli

La gonartrosi è essenzialmente una forma di artrosi che colpisce il ginocchio. È una condizione cronica degenerativa irreversibile, il che significa che una volta avviato il processo degenerativo, non è possibile guarire completamente. Può coinvolgere diverse parti del ginocchio, tra cui:

  • la cartilagine
  • i menischi
  • i legamenti
  • la sinovia.

Purtroppo, la gonartrosi può progredire nel tempo e diventare debilitante.

Sintomi e progressione della gonartrosi

Inizialmente, la gonartrosi può manifestarsi con dolore durante l’attività fisica, che poi può aumentare e comparire anche a riposo. Negli stadi avanzati, il dolore può diventare particolarmente invalidante. Oltre al dolore, possono verificarsi anche rigidità articolare e gonfiore.

Terapia dell’embolizzazione: la risposta del dottor Lupattelli

Una delle tecniche recentemente considerate per trattare la gonartrosi è l’embolizzazione.

L’embolizzazione è una procedura terapeutica che mira a ridurre il flusso sanguigno alle zone colpite dalla gonartrosi, contribuendo così a ridurre l’infiammazione e il dolore associati alla patologia. Quando viene eseguita sull’articolazione del ginocchio, l’embolizzazione comporta l’introduzione di piccoli cateteri e materiali embolizzanti attraverso un’arteria periferica, solitamente nell’inguine, e il loro posizionamento mirato all’interno dei vasi sanguigni che nutrono le strutture coinvolte nella gonartrosi.

Una volta posizionati correttamente, i materiali embolizzanti vengono rilasciati per bloccare o ridurre il flusso sanguigno nelle aree specifiche dell’articolazione del ginocchio colpite dalla malattia, come la membrana sinoviale infiammata o i vasi sanguigni anormalmente dilatati. Questo processo di riduzione del flusso sanguigno contribuisce a limitare l’infiammazione e a diminuire il dolore, migliorando così i sintomi associati alla gonartrosi.

Inoltre, riducendo l’infiammazione e il dolore nell’articolazione del ginocchio, l’embolizzazione può anche favorire il recupero della funzionalità articolare e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da gonartrosi. È importante sottolineare che l’embolizzazione è considerata una procedura minimamente invasiva e può rappresentare una valida opzione terapeutica per i pazienti che non hanno risposto adeguatamente ad altri trattamenti conservativi per la gonartrosi.

Quali sono i vantaggi dell’embolizzazione per la gonartrosi?

Un aspetto interessante dell’embolizzazione nel trattamento della gonartrosi è la sua capacità di fornire sollievo dai sintomi dolorosi associati alla malattia in modo rapido e duraturo. Mentre alcuni trattamenti convenzionali possono richiedere tempo per manifestare pienamente i loro effetti benefici, i pazienti sottoposti all’embolizzazione possono sperimentare un sollievo dal dolore quasi immediato dopo la procedura.

Inoltre, l’embolizzazione offre il vantaggio di essere una procedura minimamente invasiva, eseguita con piccole incisioni e senza la necessità di un intervento chirurgico a cielo aperto. Ciò significa che i pazienti possono beneficiare di:

  • tempo di recupero più breve
  • minori rischi di complicazioni post-operatorie
  • ritorno più rapido alle normali attività quotidiane rispetto agli interventi chirurgici tradizionali.

Un’altra caratteristica interessante dell’embolizzazione è la sua capacità di ritardare o addirittura evitare la necessità di interventi chirurgici più invasivi, come la sostituzione totale del ginocchio. Per i pazienti che desiderano evitare o posticipare la chirurgia, l’embolizzazione rappresenta una valida opzione terapeutica che può offrire un sollievo significativo e migliorare la qualità della vita senza la necessità di un intervento chirurgico.

Infine, l’embolizzazione può essere personalizzata in base alle esigenze specifiche di ciascun paziente, consentendo ai medici di adattare la procedura in base alla gravità della gonartrosi e alle condizioni individuali del paziente. Ciò significa che l’embolizzazione può essere utilizzata come parte di un piano di trattamento completo e personalizzato per la gestione della gonartrosi, offrendo un approccio terapeutico flessibile e adattabile alle esigenze di ciascun paziente.

Conclusioni

In conclusione, è di fondamentale importanza riconoscere la necessità di informarsi e trattare prontamente la gonartrosi al fine di migliorare la qualità della vita e mantenere la funzionalità articolare. Questa patologia cronica può causare dolore, rigidità e limitazioni nei movimenti, ma grazie all’embolizzazione, una procedura minimamente invasiva che mira a ridurre l’infiammazione e il dolore nell’articolazione del ginocchio, i pazienti possono sperimentare un sollievo rapido e duraturo dai sintomi.

In ultimo è utile sottolineare che l’embolizzazione viene eseguita con una semplice anestesia locale all’inguine, non richiede né tagli né punti di sutura ed è completamente esente da dolore. Una vera rivoluzione nel campo dell’artrosi del ginocchio, spalla, caviglia, polso e tendine d’Achille.

Consulta un medico specialista per una valutazione tempestiva e pianificare un trattamento personalizzato può aiutare a gestire efficacemente la gonartrosi, preservando la funzionalità articolare e migliorando la qualità della vita nel lungo termine.

La redazione in collaborazione con il Dott. Tommaso Lupattelli Chirurgo Interventista a Milano


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