HIFU nel carcinoma prostatico

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Di cosa si tratta?

Il trattamento del carcinoma della prostata con ultrasuoni ad alta intensità (HIFU) è stato studiato in Francia negli anni ’90 dalla Ditta EDAP che ha portato alla realizzazione di un’apparecchiatura robotizzata, molto avanzata, denominata “Ablatherm”. Gli ultrasuoni vengono erogati da una sonda ecografica transrettale che serve anche a stabilire e selezionare i campi da colpire e  a seguire l’andamento della terapia “real time”.

Gli ultrasuoni, con intensità 10000 volte superiore a quella utilizzata per eseguire la diagnostica ecografica, sono in grado di creare una temperatura fra gli 80 e i 90 gradi Celsius in un’area ellissoidale all’interno della prostata di 25 x1,6 mm denominata “lesione elementare”.

La somma di tante lesioni elementari ripetute anche centinaia di volte sotto guida ecografica, è in grado di trattare aree che possono essere di volume ridotto, atte a colpire esclusivamente un focolaio tumorale in precedenza individuato, oppure possono essere estese a tutta la ghiandola prostatica, realizzando un termoablazione completa delle neoplasie multiple ivi localizzate (la multifocalità è una caratteristica della stragrande maggioranza delle neoplasie della prostata).

Dopo un singolo trattamento con HIFU l’eradicazione completa di una neoplasia ancora contenuta all’interno della capsula prostatica (stadio cT1 – cT2 N0), soprattutto se la differenziazione cellulare non è ancora andata del tutto perduta, (gradazione di Gleason fino a 3+4), si ottiene in una percentuale fra il 60 e il 70%, migliorabile con ulteriori trattamenti. Tale percentuale è sovrapponibile a quella ottenibile con la Radioterapia, sicuramente con minori effetti collaterali.

Ci sono delle indicazioni precise per questa terapia?

Le indicazioni al trattamento con HIFU sono costituite oggi da:

1) Forme di carcinoma prostatico ancora confinato alla ghiandola in soggetti con più di 70 anni oppure anche con età inferiore qualora sussistano gravi comorbidità che rendono troppo rischioso un intervento di chirurgia radicale (aperta o robotica) e con aspettativa di vita fino a 10 anni.

NB Non vi sono limiti di età oltre i 70 anni in cui l’HIFU non sia applicabile. In modo particolare vi è indicazione a trattare anche soggetti molto anziani, tanto più se già in terapia ormonale pur senza una malattia metastatica, allo scopo di evitare gli effetti collaterali anche gravi che conseguono alla stessa terapia ormonale quali l’osteoporosi grave, la riduzione sempre maggiore della massa muscolare, effetti negativi sul sistema nervoso fra cui la depressione.

2) Ripresa della malattia tumorale dopo trattamento con Radioterapia.

Il limite al trattamento di queste recidive dopo Radioterapia è costituito dal’eventuale ispessimento rettale oltre gli 8 mm che aumenta il rischio di fistola retto-uretrale, ormai sconosciuta nei casi non sottoposti in precedenza a RT esterna.

3) Ripresa locale di malattia, visualizzabile con Ecografia transrettale e diagnosticata istologicamente per mezzo di mapping bioptico.

NB Qualcuno tratta anche forme già metastatiche, ormonoresistenti, a scopo di “debulking” ottenendo quanto meno una migliore risposta alla terapia instaurata per un possibile effetto migliorativo sul sistema immunitario del soggetto.

E cosa ci dice sulla durata del ricovero?

1 notte soltanto!

Ripresa completa in 2-3 giorni

Tecnica assolutamente mini-invasiva.

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