Cosa sono le difficoltà relazionali e quando la terapia di coppia diventa un’esigenza

Esprimere le proprie emozioni, per molti, è semplice. Del resto, gli stati d’animo come piangere, commuoversi e dimostrare affetto fanno parte della nostra quotidianità.

Per molte altre persone, invece, tutto questo, non è affatto facile né, tanto meno, scontato.

Queste problematiche, chiamate anche difficoltà relazionali, possono, molto spesso, essere la causa di svariati disagi.

E quando queste difficoltà si insinuano all’interno di una relazione sentimentale, è consigliato frequentare una terapia di coppia.

Cosa s’intende per difficoltà relazionali

Le difficoltà relazionali sono molto più comuni di quanto si potrebbe mai pensare. Quest’ultime rappresentano un insieme di disagi e sofferenze, le quali possono essere legate a un evento contemporaneo, ma possono anche fare riferimento a delle esperienze passate.

Le difficoltà relazionali riguardano la sfera:

  • emotiva,
  • comunicativa,
  • affettiva,

Inoltre, lo specifichiamo, queste problematiche non hanno una età di riferimento, ma possono coinvolgere: bambini, ragazzi, adulti e anziani.

Le cause di questi disturbi

Definire una causa specifica, per lo meno all’inizio, è complesso. Quello che però possiamo affermare con certezza è che, questi disturbi psicologici e comportamentali, nella maggior parte dei casi, sono legati, in primis, a dei legami problematici con i genitori.

Ma questa non è la regola che vale per tutti i soggetti. Altre cause potrebbero essere:

  • eventi traumatici, di vario genere, subiti durante l’infanzia o l’adolescenza,
  • convinzioni distorte su molti aspetti della vita,
  • una consapevolezza di sé eccessivamente rigida,
  • una visione del mondo troppo negativa e nefasta,
  • ingigantire gli eventi in modo negativo,
  • vedere sempre il lato negativo e mai quello positivo sulle cose,

Inoltre, nelle difficoltà relazionali, anche il carattere della persona può coincidere: l’essere eccessivamente introversi e non esternare mai le proprie emozioni, chiaramente, non fa bene.

Come vengono manifestati i disagi legati alle difficoltà relazionali

Le difficoltà relazionali, ovvero il non sapere come esprimere i sentimenti, indipendentemente da quali essi siano, creano dei veri e propri disagi interiori.

La persona coinvolta si rende conto che qualcosa non va perché non riesce a “sentirsi libero” di esprimersi e, in qualche modo, si sente “bloccato”. Quindi, tutto questo, si trasforma in una sorta di circolo vizioso che crea solamente una grande frustrazione. Talvolta non solo mentale, ma anche fisica.

E quindi come si manifestano questi disagi? Premettiamo che, ogni persona è a sé e non esiste una regola che valga per tutti. Il nostro, piuttosto, è un discorso generale che riassume tutte le varie ipotesi.

Sicuramente l’ansia e la rabbia sono due componenti spesso presenti. Sono delle manifestazioni che devono essere concepite come dei veri e propri campanelli d’allarme: quando l’ansia è eccessiva e la rabbia appare immotivata, c’è qualche cosa in noi che non funziona come dovrebbe. Per cui, se non ci sono problemi di vita gravi, la presenza di questi due stati d’animo non deve essere sottovalutata.

Dopodiché, si possono riscontrare anche:

  • aggressività,
  • negativismo,
  • iperattività,
  • isolamento,
  • depressione,
  • apatia,
  • forte insicurezza,
  • scarsa autostima,
  • disturbi del linguaggio (nei bambini),
  • nnullamento della vita sociale,

E, come abbiamo già anticipato poco più su, tutto ciò ha poi un risvolto negativo anche sul nostro fisico causando, quindi, dei risvolti psicosomatici, come:

  • nausea,
  • mal di stomaco,
  • mal di testa,
  • mal di pancia,
  • difficoltà nell’addormentarsi,
  • inappetenza,
  • svogliatezza,

Come accorgersi di avere difficoltà relazionali e l’importanza di un aiuto professionale

Generalmente, fin da piccolini ci si accorge che qualcosa non va come invece dovrebbe. In questo caso, sono le stesse maestre nel voler avere un confronto diretto con i genitori. È importante sapere se il bambino ha bisogno di attenzioni particolari o se è necessario agire, magari, anche coinvolgendo una figura professionale come quella di uno psicologo.

La persona adulta invece, se consapevole, in autonomia, si rende conto che qualcosa non va. Anche la stessa vita sociale è uno strumento molto importante: ti mette davanti tante situazioni dove tu sei costretto ad affrontare le tue problematiche, sennò, l’unica alternativa è l’isolamento. Una scelta, quest’ultima, che mai andrebbe presa in considerazione.

Nel caso, appunto, di una persona adulta, l’autoconsapevolezza ne diviene un tassello fondamentale. E proprio quando si diventa consapevoli della presenza di una problematica, l’intervento di uno specialista può fare, nettamente, la differenza.

Un eventuale trattamento psicoterapeutico o psicologico, potrebbe risultare molto importante: ti aiuterebbe, infatti, a ristabilire il tuo benessere mentale e a ridarti la voglia di coltivare una buona vita sociale.

Difficoltà relazionali all’interno di una coppia

Le difficoltà relazionali coinvolgono tutte le sfere della nostra vita: da quella lavorativa, a quella sociale fino ad arrivare a quella intima di coppia.

Questo perché, chiaramente, quando si manifesta una problematica legata alle difficoltà relazionali non si lavora “a compartimenti stagni”, ma piuttosto, è come un treno in corsa che ci coinvolge in tutto, relazione sentimentale compresa.

Nella fattispecie, i problemi legati alla sfera intima e privata potrebbero riguardare svariate sfumature, quali:

  • mancanza di sintonia con il partner,
  • non riuscire a dimostrare il mio proprio sentimento,
  • allontanamento reciproco,
  • difficoltà sessuali,
  • incomprensioni,
  • poco dialogo,
  • poco tempo di qualità trascorso assieme,

Queste, generalmente, sono le motivazioni più frequenti.

Quando la terapia di coppia diventa una necessità per i partner

Riconoscere di avere un problema è già un grande passo in avanti. Significa essere consapevoli che qualcosa non funziona nel verso giusto.

Riconosciuto ciò, iniziare una terapia di coppia potrebbe essere la soluzione giusta.

Affrontare i problemi con uno psicologo aiuta a migliorare le proprie azioni, ma anche a esternare meglio i propri sentimenti verso il partner.

Durante gli incontri farai un vero e proprio viaggio interiore che ti aiuterà a parlare ed ad affrontare i traumi del passato che, purtroppo, ancora oggi condizionano la tua vita.

La prima cosa che il terapeuta ti insegnerà a fare sarà quello di “mettere in ordine” i vari elementi che caratterizzano le problematiche di coppia presenti. Una volta snocciolate tutte, si inizierà ad analizzarle una ad una: individualmente ma anche in coppia.

Dopodiché, un altro grande tema su cui lavorerai, sarà la comprensione. Ovvero, l’importanza di comprendere il partner e quello che lui, o lei, necessita di ricevere da parte tua. Non ci si deve focalizzare solo in ciò che succede interiormente a noi, ma anche in quello che sta vivendo il compagno o la compagna.

Capita la grande importanza della comprensione, si passa poi a tutte le fasi successive, ovvero:

  • la valutazione dei problemi,
  • capire come poter gestire al meglio le emozioni e l’importanza che hanno,
  • quando un dialogo è costruttivo,
  • comunicare nel modo corretto,
  • il rispetto reciproco dei sentimenti,
  • come stare assieme,
  • come trovare un nuovo equilibrio di coppia,
  • come trascorrere assieme del tempo di qualità,

Tutto ciò è la ricetta perfetta se il tuo obiettivo è quello di migliorare le tue difficoltà relazionali e la tua sfera privata.

A tutto c’è sempre un rimedio, l’importante è avere la voglia e la forza di migliorarsi. 

Monica Penzo

La redazione in collaborazione con la Dr.ssa Marcella Dittrich – psicologa


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