Come igienizzare le mani? Tra le varie raccomandazioni del Ministero della salute e dell’OMS per limitare il contagio e contrastare la diffusione del nuovo coronavirus sarscov2 vi è l’igiene delle mani.
Infatti, il lavarsi spesso le mani rappresenta una misura di precauzione universale per prevenire le infezioni.
Questa pratica semplice assume un ruolo ancora più importante nella fase 2 in cui stiamo gradualmente tornando alla normalità, potendo davvero rappresentare un’arma vincente per contrastare la pandemia di covid-19.
Come igienizzare le mani
Possiamo distinguere due modi per igienizzare le mani:
- la detersione classica con acqua e sapone;
- la detersione con il gel antisettico quando non vi è la possibilità di usare l’acqua.
Il sapone o il gel antisettico, oltre a detergere, sono anche disinfettanti, cioè sono sostanze in grado di distruggere i patogeni ed i germi eventualmente presenti sulle nostre mani.
Come igienizzare le mani: azione del sapone contro il virus
Il sapone ha la capacità di rimuovere il virus dalle nostre mani e di inattivarlo completamente rendendolo innocuo.
L’azione virucida del detergente dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche delle molecole di sapone.
La molecola di sapone è costituita sostanzialmente da due parti: all’apice da una testa idrofila (attratta dall’ acqua) e da una coda idrofoba (attratta dai grassi).
Virus ad involucro
Questa struttura è molto simile a dei composti grassi (fosfolipidi) della membrana esterna dei virus.
Il coronavirus sarscov2 è un virus ad involucro (differenziandosi da altri virus che non hanno involucro), ovvero ha un rivestimento formato da una membrana a doppio strato lipidico (pericapside) che ha la funzione di proteggere il materiale genetico che si trova all’interno.
Questa superficie grassa viene attaccata dalle molecole di sapone, che attraverso le code idrofobe penetrano nel doppio strato della membrana esterna, dove interagiscono con i lipidi di membrana separandoli fra loro e inglobandoli in strutture a forma di bolla chiamate micelle.
Il risultato è che la membrana del coronavirus viene letteralmente disintegrata dal sapone.
A questo punto, il virus ormai inattivato può essere rimosso dalle mani durante la fase di risciacquo.
Quanto deve durare il lavaggio delle mani
L’azione virucida del sapone dipende dal tempo. Difatti, Il lavaggio delle mani va effettuato per minimo 20 secondi a contatto con il detergente, non dimenticando di arrivare fino ai polsi e tra le dita, e solo successivamente provvedendo al risciacquo.
Questo tempo è necessario per fare in modo che le molecole di sapone agiscano sui grassi della membrana del virus, che altrimenti potrebbe essere non del tutto inattivato.
Che tipo di sapone utilizzare
La capacità del sapone di rendere inattivi i patogeni è dovuta al lauril solfato, un tensioattivo che si trova in tutti i detergenti. Quindi va benissimo il sapone classico solido o anche liquido, non serve quello con l’aggiunta di antibatterico.
I gel igienizzanti per mani
I gel igienizzanti sono soluzioni a base alcolica che, applicati sulle mani, hanno la funzione di detergere e disinfettare senza risciacquo. Possono essere utili quando si è fuori e non si ha la possibilità di lavare le mani con acqua e sapone.
Ruolo dell’alcol
L’azione disinfettante degli igienizzanti per mani (tipo Amuchina) è dovuta principalmente all’alcol contenuto nella soluzione.
Difatti, affinchè il prodotto sia efficace contro l’eliminazione di batteri e virus (99,9%) è necessario che il gel contenga almeno il 60% di alcol. L’utilizzo di un igienizzante alcol free è da escludere perché potrebbe non garantire una copertura sicura contro i patogeni.
Come agisce l’alcol contro il coronavirus
Il coronavirus, oltre ad avere un rivestimento esterno è attraversato da diverse proteine.
All’esterno ci sono strutture proteiche a forma di spuntone (glicoproteine spike) che costituiscono il capside che conferisce al virus il tipico aspetto a corona, da cui questa famiglia di virus prende il nome.
Il coronavirus, attraverso il capiside, si attacca alle superfici o sulla nostra pelle. Inoltre, sono presenti proteine anche all’interno della membrana che interagiscono con l’Rna (genoma virale).
Le proteine virali sono il bersaglio dell’alcol.
Esperimento con l’albume d’uovo
Per comprendere come l’alcol agisce contro il virus, possiamo fare un semplice esperimento.
Se prendiamo dell’alcol puro 96° e lo versiamo su un albume d’uovo (che contiene solo acqua e proteine) vedremo subito la formazione di uno strato bianco.
Questa alterazione è causata dalla coagulazione delle proteine dell’albume, processo noto come denaturazione proteica, la stessa cosa che avviene con la cottura dell’uovo (denaturazione termica).
Quindi l ‘alcol provoca la denaturazione delle proteine virali e impedisce a queste sostanze di svolgere le loro funzioni essenziali per la vitalità del virus.
Quale è la concentrazione alcolica più efficace
Uno studio condotto dall’Istituto di Igiene e Medicina Ambientale diGreifswald (Germania) ha dimostrato che l’alcol etilico puro 96° è meno efficace contro il coronavirus dell’etanolo in soluzione, cioè diluito con acqua.
Gli esperimenti hanno mostrato che l’attività virucida dell’alcol è maggiore con una soluzione di etanolo concentrato dal 60 all’80%.
Maggiore azione detergente
Questo perchè a queste concentrazioni (60-80%) l’alcol ha una maggiore azione detergente con un meccanismo simile a quello delle molecole di sapone, andando a danneggiare la membrana lipidica esterna virale.
Tuttavia, va detto che l’igienizzante alcolico per mani va bene solo se le mani non sono visibilmente sporche, altrimenti potrebbe non bastare.
La detersione con acqua e sapone, quando possibile, è la soluzione migliore.
Dott. Marco Pagnotta – Farmacia Colace Dr. Anna Maria