Le mani sono una fra le parti del corpo più esposte all’aggressione dei nemici naturali (sole, vento, freddo) e chimici (detersivi, prodotti professionali, ecc.) e allo stesso tempo tra le più vulnerabili e trascurate. Se raramente ci si dimentica di stendere la crema solare o idratante su viso e collo, spesso non si dedica la giusta attenzione alla cura delle mani, che diventano così vecchie e segnate per le conseguenze di sole e temperature rigide, a seconda delle stagioni. Premesso dunque che le nostre mani andrebbero amate e rispettate come altre parti del corpo verso le quali si è portati ad avere più attenzione, per rimediare ai danni occorsi, oltre che ai trattamenti cosmetologici, è possibile chiedere una “mano” alla Medicina Estetica. Le nostre mani sono esposte a due tipi di invecchiamento:
- l’invecchiamento cronologico (crono aging) legato all’azione del tempo che passa.
- Il photo aging dovuto all’azione degli agenti esterni, come l’esposizione ai raggi UV e ai fenomeni atmosferici, l’uso dei prodotti chimici, una scarsa cura, l’azione di fattori professionali (calore del forno).
In entrambi i casi, gli effetti dell’invecchiamento sulle mani provocano nel tempo:
- riduzione dell’acido ialuronico contenuto nel derma, la molecola che rende la cute idratata;
- riduzione dello spessore del derma, che perde di tono;
- assottigliamento del tessuto adiposo che rende più visibili le strutture anatomiche sottostanti, come vene ed ossa (scheletrizzazione);
- riduzione della capacità di difesa dai raggi UV, che tendono a provocare discromie cutanee (macchie);
- turn-over cellulare che rende la pelle più inspessita e ruvida;
- riduzione della funzione della barriera cutanea a seguito della modificazione dello strato corneo che diventa più superficiale con conseguente disidratazione, aumento del rossore ed opacità.
I rimedi proposti dalla Medicina Estetica sono diversi. La biostimolazione, attraverso microiniezioni con sostanze idratanti, rassodanti, antiossidanti, consente di ripristinare idratazione ed elasticità. Se le mani, oltre che disidratate e rugose appaiono un po’ svuotate, si può ricorrere all’ausilio di sostanze riempitive (filler) a base di acido ialuronico o di idrossiapatite di calcio per ripristinare i volumi. Quando si vogliono eliminare le piccole macchie e migliorare la texture cutanea ecco che arriva in soccorso il peeling cutaneo, con l’azione schiarente e stimolante di acidi: glicolico, mandelico, TCA, addizionati con vitamina C / coenzima Q10. Per correggere il fenomeno di scheletrizzazione di cui si è accennato in precedenza, con vene, ossa e tendini in rilievo, la soluzione ideale è il lipofilling, cioè l’inoculazione di grasso autologo (ossia prelevato dalla persona stessa) nelle mani. Infine, nel caso di discromie particolarmente estese e numerose, una o più sedute di laser Q-Swichted possono aiutare a uniformare il colorito riducendo l’intensità delle macchie cutanee.