Come eliminare le emorroidi in maniera radicale è un quesito che si pongono tutti coloro che, purtroppo, ne soffrono.
In questo articolo cerchiamo di rispondere in maniera esaustiva con l’aiuto del Dr. Mattia Pizzi, proctologo.
Cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono plessi venosi che si trovano nel canale anale a 360° formati da un “gomitolo” di tanti piccoli vasi sanguigni attraverso i quali circola il sangue venoso.
La patologia emorroidaria vede la causa in un ristagno di sangue all’interno delle emorroidi stesse che ne provocano il rigonfiamento anale e la conseguente sintomatologia.
Esistono diverse tipologie e gradi di malattia emorroidaria?
Assolutamente sì. Innanzitutto, può essere interna, esterna o mista, in base a dove si collocano le emorroidi. La malattia con emorroidi interne viene classificata secondo quattro gradi di gravità:
Quali disturbi possono dare?
Si manifestano disturbi quali sanguinamento, dolore o bruciore anale, prurito, perdite di sangue/muco ed irritazione anale. La defecazione diventa inevitabilmente difficoltosa e dolorosa.
Tra le principali complicazioni, troviamo l’emorragia massiva, il prolasso emorroidario e la tromboflebite (trombosi emorroidaria esterna).
Quale è oggi la cura più appropriata per la malattia emorroidaria?
Esistono diversi rimedi, che possono essere ambulatoriali nei casi più lievi (1˚ e 2˚ grado). Nei casi più avanzati ( 3˚ e 4˚ grado), però, questi rimedi non sono altrettanto efficaci, ed è necessario il ricorso ad un vero e proprio intervento chirurgico radicale.
Fino a non molto tempo fa, questo significava un ricovero medio di circa 4-5 giorni, l’astensione dall’attività lavorativa per circa un mese, e… proverbiali gravi sofferenze dovute al dolore nel periodo postoperatorio!
I progressi compiuti dalla chirurgia mini-invasiva e del laser hanno coinvolto anche questo campo, consentendo oggi di eseguire una emorroidectomia completa e radicale in regime ambulatoriale o di day-hospital.
Il paziente in quali condizioni viene dimesso?
In base alla tecnica chirurgica utilizzata ad hoc per il singolo paziente si può considerare un periodo di convalescenza che va dai 6 ai 20 gg post operatori.
Nella dimissione ospedaliera chiaramente verranno dettagliati tutti i consigli dietistico-comportamentali e le prescrizioni farmacologiche.
La visita di controllo ambulatoriale è prevista generalmente dopo 12-15 giorni dalla dimissione.
La Redazione in collaborazione con il Dr. Mattia Pizzi – Chirurgo generale, Proctologo, Gastroenterologo
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Aggiornato marzo 2024