Tumore al seno: la prevenzione inizia a tavola

Tumore al seno la prevenzione inizia a tavola
Tumore al seno: la prevenzione inizia a tavola

Ottobre è da anni il mese della prevenzione del tumore al seno e anche nel 2019 non si fa eccezione.

Siamo portati a pensare che prevenire significhi fare screening e visite di controllo a cadenza annuale. Certo, quella è la prevenzione clinica.

C’è, poi, una prevenzione quotidiana delle malattie oncologiche che si fa giornalmente, adottando uno stile di vita sano, cioè comportamenti attivi uniti ad una nutrizione completa e bilanciata.

Tumore al seno: prevenzione = nutrizione

Per molti anni, team di scienziati hanno studiato e accertato che il continuo svilupparsi di particolari problematiche, di carattere salutistico, è riconducibile ad uno scorretto approccio alla vita quotidiana: sedentarietà e alimentazione sregolata.

Infatti, problemi cronici come ipertensione, diabete, obesità, problemi cardiocircolatori non sono più appannaggio della popolazione anziana, ma risultano in forte aumento nella popolazione giovanile.

Inoltre, e questo è il dato più allarmante, tali problematiche croniche degenerano in malattie gravi, come appunto il cancro.

Tumore al seno: il vademecum

Lo IEO, l’Istituto Europeo Oncologico, ha quindi messo a punto un vademecum per la prevenzione tumorale.

Si tratta di raccomandazioni su stile di vita ed alimentazione che, applicate nella quotidianità, prevengono in modo significativo la degenerazione di malattie croniche o ne facilitano la cura.

Affinché le raccomandazioni vadano a buon fine, è molto importante prendere coscienza, innanzitutto, dei fattori di rischio a cui personalmente siamo esposti facendo un’analisi del nostro stile di vita.

Tumore al seno: domande da porsi

Cosa facciamo durante il giorno e come lo facciamo, cosa mangiamo e come mangiamo sono questi i quesiti che dobbiamo porci.

In base al risultato dell’analisi obiettiva, dobbiamo riorganizzare la nostra vita con una programmazione a lungo termine, evitando l’appagamento del piacere di un solo istante.

Tumore al seno: più verdure, meno carne e…

Prevenire non è difficile, soprattutto se un grande aiuto arriva dalla tavola.

Mangiare sano non significa mangiare cose dall’aspetto e dal sapore triste e insipido o privarsi di alcuni alimenti.

Mangiare sano significa mangiare bene, mangiando tutto

Le linee guida dello IEO, in merito alle abitudini alimentari, prevedono, innanzitutto, l’aumento del consumo di alimenti di origine vegetale (frutta e verdura).

Questi, ricchi di vitamine e minerali, hanno un apporto calorico molto basso.

Carni rosse o lavorate, come wurstel, hamburger, carne in scatola, affettati, per citarne alcune, vanno assunte in quantità non superiore a 500 grammi a settimana.

Gli alimenti ricchi di sale o l’aggiunta di sale durante la preparazione delle pietanze vanno drasticamente limitati.

Un buon bicchiere di vino ci può stare, ma con moderazione. Le bevande alcoliche vanno assunte in esigua quantità.

Il fattore negativo dell’alcool, purtroppo, si amplifica se associato al fumo di sigaretta che andrebbe totalmente bandito.

Sarebbe auspicabile evitare l’assunzione di alimenti ad alta densità energetica, evitando anche le bevande zuccherate.

Questo perché assumere molte calorie, in poco volume, porta ad un maggior rischio di sovrappeso, causato da una scarsa sazietà indotta da questa tipologia di alimenti.

Tumore al seno: attività fisica, peso, allattamento al seno, integratori

Prevenzione, come già detto, significa abbinare una dieta ricca, varia ed equilibrata ad uno stile di vita attivo.

Per stile di vita attivo si intende fare attività fisica, non necessariamente uno sport o un’attività intensiva, ma anche solo una camminata veloce, tenendo sotto controllo il numero di passi effettuati giornalmente. L’ideale è 10 mila passi al giorno.

Con i dispositivi tecnologici oggi molto diffusi, ma anche con semplici App sullo smartphone, è molto semplice tenere sotto controllo l’attività fisica.

Il normopeso

Uno dei migliori modi per prevenire il cancro è mantenere il peso nel range del proprio normopeso, e non in un periodo della vita, ma per tutta la vita.

La valutazione del proprio normopeso risulta dalla valutazione dell’ICM, ovvero l’Indice di Massa Corporea, che prende in considerazione il rapporto fra peso e statura elevata al quadrato.

Allattamento al seno

Si ha evidenza scientifica che l’allattamento al seno esclusivo, per i primi sei mesi, risulti protettivo sia per la madre che per il bambino.

La madre risulta protetta dall’insorgenza del tumore al seno e, anche se in casi molto meno evidenti, dal cancro alle ovaie.

Il bambino è protetto maggiormente da infezioni, sviluppa meglio il sistema immunitario e ha meno probabilità di crescere in sovrappeso.

Integratori alimentari

E’ molto importante che il fabbisogno nutrizionale venga soddisfatto da una dieta corretta e naturale, limitando l’uso di integratori alimentari solo ed esclusivamente a casi limite e sotto consiglio medico.

L’assunzione di integratori alimentari può produrre l’effetto contrario, non prevenendo ma favorendo l’insorgere di cellule tumorali.

Bisogna prendere fra le mani la propria vita. Non è difficile, basta volersi bene.

Lavinia Giganti

Dott.ssa Jessica Cecconi Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Jessica Cecconi Biologa Nutrizionista a Trecate

Dott.ssa Jessica Cecconi

Condividi su