Dolore al seno, sbagliato allarmarsi troppo

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Che una donna possa allarmarsi se improvvisamente avverte un dolore al seno senza una apparente ragione è assolutamente normale, ma ciò non significa dover pensare subito al peggio.

Il dolore al seno può avere diverse ragioni, alcune fisiologiche, e raramente rappresenta la spia di qualcosa di molto serio.

 

Il dolore al seno di natura mestruale e non

Il dolore al seno (mastodinia) può essere collegato al ciclo mestruale, a seguito della ritenzione idrica mammaria provocata dall’innalzamento degli estrogeni. Una donna su tre ne soffre invece senza connessione con il ciclo mestruale, senza che vi sia una causa certa alla base, se non in caso di calcificazioni o noduli.

Nel primo caso può colpire entrambi i seni in contemporanea ed è concentrato sulla parete esterna laterale, nel secondo si concentra nella zona del capezzolo o dell’areola.

Il dolore al seno di natura esterna

A volte il dolore al seno è provocato da situazioni contingenti, ad esempio l’allattamento, quando l’afflusso di latte è superiore a quanto il neonato è in grado di succhiare.

Anche l’allenamento in palestra o la corsa intensiva possono provocare dolore al seno, nel primo caso scambiandolo per quello che in realtà può essere un dolore addominale.

Anche il reggiseno ha un ruolo fondamentale: non deve essere troppo stretto, ma adeguatamente contenitivo quando si corre.

Il dolore al seno di natura oncologica

Venendo all’ambito che più interessa la mia professione di chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico, chiamato ad intervenire a seguito di mastectomia, mi sento di rassicurare sul fatto che un dolore al seno sia il sintomo di un tumore.

Si tratta di una evenienza rara, stimabile nel 3% dei casi di donne che si sottopongono ad accertamenti a seguito di un dolore considerato anomalo.

Spesso la causa è una lesione cistica risolvibile mediante ago aspirato. In genere, infatti, il tumore al seno è asintomatico.

I controlli periodici

La natura in molti casi fisiologica o contingente del dolore non deve distogliere l’attenzione dalla necessità di sottoporsi agli opportuni controlli, per quanto senza allarmarsi troppo.

Il consiglio è di sottoporsi a mammografia ogni anno e mezzo a partire dai 45 anni, in assenza di familiarità e di terapia ormonale menopausale.

In presenza di familiarità, è opportuno anticipare i controlli già ai 35 anni e, in caso di terapia ormonale, ripeterli con maggiore frequenza.

 

 

Dott.ssa Monica Pasqualini

Dott.ssa Monica Pasqualini

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