Occhio alla postura

Perché gli occhi influenzano la postura?

L’Occhio è il primo organo recettoriale posturale, si potrebbe definire orientativo in quanto stabilisce per primo come siamo orientati nello spazio, appoggiamo i nostri piedi o ricerchiamo l’equilibrio in seguito a quello che viene percepito dalla visione.

Le sarà capitato di stare in piedi e chiudere gli occhi, bene cosa percepisce a livello di equilibrio? Di sicuro uno sbilanciamento antero-posteriore perché eliminando il primo recettore il piede dovrà lavorare il doppio per recepìre gli stimoli dal suolo. Ebbene, l’importanza dell’occhio a livello neurofisiologico è fondamentale in tutte le posizioni perché ci fa rendere conto del nostro orientamento nello spazio. Ne consegue che una problematica visiva o un’alterazione nel movimento oculare possa influenzare tutta la nostra percezione.

Sono soltanto i difetti visivi ad influenzare la postura o anche i difetti oculari di altra natura?

Di sicuro, le problematiche visive influenzano il nostro modo di orientarci nello spazio, ma sopratutto le problematiche riguardanti la motricità oculare, come disturbi nella convergenza o di diplopia da vicino e da lontano, che sono molto evidenti quando ad esempio si scrive al computer o si guida la sera.

L’occhio da qualche anno a questa parte con l’avvento della tecnologia (Smartphone, Tablet, Computer) ci obbliga a tenere il collo flesso in avanti per leggere su di un piccolo schermo forzando la muscolatura oculare.

E’ possibile accorgersi nel quotidiano che un problema agli occhi sta influenzando negativamente la nostra postura?

Sicuramente il primo campanello d’allarme è l’irrigidimento della muscolatura cervicale quando si guida o si legge al computer, oppure si sta ore sullo Smartphone, poi il fastidio retrobulbare (dietro l’occhio) che normalmente è relativo alla muscolatura estrinseca dell’occhio, oppure emicranie o cefalee serali o fotofobia all’imbrunire.

Un posturologo che rileva a livello oculare la causa di uno squilibrio posturale può intervenire in prima persona o si limita a indirizzare il paziente ad uno specialista oftalmologo?

Essendo Osteopata e Posturologo diciamo che provo in primis a liberare la zona interessata, ma di norma invio ad un Ortottico (esperto di disturbi motori nella visione) il paziente per una visita specialistica approfondita. Spesso determinate problematiche sono risolvibili con l’interdisciplinarietà delle varie figure ovvero un lavoro congiunto.

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