Hai mai sentito parlare della figura professionale dell’iridologo? Siamo sicuri di sì, ma per non lasciare nulla al caso, abbiamo deciso di proporti un approfondimento molto interessante.
Nello specifico, all’interno del contenuto che segue, ti racconteremo cos’è l’iridologia, chi la pratica ma anche di cosa si occupa, nello specifico, questa disciplina.
Che cos’è l’iridologia
Quando si parla di iridologia ci si riferisce ad una precisa metodica che si basa sull’esame, appunto, dell’iride.
Questa tipologia di analisi dell’occhio si avvale di un insieme di tecniche che, in realtà, erano già state messe in pratica dagli antichi Egizi e dai Cinesi. Ma potremmo anche citare gli antichi Greci e lo stesso Ippocrate.
Ovviamente, con il passare dei secoli, fino ad arrivare ai giorni nostri, molte di esse sono state riviste – così come i relativi strumenti utilizzati – e riformulate servendosi delle tecniche moderne.
Dunque, l’iridologia rappresenta una metodologia diagnostica in grado di esaminare l’iride dell’occhio e, attraverso questo esame, è possibile accertare la presenza, o meno, di svariate malattie.
L’iridologo, una figura competente
Prima però di continuare, facciamo un passo indietro e specifichiamo subito una cosa che, spesso, si dà per scontata ma è sempre bene sottolinearla.
Quando si parla di salute ci si riferisce ad una tematica tanto sensibile quanto delicata. Per cui, non affidatevi alla prima persona che ne parla e che magari vi riferisce anche responsi errati.
L’iridologo professionista è un naturopata o un medico specializzato in iridologia, dunque, una persona che ha sostenuto un determinato percorso formativo. Di conseguenza, si tratta di un professionista che è cosciente di quanto dice e che, grazie all’esperienza fatta sul campo, è in grado di formulare delle diagnosi sicure.
Gli strumenti utilizzati dall’iridologo
Ovviamente, per far ciò, l’iridologo ha bisogno di avvalersi di uno strumento ben preciso: l’iridoscopio. Quest’ultimo è caratterizzato da una lente dalla forte capacità di ingrandimento. Di conseguenza, è possibile evidenziare fin da subito determinati punti dell’iride.
Questi punti, a loro volta, corrispondono agli organi del corpo.
Durante l’incontro con l’iridologo verranno esaminati entrambi gli occhi. Come ben saprai, il corpo umano è idealmente diviso in due metà (verticalmente) e, quindi, l’occhio destro ci racconta la parte destra dell’organismo e quello sinistro, chiaramente, la parte sinistra.
A questo punto, l’iridologo avrà il compito di interpretare le diverse macchie viste, le sfumature di colore ma anche la trama stessa dell’iride (se è fitta o meno).
Tutto ciò è molto variabile da soggetto a soggetto. Nessun colore è uguale ad un altro. Ognuno di noi possiede un “colore unico” dalle mille sfumature differenti.
Come interpretare l’iridologia?
La trama dell’iride ci svela molti “retroscena” ed è molto importante esaminarla per bene soffermandosi su tutti i suoi dettagli.
Generalmente, quando una trama dell’iride si presenta bella fitta significa che la costituzione fisica del soggetto è forte. Così come la resistenza fisica, anche la capacità di guarigione è altrettanto veloce.
Al contrario, se la trama è larga, significa che la costituzione della persona è maggiormente esposta o soggetta al pericolo di malattie.
Esaminata la trama, si passa al colore dell’iride. Anch’esso è un elemento da tenere in considerazione al fine di comunicare un responso corretto. Il colore marrone annuncia problemi epatico/intestinali, il colore azzurro invece, indica problemi di tipo linfatici / bronchiali / immunitari.
Da visionare attentamente sono anche eventuali macchie di colori particolari. Infatti, anch’esse, potrebbero rappresentare un allarme ben specifico. Ad esempio, una macchia di colore giallo potrebbe indicare un problema renale, mentre:
- Marrone un problema al fegato ,
- Arancio un problema al pancreas,
- Rosso un problema ormonale.
Per cui, i colori – per quanto riguarda gli occhi – non sono mai da sottovalutare, anzi. Vanno ben considerati ed esaminati uno ad uno.
Non dimentichiamoci però che, il colore dell’iride è anche in grado di evidenziare eventuali alterazioni della psiche ed il livello di stress dell’individuo.
Dopodiché si passa allo studio della forma della pupilla. Quando quest’ultima appare perfettamente circolare ed è caratterizzata da un colore che tende in modo piuttosto chiaro al rosso, significa che lo stato di salute è davvero ottimo. Se invece non appare in questo stato, è necessario indagare, in quanto potrebbe indicare o la predisposizione ad un particolare disturbo o, nei casi più gravi, una malattia in corso.
Le mappe dell’iride
Molto interessanti sono le mappe dell’iride. Attraverso questi schemi, è infatti possibile visionare una sorta di due grandi occhi, il destro ed il sinistro, suddivisi a loro volta in dodici settori differenti ed in sei anelli concentrici.
Quello centrale corrisponde allo stomaco. Seguono poi gli anelli corrispondenti a:
- intestino,
- Sistema ghiandolare
- Organi profondi e organi superficiali
- sistema linfatico
- circolazione sanguigna periferica e pelle
Concepire l’iridologia come medicina alternativa o come complemento?
Anche quest’altro punto è molto importante e merita di essere approfondito. Del resto, la chiarezza – soprattutto in questo settore – è un punto fondamentale nonché determinante.
L’esame iridologico rappresenta un metodo alternativo (medicina olistica) davvero molto utile. Spesso infatti, si rivela importante anche come strumento preventivo. Il quale, come già detto, è in grado di svelare una malattia già dal suo inizio, ma anche la predisposizione stessa del soggetto ad una certa patologia.
Per cui, per essere obbiettivi, possiamo ritenere questo esame davvero molto utile e preventivo.
Ad ogni modo, essendo l’iridologia una terapia alternativa, non può in alcun modo essere intesa come sostitutiva delle moderne tecniche diagnostiche.
Non sostituisce dunque, un incontro con il medico.
La Redazione -Monica Penzo
La Redazione in collaborazione con Agostino Gazzurelli – Iridologo – Naturopata
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