L’allattamento materno: la migliore soluzione per il neonato

L’allattamento materno è davvero la soluzione migliore per il neonato?

Da molto tempo si discute sull’allattamento materno mandando letteralmente in confusione le neo mamme, soprattutto se sono letteralmente neo mamme, ovvero mamme per la prima volta.

  • L’allattamento materno è meglio o peggio dell’allattamento con prodotto in formula?
  • Se non ho latte che ripercussioni avrà la salute del mio bambino?
  • Il mio latte è buono?
  • E se non dovessi avere tempo perché lavoro?
  • Posso uscire se allatto?

Le domande che assillano le future mamme sono davvero tantissime e per lo più sono domande che scaturiscono da consigli dispensati da altri.

I dubbi, quindi, su come è meglio comportarsi offuscano la mente ripercuotendosi negativamente sullo stato d’animo.

Un periodo che dovrebbe essere di estrema felicità, spesso può trasformarsi in un periodo di estrema ansia.

Ho pertanto deciso di mettere a disposizione la mia esperienza, cercando di chiarire più dubbi possibili.

Il latte materno: proprietà

Prove scientifiche hanno confermato che il latte materno apporta indiscutibili benefici al neonato, ma anche alla mamma, tant’è che in molti paesi del Mondo è consigliato per almeno 6 mesi dalla nascita e fino ai 24 mesi e oltre, finché la mamma e il bambino lo desiderano.

Il latte materno nutre il bambino in modo completo e lo protegge, perché ricco di anticorpi, da malattie ed infezioni comuni per il neonato quali:

  • Diarrea.
  • Infezioni respiratorie ed urinarie.
  • Allergie.
  • Malattie infettive di vario tipo.

Grazie alle sue caratteristiche uniche, il latte materno protegge anche da:

  • Obesità.
  • Ipertensione arteriosa.
  • Aterosclerosi.
  • Anemia.
  • Carie dentaria.

Latte materno: i benefici per il bambino

Il latte materno ha caratteristiche uniche.

E’, difatti, costituito da elementi nutritivi fondamentali per la crescita, nella quantità ideale come:

  • Proteine: la loro quantità e qualità risponde alle specifiche esigenze del neonato.
  • Lattosio: protegge dalle infezioni e fornisce la giusta energia, grazie agli zuccheri, per la crescita cerebrale.
  • Ferro e grassi: il latte materno, sebbene ne sia carente, ne favorisce l’assorbimento. Dal sesto mese è, infatti, consigliato integrare alimenti ricchi di ferro e grassi.
  • Vitamine: nel latte materno le Vitamine, fondamentali per la crescita, sono contenute in modo equilibrato, perfetto per il fabbisogno del neonato.

Il latte materno è facilmente digeribile, è subito pronto alla temperatura ideale, favorisce lo sviluppo fisiologico della bocca.

Un altro aspetto molto importante del latte materno è la variabilità delle sue caratteristiche.

Il latte in formula ha una composizione nutritiva statica, nonché un gusto sempre uguale, mentre quello materno varia sia durante la poppata che col passare del tempo.

In pratica, il latte materno si adatta alle esigenze del neonato.

Per esempio, una cosa che pochi sanno, è che il latte materno alla fine della poppata è più denso, soddisfa di più il senso di sazietà ed è più ricco di grassi e proteine, mentre all’inizio è più liquido e soddisfa il senso di sete.

Questa è tuttavia una caratteristica unica e diversa da mamma a mamma.

Nel latte materno c’è una maggiore concentrazione di acido docosaesaenoico, rispetto al latte artificiale, sostanza lipidica che ha il compito di potenziare le funzionalità del sistema nervoso del bambino.

Allattamento materno: i benefici per la mamma

La mamma, oltre che il bambino, beneficia in modo molto importante dall’allattamento al seno.

Innanzitutto, allattare aiuta a perdere i chili acquisiti con la gravidanza, questo perché i grassi accumulati vengono utilizzati per produrre il latte.

Allattare protegge la mamma dall’osteoporosi in vecchiaia, previene l’insorgenza del cancro al seno, purchè questo non si manifesti prima della menopausa, riduce il rischio di alcune forme di tumore all’endometrio e all’ovaio.

Ed ancora, riduce il rischio di sanguinamento post-partum, malattie cardiocircolatorie e anemia.

Allattamento artificiale: breve panoramica

Il latte artificiale, formulato, è una composizione quanto più vicina al latte naturale, ma non è proprio identica.

Questo perché non è possibile riprodurre artificialmente alcune proprietà del latte materno, come le antiallergiche ed infettive.

Sicuramente, però, nel latte in formula vengono rispettati i requisiti nutrizionali del latte materno.

Fino ad 1 anno di vita dunque, in assenza di latte materno si può alimentare il neonato con i latti formulati.

Ma perché non va bene il latte vaccino, caprino o tutti gli altri tipi di latte?

Il neonato, fino a circa 1 anno di vita, necessita di un’alimentazione particolare, composta da qualità e quantità particolari di nutrienti.

Il latte di latteria, per intenderci, ha delle caratteristiche non idonee al neonato ovvero:

  • è troppo carico di Sali minerali
  • Troppo carico di acidi grassi saturi.
  • Tanto carente di Ferro da rischiare l’anemia.

Ricapitolando, in assenza di latte materno il neonato può essere alimentato fino a 6 mesi circa con latte formulato specifico e dai 6 mesi fino all’anno di vita con il cosiddetto latte di proseguimento, ovvero un latte formulato ma meno elaborato dal punto di vista nutrizionale.

Questo perché dal sesto mese il bambino comincia ad assumere nutrienti con l’alimentazione solida e varia, con lo svezzamento.

Ricapitolando: i 6 buoni motivi per cui il latte materno è la migliore soluzione per il neonato e per la mamma

  1. Il latte materno è la prima fase dell’immunizzazione.
  2. Il neonato è meno soggetto a malattie respiratorie, gastroenteriti, otiti, allergie, obesità.
  3. L’allattamento al seno favorisce lo sviluppo mandibolare e orale.
  4. Rinforza il legame madre-figlio.
  5. Per le madri, allattare al seno favorisce la perdita del peso acquisito con la gravidanza, la protegge da osteoporosi e cancro.
  6. Il latte materno è la scelta migliore consigliata dall’O.M.S.

Lavinia Giganti

Dr.ssa Silvia Sarteur – Ostetrica

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