Tunnel carpale: come si cura?

Indice


Che cos’è la sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è un disturbo che può generare dolori di diversa intensità alla mano e al braccio. Si forma a causa di una compressione del nervo mediano. Questo nervo passa lungo il braccio per arrivare a toccare le dita passando all’interno del tunnel carpale, localizzato nel polso. In sintesi, il nervo mediano viene schiacciato e si crea la neuropatia.

Anatomia del tunnel carpale

Il tunnel carpale è un canale piuttosto stretto, localizzato nel polso, specificatamente nel punto in cui finisce l’avambraccio e inizia la mano. La funzionalità del tunnel carpale è molto importante, poiché garantisce l’entrata di diversi tendini e l’ingresso del nervo mediano, che controlla la sensibilità e i movimenti delle dita della mano. In aggiunta, dal carpo si forma una struttura ossea. Da questa struttura è presente una concavità palmare che si chiama arco carpale. All’inizio di questo arco si genera un legamento carpale trasverso. Lo spazio delineato tra l’arco carpale e il legamento è il tunnel carpale.

Il nervo mediano ha l’obiettivo di stabilizzare la parte locomotore e sensitiva della mano. Grazie alle sue fibre, determina la capacità tattile e motoria. Inoltre, controlla i muscoli che sono coinvolti nel pollice e i primi due muscoli lombricali.

Le caratteristiche cliniche della sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è la sindrome da intrappolamento del nervo periferico più comune in tutto il mondo. I sintomi clinici e i risultati dell’esame fisico nei pazienti con questa patologia sono ampiamente riconosciuti ed esistono vari trattamenti, comprese le opzioni non chirurgiche e chirurgiche. Nonostante questi vantaggi, c’è una scarsità di prove sui migliori approcci per la valutazione della sindrome del tunnel carpale e per guidare le decisioni di trattamento. Inoltre, metodi più oggettivi per la valutazione, compresi i test elettrodiagnostici e l’imaging nervoso, forniscono ulteriori informazioni sull’entità della patologia ma il loro esatto beneficio per i pazienti è sconosciuto. Sebbene il mezzo migliore per integrare le informazioni cliniche, funzionali e anatomiche per selezionare le scelte di trattamento non sia ancora stato identificato, i pazienti possono essere diagnosticati rapidamente e rispondere bene al trattamento. Per di più, l’elevata prevalenza della sindrome del tunnel carpale, i suoi effetti sulla qualità della vita e il costo che l’onere della malattia genera per i sistemi sanitari rendono importante identificare le priorità di ricerca che saranno risolte negli studi clinici.

Le cause eziologiche e come viene effettuata una diagnosi

La patologia è la neuropatia da intrappolamento più comune, che colpisce circa il 3-6% degli adulti nella popolazione generale. Sebbene la causa di solito non sia determinata, può includere traumi, manovre ripetitive, alcune malattie e gravidanza. Principalmente, i sintomi della sindrome del tunnel carpale sono legati alla compressione del nervo mediano, che provoca dolore, intorpidimento e formicolio. I risultati dell’esame fisico, come l’ipalgesia, il segno del polso quadrato e un modello classico o probabile sul diagramma dei sintomi della mano, sono utili per fare la diagnosi. In aggiunta, gli studi di conduzione nervosa e l’elettromiografia possono risolvere l’incertezza diagnostica e possono essere utilizzati per quantificare e stratificare la gravità della malattia.

Trattamento conservativo e chirurgico

Inizialmente, da sei settimane a tre mesi di trattamento conservativo possono essere considerati in pazienti con malattia lieve. Le modifiche dello stile di vita, tra cui la diminuzione dell’attività ripetitiva e l’uso di dispositivi ergonomici, sono state tradizionalmente sostenute, ma hanno prove incoerenti a sostegno della loro efficacia. Le stecche da polso cock-up e neutre e i corticosteroidi orali sono considerati in particolare terapie di prima linea, con iniezioni locali di corticosteroidi utilizzate per i sintomi refrattari. Mentre, farmaci antinfiammatori non steroidei, diuretici e piridossina (vitamina b6) hanno dimostrato di non essere più efficaci del placebo. Oltre a questo, la maggior parte dei trattamenti conservativi fornisce sollievo dai sintomi a breve termine, con poche prove a sostegno dei benefici a lungo termine. In ogni caso, i pazienti con malattia da moderata a grave devono essere presi in considerazione per la valutazione chirurgica. Gli approcci chirurgici aperti ed endoscopici hanno esiti quinquennali simili.

Le terapie standard applicate per curare la sindrome del tunnel carpale

Solitamente vengono applicate delle procedure standard, soprattutto per i casi più lievi che risultano essere ottimi rimedi per la sindrome del tunnel carpale. Questi trattamenti si basano su: 

  • L’applicazione di un tutore al polso durante la notte, con l’obiettivo di creare una stabilizzazione ed evitare di schiacciare troppo il nervo;
  • Evitare soprattutto ogni tipologia di attività fisica e non che impegni il polso, l’avambraccio e la mano;
  • Terapia farmacologica, in particolare con la somministrazione di infiammatori e antidolorifici;
  • Terapie fisioterapiche con esercizi di stretching e rafforzamento per la mano;

Nel momento in cui i problemi continuino a peggiorare, il medico può intervenire con una iniezione di cortisone nel polso, al fine di ridurre il dolore e il possibile gonfiore nella zona in cui è concentrato il nervo. Per concludere, si valuta in caso di forte intensità si analizza la possibilità di trattare il paziente con un intervento chirurgico.

La Redazione

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sindrome del tunnel carpale – risultati della ricerca – pubmed (nih.gov)

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