La parola “cellulite” identifica da sempre l’inestetismo più diffuso e mal tollerato dal mondo femminile. Non esiste donna che nella vita non si trovi ad osservarsi allo specchio in cerca della famosa “buccia d’arancia”.
In realtà, oltre che un fastidioso inestetismo, la cellulite è una vera e propria patologia, molto più complessa di quello che si crede. In medicina si usa infatti il termine P.E.F.S, cioè pannicolopatia-edemato-fibro-sclerotica”, quindi malattia che coinvolge il tessuto adiposo, il tessuto connettivale e la microcircolazione.
Esistono sicuramente dei fattori predisponenti:
- Sesso femminile (nelle donne vi è una maggior facilità che si presenti la cellulite, per l’azione degli ormoni femminili gli estrogeni, che favoriscono un accumulo di peso nei fianchi e fino al ginocchio, favorendo la ritenzione idrica e provocando problemi circolatori).
- Predisposizione genetica, ereditarietà o familiarità (se altri parenti diretti soffrono della patologia).
Fattori aggravanti
- problemi vascolari
- ciclo mestruale e gravidanza (in quanto aumentano gli estrogeni che provocano ristagno dei liquidi e problemi alla circolazione sanguigna)
- fumo ed alcool
- sovrappeso
- alimentazione scorretta (es. ipercalorica, ricca di sodio o di grassi, ecc..)
- vita sedentaria e scarsa attività fisica o sportiva (l’attività fisica oltre che bruciare grassi previene i problemi del microcircolo)
- dimagrimenti repentini
- restare troppo tempo in piedi nella stessa posizione (perché favorisce la stasi circolatoria)
- malattie epatiche
- fattori ormonali.
La terapia medica della cellulite prevede diversi trattamenti (la scelta del trattamento più idoneo, in base alle specifiche necessità del paziente, viene sempre effettuata dal medico durante la visita iniziale), tra cui spicca la carbossiterapia, terapia che ha già diversi anni ma che sempre più si sta affermando come probabilmente la terapia più efficace nella cura della cellulite, tenendo presente che la cellulite rimane una malattia incurabile nelle sua globalità, ma solo migliorabile, a volte anche molto.
Il trattamento prevede alcune iniezioni eseguite in punti specifici e con aghi molto sottili al fine di portare nel tessuto sottocutaneo la CO2 medicale.
Il nostro corpo produce naturalmente anidride carbonica quindi non si corrono rischi, si tratta dunque di un sistema atossico e non pericoloso, che non produce emboli anche se introdotta accidentalmente nel sangue.
La CO2 ha tre effetti: agisce sulla microcircolazione, quindi c’è un miglioramento del flusso arterioso e di conseguenza anche del drenaggio venoso, migliora l’elasticità cutanea riducendo quindi la famosa cute a materasso, riduce il grasso attivando la lipolisi. Il maggior afflusso di sangue comporta anche un miglioramento del metabolismo locale con aumento degli scambi tissutali, eliminazione delle scorie e riduzione del grasso accumulato. La pelle apparirà cosi più elastica e più levigata.
Solitamente si effettua un ciclo di 10 sedute con cadenza settimanale o bisettimanale, si sospende per qualche mese e poi si riprende il mantenimento di 2 sedute mensili oppure un nuovo ciclo, nei casi più gravi e resistenti alle terapie. Si può abbinare con ottimi risultati ad altre terapie medicali quali la radiofrequenza per tonificare la pelle ed il tessuto sottostante con il calore, la pressoterapia per accentuare ancora di più la riabilitazione vascolare, alla cavitazione per migliorare l’effetto lipolitico.
In conclusione la carbossiterapia è una terapia della cellulite efficace, senza effetti collaterali, che si può tranquillamente ripetere più volte dando nuova vita alle gambe.