Le cistiti non sono di certo piacevoli, soprattutto se quest’ultime sono recidivanti. Non è una patologia che mette a rischio la tua vita, ma possiamo tranquillamente affermare che è molto fastidiosa, talvolta addirittura invalidante.
Se la riscontri, sarà quindi necessario – dopo aver effettuato un’accurata visita medica – provvedere a tale disturbo mediante una terapia adeguata al fine di debellare completamente la patologia.
Ci sono nuove tecniche e nuove cure da prendere in considerazione: la Caress Flow è proprio una di queste. Ma scopriamola assieme nell’articolo che segue!
Che cos’è una cistite recidivante
I dati epidemiologici in nostro possesso ci raccontano che circa il 20-30% delle donne, almeno una volta nella vita, hanno riscontrato la cistite. Ovvero, una fastidiosa infiammazione sintomatica che colpisce la vescica urinaria. Questa infiammazione è spesso causata dalla presenza di batteri, più raramente virus, miceti, oppure da cause meccaniche. In caso di episodio singolo si parla di cistite acuta.
Si parla di cistite recidivante, invece, quando tale patologia compare almeno tre volte nell’arco di un anno.
I sintomi relativi alla cistite sono quasi sempre molto chiari. Quest’ultimi possono essere:
- bruciore durante la minzione,
- urgenza nel dover andare in bagno,
- episodi di incontinenza,
- senso di “contrazione” della vescica,
- febbre,
- dolore ai fianchi,
- dolore al pube,
- nausea,
- vomito,
- sangue nelle urine,
Può capitare che tale infezione coinvolga anche i reni. In questo caso, i dolori percepiti possono comparire a livello del fianco e irradiarsi verso il basso.
Un dato importante da tenere in considerazione è il seguente: le infezioni urinarie (IVU) sono cinquanta volte più frequenti nelle donne rispetto a quelle riscontrate negli uomini.
Tieni però in considerazione che, generalmente, si vogliono intendere donne sessualmente attive e in una fascia di età collocata tra i venti ed i cinquant’anni. Quindi, un range davvero molto ampio.
Perché si manifestano le cistiti recidivanti?
È molto interessante capire per quale motivo una cistite si ripresenta nuovamente anche nell’arco di pochissimo tempo. In realtà, le motivazioni potrebbero essere svariate e, forse, anche banali.
Una educazione alimentare assente o scorretta. Se a tavola, o durante i “fuori pasto” si mangia male, tutto questo si ripercuote, inevitabilmente, sul nostro organismo. Ma anche delle abitudini comportamentali errate possono partecipare allo sviluppo di una cistite recidivante.
Una cura farmacologica sbagliata a base di antibiotici può creare dei danni e rivelarsi completamente inutile. In questi casi l’infezione non viene debellata completamente e, quindi, sarà molto più semplice per i batteri resistere e non morire.
Non dimentichiamoci poi che esistono anche delle malformazioni congenite o acquisite a carico dell’apparato urinario e quindi, la paziente interessata, sarà soggetta – molto più facilmente – a questa patologia.
I fattori che possono concorrere alle cistiti recidivanti
Le cistiti recidivanti, oltre alle motivazioni che ti abbiamo appena citato, possono essere scatenate da tanti altri fattori, o appunto, cattive abitudini. Te ne citiamo qualcuna:
- funzionalità intestinale alterata (stipsi, colon irritabile),
- ciclo mestruale,
- uso di antibiotici,
- stress,
- contraccettivo orale,
- rapporti sessuali particolarmente frequenti,
- diabete,
- biancheria intima non idonea (tessuti non traspiranti e sintetici),
- detergenti intimi troppo aggressivi,
- fumo,
- alimentazione scorretta e ricca di zuccheri,
Prevenire la cistite è possibile?
È possibile prevenire la recidiva? Si. Nella fattispecie di cistiti batteriche è necessario utilizzare gli antibiotici nel modo opportuno e nelle corrette dosi. Quest’ultimi poi, vanno assunti solo dopo aver effettuato l’urinocoltura.
Dopodiché è necessario porre molta attenzione per quanto concerne l’igiene intima. Quest’ultima va effettuata con regolarità tutti i giorni ed in base alle proprie necessità personali. Tuttavia, è di fondamentale importanza utilizzare prodotti consoni e di qualità. Controlla sempre l’INCI (la lista degli ingredienti) che trovi sul retro della confezione.
Mantenere il corretto pH vaginale è fondamentale. E, altrettanto importante è quello di non essere ossessivi e di non fare lavaggi troppo frequenti: due volte al giorno (mattina e sera) sono sufficienti.
Caress Flow, un ottimo aiuto contro le cistiti recidivanti
Il trattamento Caress Flow consiste nell’utilizzo di una combinazione, nella zona interessata, di ossigeno e di acido ialuronico a basso peso molecolare. Chiaramente, prima di essere eseguito, sarà necessario effettuare un’accurata visita ginecologica.
Questo trattamento è molto versatile. Oltre ad essere utilizzato al fine di combattere le cistiti recidivanti, viene anche contemplato per migliorare la secchezza vaginale donando, quindi, idratazione ed un buon turgore ai tessuti circostanti.
Questi due elementi sono naturali e privi di effetti collaterali.
L’ossigeno molecolare riattiva la microcircolazione favorendo la neoangiogenesi. Favorisce la rigenerazione dei tessuti e stimola il naturale turnover cellulare mediante un significativo miglioramento del trofismo e dell’elasticità tissutale.
L’acido ialuronico, spesso impiegato anche nel campo cosmetico, possiede un potere idratante fortissimo che, di conseguenza, permette ai tessuti di ritrovare un turgore oramai perduto, così come una nuova elasticità.
Generalmente, si consigliano circa 5 o 7 trattamenti con cadenza settimanale. Ad ogni modo, ogni paziente è a sé per cui, sarà lo specialista a stabilire il numero esatto delle sedute di cui necessiti.
Quello che possiamo dire con sicurezza è che si tratta di un trattamento indolore che non provoca alcun tipo di fastidio. Il Caress Flow è efficace già dal primo trattamento e non manifesta alcun tipo di effetto collaterale. Non sono previsti tempi di recupero post-trattamento. La paziente può tornare subito alla sua quotidianità.
Monica Penzo
La redazione in collaborazione con la Dott.ssa Anna Bernabei – Ginecologo a Siena
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