Tatuaggi in gravidanza: rischi e cautele

 

La gravidanza è un periodo della vita della donna estremamente felice, per questo motivo molte future mamme decidono di suggellarlo con un tatuaggio, una forma di Body Art sempre più diffusa.

Tatuaggi in gravidanza: rischi e cautele

Le donne in gravidanza subiscono un cambiamento psico-fisico molto importante e, sebbene non vi sia alcuno studio scientifico fatto su donne tatuate durante la gravidanza, sia medici che tatuatori professionisti ne sconsigliano la pratica durante la gravidanza e l’allattamento per diversi motivi, primo fra tutti proprio l’assenza di uno studio specifico.


Anche un centro specializzato, che osserva le norme d’igiene e qualità come ambiente pulito, strumenti sterili e monouso, inchiostri di elevatissima qualità, igiene e pulizia del personale addetto, non è immune a contaminazioni che possono causare infezioni.

La pelle in gravidanza e’ piu’ sensibile

Se a questo si aggiunge il fattore “pelle sensibile” dello stato di gravidanza, alle infezioni si possono aggiungere le allergie, più o meno gravi, agli inchiostri.
Subire un’infezione o allergia in gravidanza può essere molto pericoloso perché, essendo vietato l’utilizzo di antibiotici, l’infezione potrebbe passare al feto con conseguenze molto gravi.

La rimozione dei tatuaggi

Il medesimo discorso va fatto per la rimozione dei tatuaggi; è un trattamento invasivo che può essere praticato in diversi modi:

  • Dermoabrasione
  • Intervento chirurgico con possibilità di trapianto di pelle
  • Peeling chimico
  • Laser

Tutti i suddetti metodi comportano possibili effetti sul feto.

Come per esempio il laser che frantuma e rilascia nell’organismo le particelle di inchiostro, oppure come il peeling chimico che utilizza prodotti chimici che vengono assorbiti dall’organismo e, di conseguenza, potrebbero trasmettersi al feto.


Si può ricorrere ad un espediente temporaneo per coprire un tatuaggio indesiderato. Esistono in commercio specifiche creme coprenti, testabili su una piccola zona del corpo per scongiurare reazioni allergiche.

Tatuaggio in gravidanza: e se ho già un tatuaggio?

Non c’è alcun problema per i tatuaggi effettuati prima della gravidanza.

Se il tatuaggio si trova nella zona addominale è importante prendersene cura per evitare una eccessiva trasformazione o addirittura deformazione causata proprio dal cambiamento fisico a cui si va incontro.

Per minimizzare la distorsione del tattoo un ottimo rimedio è l’utilizzo di oli che rendono la pelle più elastica, come l’olio di mandorla o l’olio di cocco.

In questo modo, al termine della gravidanza, la pelle ritornerà morbida ed elastica come prima evitando, se possibile, la deformazione del tatuaggio.

Tatuaggio in gravidanza: il consiglio

l principale motivo per cui è sconsigliato fare un tatuaggio in gravidanza è  la possibilità di contrarre delle infezioni o malattie, che possono essere anche gravi come l’epatite ed l’HIV.

Se il desiderio di tatuarsi o rimuovere definitivamente un tatuaggio è incontrollabile, il consiglio degli addetti ai lavori è di scegliere comunque un centro specializzato.


Tatuatore e medico che garantiscono la riuscita dei trattamenti senza possibili effetti collaterali non hanno un approccio professionale perché ne sottovalutano i rischi.

Il desiderio di tatuarsi vale davvero il rischio?

Basta aspettare qualche mese.

 

Lavinia Giganti

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