Il vostro naso è storto e ha una gobba? Ve lo siete rotti da bambini e ora non sopportate più quell’inestetico gibbo sul dorso? Vi dicono che dovreste rifarvelo con un intervento chirurgico?
La rinoplastica chirurgica è una tecnica ben consolidata, gravata però da un certo margine di imprevedibilità: deve essere eseguita in anestesia generale, comporta una convalescenza post-chirurgica, ha un costo abbastanza elevato e soprattutto, può portare in generale, a conseguenze estetiche importanti, come retrazione delle ali del naso, riduzione della cartilagine del dorso o asimmetrie della piramide, connesse o meno a problematiche funzionali, come ostruzione nasale iatrogena mono o bilaterale. Se l’intervento non riesce come volevate, avrete un naso che vi piacerà meno di prima e a quel punto non potete farci niente!
La medicina estetica del naso con filler a base di acido ialuronico o con idrossil-apatite è invece una tecnica minimamente invasiva, che permette di correggere deformità estetiche della piramide nasale con un intervento ambulatoriale semplice e per niente doloroso. L’intervento ambulatoriale di rinofiller dura meno di 20 minuti e non comporta sanguinamento, l’anestesia è locale e il paziente torna subito alle sue normali attività.
Il materiale usato per la correzione dell’asimmetria è un filler di acido ialuronico cross-likato completamente riassorbibile, oppure di idrossil-apatite di calcio, anch’esso materiale completamente riassorbibile. Entrambi sono privi di allergenicità e sono biocompatibili al 100%. La durata della correzione varia dai 5-7 mesi con l’acido ialuronico mentre risulta più persistente (fino a un anno) con l’idrossil-apatite.
Si può pertanto eliminare la classica gobba, non limandola come nell’intervento chirurgico, ma smussandola, iniettando un filler al di sopra e al di sotto di essa. Il riempimento della depressione crea un risultato estetico naturale ed equilibrato. Con lo stesso sistema si può aumentare la proiezione di un naso “schiacciato” o rialzarne la punta.
I risultati sono pregevoli, non si hanno complicazioni di rilievo e non viene intaccata la funzionalità del naso perché non si toccano le fosse. Si tratta di una sorta di camuffamento del profilo del naso che rende molti pazienti felici di avere un naso di aspetto nuovo!
Le modifiche descritte certamente non sono adatte a tutte le situazioni: se c’è una disfunzione respiratoria per deviazione del setto nasale o ipertrofia dei turbinati, l’intervento consente una cambiamento limitato alla parte estetica, e non funzionale.
Il rischio di complicanze è molto basso, ma è comunque raccomandato non praticare filler a pazienti con malattie del collagene, con lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, connettiviti e con lesioni da Herpes in atto.
Dott. Luciano Ruggieri