Il Rinofiller: come migliorare il naso senza bisturi

Una delle novità nei trattamenti estetici soft, non chirurgici, è rappresentata dalla possibilità di rimodellare il naso senza ricorrere alla classica rinoplastica chirurgica.

Se la rinoplastica rappresenta notoriamente un intervento di tipo demolitivo ed invasivo, con la tecnica del Rinofiller  è  possibile oggi, in pochi minuti, con dolore praticamente assente, ricostruire il naso, dando una proiezione assai migliorativa e permettendo al paziente di vedere materialmente ed immediatamente il risultato.

In realtà questo tipo di trattamento non è adatto a tutti i nasi.

Innanzitutto va sottolineato che la rinoplastica non chirurgica  può essere impiegata solo per soddisfare richieste di modifiche estetiche al naso (non tutte) e non può in alcun modo essere d’aiuto nei casi di problemi  funzionali che causano, ad esempio, una cattiva respirazione, mentre la rinoplastica chirurgica può risolvere entrambi.

Con il filler si possono riempire le zone “vuote” e non si possono asportare parti in eccesso.

È evidente perciò che un naso troppo grosso o con un difetto troppo accentuato non può essere trattato e resta pertanto di competenza chirurgica. Esclusi questi due limiti, si può trattare qualunque naso.

In particolare, chi si è già sottoposto a un intervento di rinoplastica e non ha ottenuto i risultati sperati, ci pensa due volte prima di riaffidarsi al bisturi e preferisce optare per i filler.

I Candidati ideali per la procedura del rinofiller sono perciò pazienti che presentano:

  • un naso piatto e basso o con una  piccola gobba
  • una  punta troppo affilata o a “goccia”, che tende a scendere verso il basso
  • asimmetrie per precedenti interventi di rinoplastica chirurgica non riusciti alla perfezione

La seduta, rapida e per nulla traumatica, consiste in microiniezioni di acido ialuronico in precise zone del dorso e della punta, in grado di armonizzare il profilo nasale. I materiali utilizzati presentano uno standard di sicurezza molto elevato, essendo biocompatibili e completamente riassorbibili (circa 12 mesi).

La rinoplastica non chirurgica può essere dunque una valida alternativa all’intervento vero e proprio, ma solo in casi selezionati.

La richiesta di interventi sempre meno invasivi e l’avvento di materiali assolutamente sicuri hanno portato alla possibilità di migliorare alcuni inestetismi  in modo più soft senza dover ricorrere, quando possibile, all’intervento chirurgico che rimane l’unica soluzione definitiva per la correzione sia estetica che funzionale di difetti “più importanti” del naso.

Alessia Almasio

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