Ringiovanimento viso: botulino, filler o biostimolazione?

Il viso racconta molto di noi: se siamo stanchi, se siamo sereni, se il nostro sonno è di qualità, la nostra tipologia di pelle, ma anche se ce ne prendiamo cura.

Tuttavia, purtroppo, non sempre una buona e costante skincare è sufficiente.

Infatti, molte volte la genetica non è dalla nostra parte e quindi, nonostante l’età, la pelle appare svuotata e non soda. In altri casi, invece, il cedimento o la scarsa idratazione sono strettamente legati all’età che inesorabilmente passa.

Dobbiamo, dunque, rassegnarci ad avere un viso poco tonico e con qualche ruga di troppo? Assolutamente, no!

Esistono tanti trattamenti che possono venire in nostro soccorso, quali: botulino, filler e biostimolazione. Tutti e tre hanno un unico compito: ringiovanire il nostro viso.

Ma quale scegliere? Te lo raccontiamo nell’approfondimento che segue.

Il botulino per ringiovanire il viso

L’invecchiamento della pelle e soprattutto del viso è una condizione che crea disagio fisico in molte persone e mostra ripercussioni nella nostra sfera emotiva, relazionale e di benessere psico-fisico. Quando si parla erroneamente di “botulino”, in realtà, ci si riferisce alla tossina botulinica, ovvero a quella sostanza che il medico estetico utilizza per distendere le rughe ma che appunto aiuta a rendere il viso armonioso, più rilassato e sereno.

La medicina estetica, da anni ormai, fa ampio uso della sostanza botulinica: questo perché è appurata la sua sicurezza. Viene utilizzata in determinate parti del viso e, come anticipato, serve per distendere ed eliminare i segni del tempo, ovvero, le famose rughe.

La tossina botulinica viene considerata un vero e proprio farmaco però, a differenza dei cosiddetti “farmaci da banco”, questa sostanza può essere utilizzata solo ed esclusivamente da un medico specialista.

Tale sostanza viene somministrata al paziente mediante iniezioni intramuscolari nelle aree da trattare e, la sua funzione, sarà quella di bloccare i recettori neuromotori dei muscoli mimici e quindi la loro contrazione per agevolare la distensione di  alcune tipologie di rughe. La tossina botulinica viene anche adoperata per trattare spasmi muscolari e per particolari disturbi neurologici motori.

Nello specifico lavora benissimo con le rughe d’espressione, quali:

  • rughe glabellari (le rughe verticali che si formano tra un sopracciglio e l’altro),
  • periorbitali laterali (conosciute come “rughe a zampa di gallina”),
  • rughe frontali,

Queste rughe insorgono per via della continua contrazione dei muscoli facciali. La mimica del viso è bellissima, ma d’altro canto, concorre anche alla formazione di questi tanto odiati solchi.

A discrezione del medico, la sostanza botulinica può anche essere utilizzata per spianare le rughe naso-labiali e delle bande che si formano sul collo.

come si esegue il trattamento?

Generalmente, il trattamento viene eseguito in studio-ambulatorio e non necessita di alcun tipo di ricovero ospedaliero così come non richiede tempi di recupero. In circa 20 minuti il medico avrà terminato il suo lavoro.

I risultati saranno perfettamente visibili dopo circa quattro-cinque giorni dal trattamento. L’effetto ottenuto è però da considerarsi momentaneo, ovvero, dura dai 3 ai 6 mesi circa. Tutto varia da paziente a paziente.

Gli effetti collaterali sono minimi, quasi impercettibili. Piccoli lividi che scompariranno nell’arco di pochi giorni. Ovviamente, necessita di competenza, conoscenza dell’anatomia e manualità perfetta, pertanto meglio affidarsi alle mani del chirurgo plastico.

Non necessita di anestesia locale.

Un trattamento richiestissimo, il filler

Il filler, ormai da moltissimi anni, è un trattamento davvero richiestissimo e non solo da uomini e donne non più giovanissimi: sono tanti i trentenni che si rivolgono al medico estetico e al chirurgo plastico al fine di migliorare il proprio aspetto.

Ma che cos’è il filler? Il filler è una sostanza iniettabile proprio come la tossina botulinica sopra citata.

Il medico inietta questa sostanza nel derma del paziente – o nel tessuto sottocutaneo – con lo scopo di correggere determinate imperfezioni, come inestetismi, rughe e cicatrici.

Il filler viene spessissimo utilizzato anche per ripristinare i volumi, del resto, “filler” significa proprio “riempimento”.

Un esempio comune è quello relativo alle labbra. Sono tantissimi le donne – ma anche gli uomini – che si recano dal medico estetico per ottenere delle labbra più voluminose, turgide e idratate, spesso le labbra sottili nascondono una disarmonia del viso e rendono più visibili i denti e riducono l’effetto di un bel sorriso.

Il filler viene dunque utilizzato per correggere molti punti del viso:

  • labbra sottili,
  • livella le rughe del contorno occhi,
  • lavora sui solchi naso-labiali,
  • ottimo per i volumi degli zigomi, mento e fronte,
  • riempie le pieghe e le rughe del viso,
  • elimina le cicatrici lasciate dall’acne,

Le caratteristiche del filler

Le caratteristiche del filler sono molte. È innanzitutto indolore, sicuro e anallergico. Dopodiché è completamente esente da effetti collaterali. Non richiede alcun tipo di attenzione post-trattamento: immediatamente si può tornare agli impegni della vita quotidiana senza alcuna privazione.

Di filler in commercio ce ne sono moltissimi, ma quello maggiormente utilizzato è quello all’acido ialuronico. È il più apprezzato e il più utilizzato per contrastare le rughe e per aumentare l’idratazione in profondità del derma. Il risultato viene definito “soft-lifting”, ossia un effetto totalmente naturale e quasi impercettibile. O meglio, i miglioramenti si notano ma non si vede la mano del medico estetico.

Ci sono poi i fillers all’acido polilattico   che  stimolano efficacemente la sintesi di nuove fibre di collagene  dove, al loro interno, sono presenti sostanze riempitive e quindi buoni  anch’essi per lavorare sulle rughe.

Altri fillers sono sintetici e naturalmente clinicamente testati e sicuri, come quello noto da anni a base di Poli-ɛ-caprolattone.

Tenete però ben a mente che i fillers sono riassorbibili ciò significa che il risultato ottenuto non è da considerarsi “a tempo indeterminato”. L’organismo – mano a mano che passano i mesi – li riassorbe lentamente fino a ritornare al punto di partenza.  La maggior parte dei trattamenti con fillers dopo il sesto mese vanno di nuovo effettuati, ma i filler cosidetti volumizzanti, usati per difetti a zifgomi e mandibola, possono durare dai 12 ai 18 mesi.

Il filler prevede delle iniezioni ma nessun tipo di anestesia. Spesso però si può applicare una crema desensibilizzante prima del trattamento e come pure utilizzare filler al cui interno è presente una minima soluzione di anestetico locale che quindi viene inoculato insieme al filler stesso. Il trattamento si svolge in studio  e subito si può ritornare alla propria quotidianità.

Gli effetti collaterali, anche qui, sono minimi. Qualche arrossamento o ematoma che però nel giro di un paio di giorni scompaiono autonomamente ma vi sono anche complicanze più serie vali necrosi della pelle e embolizzazioni, per questo si torna a raccomandare per ridurre il rischio di effetti collaterali e complicanze di mettersi nelle mani di esperti, e meglio specialisti in chirurgia plastica, soprattutto quando si agisce in regioni della faccia speciali quali le palpebre e contorno occhi, il naso, le labbra.

Inoltre, anche l’impegno economico non è poi così esoso, anzi. Esistono trattamenti molto più costosi di quest’ultimo. Tuttavia diffidate sempre dalle offerte a basso costo o offerte stile coupons  o il due per tre, non è professionale e può anche nascondere l’uso di prodotti scadenti.

La biostimolazione

Arrivati a questo punto, concludiamo il nostro approfondimento parlando di biostimolazione e dei suoi benefici.

La biostimolazione rigenera la pelle del volto, ma anche del décolleté. Grazie all’utilizzo dell’acido ialuronico è dunque possibile contrastare i sintomi dell’invecchiamento cutaneo.

Si tratta di un trattamento completamente indolore in grado di ripristinare i corretti volumi di un volto, così come il suo turgore.

La disidratazione, il tempo che scorre e la genetica di ognuno di noi, rappresentano dei cambiamenti fisiologici naturali e contribuiscono ad un naturale svuotamento volumetrico del viso. È possibile tenerli a bada con un corretto stile di vita, tuttavia, purtroppo, molte volte tutto ciò non è sufficiente.

Per cui, la medicina estetica viene in nostro soccorso qualora ce ne fosse bisogno.

La biostimolazione è un insieme di micro-iniezioni di acido ialuronico sulle zone maggiormente colpite.

Il risultato sarà ben visibile fin da subito e, oltre a ciò, la biostimolazione aiuta il metabolismo cellulare così come il corretto turnover della pelle.

Ma qual è la differenza con il più classico filler a base di acido ialuronico? La biorivitalizzazione non svolge solamente un lavoro estetico piacevole agli occhi, piuttosto, questo trattamento possiede una funzione terapeutica.

Permettendo un’idratazione particolarmente intensa, oltre a contrastare gli stessi segni di invecchiamento cutaneo, riduce l’azione citotossica dei radicali liberi sui fibroblasti così come sul tessuto connettivale.

La redazione – Monica Penzo

La Redazione in collaborazione con il Dr. Egidio Riggio – Chirurgo plastico


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