Filler e percezione emozionale di se’: comunicazione emotiva con il modeling del viso

Spesso una donna si rivolge allo specialista non solo per attenuare i segni del tempo, quanto per una spinta emotiva, perché vuole mostrare agli altri un’espressione diversa di sé, magari più allegra, più riposata, più attraente.

L’approccio classico al filler del viso inseguiva la singola imperfezione oppure il singolo distretto ( bocca, zigomi etc).

Poi è arrivato il dott. Mauricio De Maio.

Il rivoluzionario approccio al filler viso

L’ approccio del dr. Mauricio De Maio è stato sicuramente rivoluzionario.

Il concetto alla base del metodo si concentra sulle emozioni.

Noi abbiamo determinati stati emotivo-caratteriali di base che condizionano moltissimi aspetti del nostro modo di apparire.

Ci vestiamo in un certo modo, ci trucchiamo in un certo modo; non solo le donne, ma anche le persone di sesso maschile esaltano in funzione comunicativa determinati look di genere attraverso, ad esempio, il taglio dei capelli o l’acconciatura della barba.

Il collega brasiliano ha previsto una vera e propria mappatura del viso che identifica i punti dove intervenire per migliorare non il segno del tempo, ma il proprio aspetto in generale.

Si tratta di un approccio globale alla comunicazione visiva attraverso l’aspetto del viso.

“Mi modello in funzione del messaggio che voglio dare di me stessa/o”.

Come spiegato costantemente dal dr. Mauricio De Maio è fondamentale il colloquio introduttivo.

L’approccio olistico alla persona

L’approccio olistico alla persona che viene perché intende correggere un singolo punto del viso, prescinde da quel punto particolare.

In fatti spesso correggendo un punto specifico non si ottiene il risultato vero e concreto della medicina estetica e cioè la soddisfazione del paziente.

L’imperfezione è corretta a regola d’arte, ma la persona non è soddisfatta. Non lo è perché in realtà aveva focalizzato in un punto un desiderio più globale: apparire diversa e comunicare questa diversità.

Ecco perché la filosofia del medico estetico che si approccia a questo metodo deve approfondire attraverso il colloquio le vere esigenze della persona, che possono essere assolutamente limitate al singolo o ai singoli punti.

L’importanza del colloquio preliminare

Il colloquio serve al medico estetico per indirizzare la persona a prendere cognizione dei propri veri desideri e per indirizzarla al trattamento più idoneo e meno costoso.

Infatti la metodologia è complessa e presuppone una formazione specifica.

Il viso è una mappa attraverso la cui interpretazione il medico estetico che voglia dare questo servizio alla persona costruisce un effetto comunicativo.

E non solo alle altre persone ma in primis alla persona medesima che vedendosi e trovandosi soddisfatta aumenta la propria sicurezza e piacere personale.

Dott.ssa Liliana Turatello – Medico Estetico

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