Aumento del volume dei glutei: gluteoplastica, filler o lipofilling?

Procedura sino a qualche anno fa poco richiesta (almeno in Europa) e oggi sempre più in voga, l’aumento del volume dei glutei è “un’arte” tipicamente della chirurgia plastica sudamericana, dalla quale i medici europei hanno saputo acquisire il meglio e progressivamente abbandonare gli eccessi.

Le tecniche per ottenere un aumento del volume dei glutei sono diverse, alcune più invasive, altre meno, alcune definitive, altre temporanee.

In cosa consistono questi interventi estetici?

Quali le differenze e i risultati ottenibili?

Perché l’aumento dei glutei è sempre più richiesto

Rimodellare i glutei, aumentare il  volume del lato B e avere un sedere sodo, come dopo ore di esercizi eseguiti in palestra, è tra i desideri di sempre più donne.

Le rotondità sudamericane sono considerate le bellezze da seguire per eccellenza, quindi molti chirurghi plastici si sono specializzati in questo senso negli ultimi anni, effettuando interventi, più o meno invasivi, per soddisfare le esigenze femminili del momento.

È importante però affidarsi a chirurghi plastici esperti con anni di esperienza nel settore, e che operano con altissimi standard di sicurezza e qualità, perché queste procedure hanno potenzialmente alti tassi di complicanze, e posso essere quindi considerate sicure solo in mani molto esperte.

Secondo alcune statistiche diffuse dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, la maggior parte delle pazienti richiedenti l’aumento dei glutei hanno meno di 35-40 anni di età.

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Gli interventi possibili per l’aumento del lato B

L’aumento di volume dei glutei è ottenibile in tre diverse modalità, con:

  • protesi glutee in silicone
  • filler a base di acido ialuronico
  • trapianto del proprio grasso (lipofilling).

La prima modalità viene tecnicamente chiamata gluteoplastica, si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico e prevede l’inserimento di protesi al silicone (simili a quelle per la chirurgia del seno) che vengono applicate attraverso una piccola incisione nel solco intergluteo (ossia la piega tra i due glutei) che quindi risulterà, al termine della procedura, del tutto nascosta.

È un intervento di breve durata, relativamente scevro di dolore postoperatorio, e che richiede uno stop assoluto dall’attività fisica per almeno un mese.

La seconda modalità prevede l’infiltrazione, tramite cannule e in anestesia locale, di acido ialuronico (di tipologia simile a quello utilizzato per il volto ma ovviamente in quantità del tutto diverse). Si esegue in modalità ambulatoriale e prevede uno stop dall’attività fisica di 15-20 giorni.

La terza tecnica prevede l’infiltrazione del tessuto adiposo della paziente stessa (autologo) previa una procedura di liposuzione, che consentirà quindi di prelevare la quantità di grasso necessaria a un adeguato aumento volumetrico dei glutei. Si esegue in sala operatoria e prevede uno stop dall’attività fisica per 20-25 giorni.

La gluteoplastica con protesi, come funziona?

Questo intervento è rivolto a:

  • glutei poco proiettati
  • piccoli
  • glutei con rilassamento dei tessuti (dopo una perdita di peso o per invecchiamento)

Se si è deciso di effettuare una gluteoplastica con inserimento di protesi glutee, il chirurgo plastico dovrà eseguire un’attenta visita pre-operatoria, durante la quale – insieme alla paziente – valuterà le protesi da inserire (scegliendone la forma e dimensione e spiegandone il corretto posizionamento) e illustrerà alla paziente le accortezze da avere prima e dopo l’intervento.

L’intervento viene eseguito generalmente in Day Hospital, in sedazione (leggera o profonda) e prevede l’impianto di protesi di ultima generazione al di sotto del muscolo grande gluteo attraverso una minima incisione tra i due glutei, tale da poterla nascondere nel migliore dei modi, una volta avvenuta la completa guarigione.

L’aumento dei glutei con filler a base di acido ialuronico

L’acido ialuronico è una sostanza molto conosciuta in medicina estetica, utilizzata con diversi scopi grazie alla sua capacità di riassorbimento e al fatto che, essendo già normalmente presente nel nostro corpo, non reca alcun danno al nostro organismo, se ben utilizzata.

L’aumento del volume dei glutei con acido ialuronico viene effettuato in anestesia locale, non prevede che ci siano cicatrici e non si necessita di ricovero.

La particolarità di questa procedura è che il chirurgo può valutare, seduta stante e “in diretta” con la paziente, la forma, il volume e l’aspetto finali desiderati, aumentando la quantità di materiale da inserire e modificandone il posizionamento e la distribuzione.

L’effetto di tale procedura ha un effetto stabile nel tempo per circa 12-18 mesi, lasso di tempo dopo il quale il trattamento può essere assolutamente ripetuto.

La procedura ha come risultato finale quello di avere dei glutei rimodellati, dalla forma notevolmente più tondeggiante, con il sedere risulterà più sodo, alto e tonico.

Lipofilling: la tecnica senza protesi per rimodellare il lato B

Si tratta di una tecnica che utilizza il grasso della paziente per rimodellare e aumentare di volume i glutei.

Per poter prelevare questo grasso, si rende quindi necessaria una procedura di liposuzione, di media/moderata entità, tale da permettere di ottenere la quantità desiderata di grasso da poter essere “trattato” e reinfiltrato a livello dei glutei.

Trattandosi di una procedura di media invasività, ma che richiede comunque la sterilità, viene eseguita in sala operatoria, in sedazione, con dimissione in giornata e un recupero completo nell’arco di 3-4 settimane.

Nella prima fase della procedura, esattamente come per una normale liposuzione, si procede a effettuare un prelievo di grasso, generalmente dalle cosce, dall’addome, dall’interno ginocchia.

Successivamente il grasso ottenuto viene centrifugato, “lavato” e selezionato.

Infine, il grasso ottenuto viene reinfiltrato tramite cannule a livello del tessuto sottocutaneo dei glutei, lavorando come se fosse acido ialuronico, al fine di determinare un miglioramento di forma, volume, aspetto, ma più stabile rispetto alla più classica procedura di medicina estetica.

In sostanza, quindi, è difficile affermare che una di queste tre procedure sia migliore delle altre.

La scelta migliore potrà essere presa comunemente tra chirurgo e paziente, valutando le condizioni di partenza, le richieste di risultato finale, l’età, il tipo di attività sportiva svolta e la disponibilità della paziente a “fermarsi” nei giorni successivi alla procedura. Solo dopo una accurata visita sarà quindi possibile scegliere insieme il percorso migliore, più sicuro, più adeguato per ogni specifico caso.

Dr. Guido Cornegliani – Chirurgo plastico

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Le richieste saranno inoltrate al medico o professionista sanitario il quale risponderà direttamente. DossierSalute.com non è responsabile di tardive o mancate risposte.

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