L’arrivo delle feste pasquali è sempre una gioia, ma in chi ha problemi di sovrappeso, ipertensione, colesterolo alto, diabete è anche causa di frustrazione legata al senso di colpa dopo un pranzo decisamente eccessivo.
Non rinunciamo al piacere delle feste
E’ possibile, però, godersi le feste senza incamerare peso o provocare disturbi che poi pesano nelle settimane successive.
Ricordatevi che il nostro corpo ha una capacità di compensazione molto elevata sia in senso negativo che positivo.
Infatti, è stato dimostrato che bastano 2-3 pasti ipercalorici per generare nel nostro metabolismo valori di insulina più elevati, minore tolleranza agli zuccheri e più elevati valori di colesterolo circolante.
Come fare quindi?
Il principio della compensazione: alcuni esempi concreti
Il principio fondamentale deve essere basato sulla compensazione: assumere una quantità totale di calorie più o meno simile al normale ma ritagliata sulla festività.
Facciamo degli esempi concreti.
Prima del pranzo pasquale
Se sappiamo che il pranzo pasquale e quello della pasquetta saranno memorabili, dobbiamo necessariamente prepararci qualche giorno prima.
Per i sedentari sono sufficienti 30-40 minuti di camminata a passo spedito al giorno per incrementare il nostro metabolismo basale e ridurre le scorte di energia accumulate sotto forma di glicogeno nel fegato.
Per chi invece pratica attività fisica, nei 2-3 giorni precedenti eseguirà una seduta di allenamento al giorno senza tornare a casa incrementando la quota di calorie.
Inoltre, sarà utile aumentare la quota di verdure crude durante i pasti e assumere più acqua, tagliando le bevande gassate e zuccherate e riducendo al minimo o azzerando gli alcolici.
Se potete il mattino prima del pranzo effettuate una camminata o altra attività fisica.
Dopo i festeggiamenti, soprattutto se avete fatto incetta di dolci, l’ideale sarebbe sino al giorno dopo assumere solo acqua e una o più porzioni di verdure crude e poco condite.
Se le forze ve lo consentono, prima di questa cena striminzita uscite a passeggiare.
Cosa fare a Pasquetta
La Pasquetta è solitamente a ridosso di un giorno che è già stato impegnativo, quindi al mattino sarebbe utile riprendere ad assumere acqua e fare una bella passeggiata o attività fisica. Dopo il pranzo, alla sera bisognerebbe ripetere lo stesso schema del giorno precedente, con acqua e verdure crude.
Astenetevi dagli alcolici e dalle bevande zuccherate per i successivi tre giorni e praticate attività fisica costante.
Tutto ciò che mangiamo in eccesso si accumula!
Se assumiamo troppi grassi e colesterolo, questi aumenteranno nel sangue e si ossideranno entrando a far parte delle cosiddette placche aterosclerotiche.
Se assumiamo troppi zuccheri, produrremo molta più insulina che nel tempo riduce la sua efficacia e i nostri valori di glicemia si alzeranno.
L’insulina, inoltre, trasforma gli zuccheri in eccesso in grassi ritornando al problema precedente.
L’alcool viene metallizzato a livello epatico e trasformato in grassi.
Tutto questo lavoro di processazione degli alimenti è principalmente a carico del fegato che, quando arriva a saturazione, accantona le sostanze nelle sue vicinanze causando cosi il fegato grasso, steatosico.
Conclusioni
Tutto questo terribile ciclo di patologie si verifica principalmente quando il meccanismo è ripetuto in modo ravvicinato e prolungato nel tempo.
Se noi diamo un sufficiente periodo di riposo ai nostri organi, sopporteranno molto meglio i carichi a cui li sottoponiamo, eviteremo di prendere peso e ci potremo concedere momenti di piacere con meno sensi di colpa. Buona Pasqua!