RED: la Rete di Terapia del Dolore

l'esperto risponde

Dott. Notaro, la Rete RED mette appunto in rete i nove Centri di Terapia del Dolore dell’area metropolitana di Milano: come nasce l’idea e con quali finalità?

Il servizio interaziendale della Terapia del Dolore per la città di Milano denominatoREDè il primo esempio organizzativo in Italia di un servizio in rete a favore dei medici di medicina generale e degli specialisti  per stare al fianco della persona che si ammala di dolore e alla sua famiglia. L’obiettivo della RED è quello di cercare di fornire una risposta tempestiva contro il “dolore-ribelle”. Insieme alla ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, che avrà una funzione di coordinamento, ci sono l’AST Fatebenefratelli-Sacco, l’AST Gaetano Pini, la ASST Nord Milano, la AST Santi Paolo e Carlo, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Policlinico, Fondazione IRCSS – Istituto Nazionale dei Tumori, l’Istituto Clinico Città Studi e lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia), in sinergia con l’ATS Milano città Metropolitana.

All’indirizzo http://www.ospedaleniguarda.it,  cliccando sulla casella RED,  si possono trovare tutte le prestazioni effettuate dai centri in rete, i riferimenti per contattare le strutture, il responsabile locale di rete e le modalità di accesso. Nel sito ATS di Milano si possono altresì trovare tutte le informazioni dedicate nell’area riservata Agor@sl, a cui accedere con le proprie credenziali. In particolare, occorre consultare la sezione “Filo diretto, gennaio 2017” – Ulteriori contatti  sono l’email red@ospedaleniguarda.it  e il telefono 02.6444.4020 da lunedì al venerdì dalla ore 09.30 alle 12.00.

Qual è la maggiore difficoltà che un paziente incontra quando avverte un dolore persistente che non sa gestire e quindi si rivolge al medico di famiglia o a uno specialista?

In primis, spesso incontra difficoltà nell’essere creduto, poi nell’orientarsi e nel venire a conoscenza dei percorsi di cura, infine nell’accedere all’offerta specialistica algologica esistente sul territorio. I centri coinvolti sono chiamati, insieme ai MMG della città, a una sfida importante,  sinergica e di squadra, una vera e propria “prova del nove”, contro una malattia difficile da inquadrare proprio perché la soglia di conoscenza delle terapie è molto bassa, non solo tra la gente, ma anche nell’ambito medico. Il dolore, infatti, è un meccanismo di allerta che segnala un malfunzionamento del nostro organismo, ma in alcuni casi questo automatismo s’inceppa e la “spia rimane accesa”, anche senza un motivo apparente. Così, quello che dovrebbe essere il campanello d’allarme diventa la patologia stessa e le persone finiscono per ammalarsi di dolore. Le terapie ci sono, c’è anche una legge – la Legge 38 del 2010 – che disciplina l’accesso alle cure, ma per molti specialisti rimane una materia ancora troppo poco conosciuta.

Sotto questo aspetto la rete RED quale ruolo può avere per risolvere le criticità che si presentano?

 La RED nasce proprio all’insegna di questo obiettivo: informare e saper orientare, indirizzando il paziente al centro di cura più appropriato nel trattamento del suo problema, grazie anche alla stretta interazione tra i medici ospedalieri e i medici di medicina generale, primo riferimento per il paziente. Fare bene e fare subito sono imperativi categorici, perché contro il dolore non c’è tempo da perdere: oltre a rovinare la vita, esso infatti finisce per mutare in forme che necessitano carichi assistenziali sempre maggiori. Un aspetto molto importante nello stimolare un meccanismo virtuoso tra vari nodi delle rete è la consapevolezza dei cittadini e delle associazioni di pazienti con finalità anche di empowerment.

Molti associano la Terapia del Dolore solo a patologie oncologiche, ma non è così, vero?

Questo tuttora è un pensare comune, ma in effetti non è cosi perché i Centri di Terapia del Dolore. oltre alle sindromi dolorose nei pazienti con patologia oncologica, trattano tutte le sindrome dolorose di origine cosiddetta benigna in innumerevoli patologie, quali ad esempio quelle muscolo scheletriche, del connettivo, neurologiche, nella fibromialgia, l’artrite reumatoide, il dolore pelvico, l’endometriosi, il dolore del pudendo, nel diabete, nelle patologie vascolari, negli esiti di interventi chirurgici, nelle nevralgie, in ferite difficili e in tante altre condizioni patologiche.

Dott. Paolo Notaro

 

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