L’olio extravergine d’oliva, noto negli ultimi anni con l’acronimo “evo”, è un vero e proprio simbolo della Dieta Mediterranea. Grazie alle sue caratteristiche nutrizionali, è in grado di offrire numerosi benefici alla salute dell’organismo.
L’olio evo rappresenta la migliore fonte di acido oleico, acido grasso monoinsaturo. Nel contempo, contiene vitamina E, vitamina K e quantità elevate di composti bioattivi dalle importanti proprietà antiossidanti, tra cui l’oleocantale e l’oloeuropeina.
Olio evo: potente antinfiammatorio naturale
L’acido oleico e, soprattutto, l’oleocantale sono in grado di esplicare una potente azione antinfiammatoria. In particolare, come dimostra uno studio su Nature del 2005, l’oleocantale ha un effetto e un’azione simili al farmaco ibuprofene.
Infatti, inibisce gli enzimi ciclossigenasi, responsabili della biosintesi delle prostaglandine, contrastando quindi un potenziale stato infiammatorio.
Prevenzione cardiovascolare
Un consumo regolare di olio extravergine d’olive è importante per la prevenzione di patologie cardiovascolari, attualmente la prima causa di morte nel mondo.
Vari studi osservazionali hanno evidenziato l’associazione tra consumo regolare di olio evo e una più bassa incidenza di cardiopatie in varie aree del Mediterraneo.
Sono stati ipotizzati diversi meccanismi alla base di tale correlazione:
- Ridotta infiammazione,
- Ridotta ossidazione delle lipoproteine LDL,
- Migliore funzione endoteliale,
- Azione antitrombotica,
- Riduzione della pressione ematica.
Ottimo alimento contro l’invecchiamento cognitivo
Grazie all’elevato contenuto in antiossidanti, il consumo regolare di olio extravergine d’oliva è importante anche come prevenzione tumorale e di condizioni neurodegenerative (Parkinson e Alzheimer).
Migliora le funzioni cerebrali
In particolare, riguardo a quest’ultimo aspetto, un lavoro del 2013, pubblicato sulla rivista Journal of Nutrition, Health and Aging, ha fornito significative evidenze.
L’adesione ad un regime di Dieta Mediterranea, arricchita di olio extravergine d’oliva, è risultata associata a migliori funzioni cerebrali e ad un minor rischio di declino cognitivo.
Riduce i potenziali danni della frittura
È ormai risaputo che friggere non sia il metodo di cottura migliore. Infatti, gli oli e i grassi, sottoposti ad elevate temperature, vanno incontro a numerose trasformazioni chimiche, originando, come proprio nel caso della frittura, composti potenzialmente dannosi.
Tuttavia, Il miglior olio utilizzabile nella frittura è senz’altro l’olio evo. Il suo elevato contenuto di polifenoli, antiossidanti e vitamine ne preserva la costituzione chimica. Inoltre, eleva il punto di fumo dell’olio, riducendo di gran lunga, rispetto agli altri oli commerciali, l’indice di tossicità.
la redazione
Fonti bibliografiche
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12550060
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16136122