Nuovo anticoagulante per la cardioversione della fibrillazione atriale

Focus

X-VeRT rappresenta il primo Trial randomizzato dell’impiego di un  nuovo anticoagulante orale in pazienti sottoposti a cardioversione di fibrillazione atriale (la forma più diffusa di aritmia cardiaca) in elezione. Si diagnostica fibrillazione atriale quando le due cavità superiori del cuore (gli atri) fibrillano a seguito di segnali elettrici disorganizzati: “Fibrillare” significa appunto “contrarsi molto velocemente e con un ritmo irregolare” (NdR).

Metodi e risultati

Abbiamo assegnato con un rapporto 2:1 1504 pazienti a Rivaroxaban (20 mg in monosomministrazione, 15 in caso di clearance della creatinina tra 30 e 49 mL/min.) o ad antagonisti della vitamina K (AVK) a dosi aggiustate. Gli sperimentatori hanno utilizzato sia la strategia di cardioversione precoce (periodo target 1-5 giorni) dopo la randomizzazione che la strategia di cardioversione ritardata (3-8 settimane). L’outcome primario di efficacia era rappresentato dall’end-point composito di stroke, attacco ischemico transitorio, embolia periferica, infarto miocardico e morte cardiovascolare. L’outcome primario di sicurezza consisteva in sanguinamenti maggiori.

L’end-point primario di efficacia si è verificato in 5 (due stroke) dei 978 pazienti (0,51%) nel gruppo Rivaroxaban e in 5 (due stroke) dei 492 pazienti (1,02%) del gruppo AVK (rischio relativo 0,50; intervallo di confidenza 95% (Cl) 0,15-1,73). Nel gruppo Rivaroxaban, quattro pazienti hanno avuto l’end-point di efficacia dopo cardioversione precoce (0,71%) e uno dopo cardioversione ritardata (0,24%). Nel gruppo AVK, tre pazienti hanno avuto l’end-point primario di efficacia dopo cardioversione precoce (1,08%) e due dopo cardioversione tardiva (0,93%). L’utilizzo di Rivaroxaban è risultato associato ad un intervallo di tempo necessario prima della cardioversione significativamente inferiore rispetto a all’impiego di AVK (P<0,001).  Sanguinamenti maggiori sono stati osservati in sei pazienti (0,6%) nel gruppo Rivaroxaban e 4 pazienti (0,8%) nel gruppo AVK (rischio relativo 0,76; 95% Cl 0,21-2,67).

Conclusione

Rivaroxaban per bocca appare una alternativa sicura ed efficace  agli AVK e può consentire una veloce cardioversione.

cappato cerchio

Dott. Riccardo Cappato

Condividi su