Massaggi: quale scegliere

Quando ci si rivolge ad un massaggiatore solitamente la prima domande che gli si pone è:

“Quali massaggi fai?”

Cosa che, specialmente a chi questa professione la pratica da molti anni, fa pensare che non si sappia molto sull’arte dei massaggi.

O meglio, le informazioni sono disponibili e accessibili a tutti, ma molti sono ancora i falsi miti da sfatare per quanto riguarda i massaggi.

A causa di questi, non vi è l’interesse di tutti in questo campo.

Da diversi anni, però, si è iniziato a parlare di tecniche di massaggio con maggior serietà e dall’oriente sono giunte numerose manualità – anche di antichi massaggi – che oggi vengono usate nei trattamenti olistici.

I massaggi e la loro evoluzione

Molti dei massaggi oggi conosciuti sono trattamenti praticati da popoli antichi e di recente riscoperti.

Il che fa pensare a come in passato il proprio benessere fosse imprescindibile.

Molto probabilmente le sequenze manuali che compongono ciascun massaggio sono nate e state facilitate dalle tradizioni e dall’ambiente culturale  in cui vissero tali popolazioni.

Con il tempo, poi, le tecniche sono andate affinandosi e ciascun popolo si è specializzato in un determinato tipo di massaggio che in seguito si è diffuso per il mondo riscuotendo un discreto successo.

I vari tipi di massaggio

Oggi esistono diverse tecniche di massaggio (non esiste solo lo Shiatsu!) come  per esempio:

  • Massaggio hawaiano, i cui movimenti delle mani ricordano il susseguirsi armonioso delle onde dell’Oceano
  • Anma, precursore dei massaggi della medicina tradizionale cinese, legato alla digitopressione sui punti di agopuntura
  • Massaggio Svedese, relativamente recente, che prevede un approccio più razionale e meno emotivo simile alla cultura scientifica occidentale
  • Massaggio Miri-Miri, di origine neozelandese, che coniuga dolcezza (tipica polinesiana) e forza (del popolo dei Maori).

Le tipologie sono infinite e adatte a tutte le esigenze  e ciò è stato reso possibile proprio da quei popoli che nei secoli hanno saputo affinare le manualità attingendo al loro bagaglio di tradizioni.

La tecnologia di cui disponiamo oggi consente di poter risalire a questa immensa cultura per il nostro benessere fisico e non solo.

Sotto questo punto di vista, quindi, possiamo ritenerci fortunati perché abbiamo la possibilità di scegliere tra un’innumerevole quantità di tecniche.

Non sempre, però, ci rendiamo conto di avere questa possibilità  a causa delle continue distrazioni della freneticità odierna, che ci fanno credere che qualcosa ci serva anche quando non è così.

Perché è importante scegliere il giusto massaggio?

Nel rispetto del nostro corpo e del nostro benessere dobbiamo scegliere e mettere, dunque, noi stessi al primo posto, senza accontentarci di quello che altri dicono sia utile al posto nostro.

Con l’avvento negli ultimi anni della scienza olistica, poi, si è andata ampliando la gamma di trattamenti fisici cui sottoporsi.

La chiave sta nel non seguire la moda ma dare ascolto alle nostre esigenze e necessità.

Massaggi: perché si parla ancora così poco dei trattamenti olistici?

Nei primi anni ’80 in Italia iniziò a diffondersi la scienza olistica, ma i professionisti non erano ritenuti tali, bensì dei santoni – sicuramente di origini indiane – aderenti a chissà che linea di pensiero e stile di vita, cose che oggi, con il senno di poi, fanno solo sorridere.

Tutti i tipi di trattamenti olistici oggi hanno assunto il posto che meritano a tutti gli effetti nel campo delle scienze, ma non si è ancora raggiunto il vero traguardo, ovvero far conoscere a tutti le differenze fra i tipi di trattamento e non solo i loro nomi.

Ad ogni persona, il proprio massaggio!

Il professionista del massaggio ha il compito importantissimo di cercare tra le sue conoscenze nel campo la tipologia di trattamento migliore da assegnare a ciascun soggetto.

Con determinate condizioni e richieste.

Non si deve credere che la scelta sia fatta basandosi solo su fattori fisici, anzi l’olismo prende in considerazione non solo il Corpo, ma anche la Mente e lo Spirito.

Non sempre per un massaggiatore è facile comprendere il paziente e svolgere il suo lavoro in modo che si ottengano validi risultati con immediatezza.

Una variabile da non tralasciare, quasi fondamentale per la buona riuscita di un massaggio, è l’adattamento di ogni tecnica alla persona trattata, perché non basta applicare una tecnica SULLA persona, ma bisogna che questa venga eseguita PER la persona.

Solo così un semplice massaggio può raggiungere il massimo e restituire grandi e soddisfacenti risultati a entrambe le parti.

Affinché tutto questo sia possibile è necessario che avvenga un colloquio iniziale fra il paziente e il massaggiatore, incontro tanto importante quanto lo è il massaggio stesso.

La Redazione

Corrado Vaschetto – operatore olistico -massofisioterapista

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