L’educazione sessuale nelle scuole: a che punto siamo in Italia?

L’educazione sessuale è un argomento da non sottovalutare, riferita alle nuove generazioni di adolescenti e ragazzi in generale.

È utile inserire obbligatoriamente questa tematica nelle scuole italiane? Da quale fascia di età deve avvenire il primo approccio con l’educazione sessuale?

I ragazzi e le ragazze adolescenti devono conoscere meglio i loro corpi, è necessario che non vi sia più vergogna o imbarazzo per una ragazza nel parlare del proprio ciclo mestruale.

Molti ragazzi non sono a conoscenza di malattie sessualmente trasmissibili.

Molti di loro non sanno cosa significa essere sessualmente attivi e quali sono i rischi, le preoccupazioni per le ragazze di rimanere incinta molto giovani.

L’educazione sessuale nelle scuole svolge un ruolo importante, aumenta la conoscenza di ragazzi e ragazze e si affrontano tematiche legate alla sessualità ed alla salute, di notevole importanza anche per l’informazione sugli abusi sessuali e le precauzioni da utilizzare (contraccettivi) durante un rapporto sessuale.

La disinformazione in questo ambito è all’ordine del giorno, in molte famiglie la sessualità è un argomento tabù per molti genitori e gli adolescenti tendono a nascondere le proprie curiosità, perplessità ed a raccontare i primi approcci.

Al momento l’educazione sessuale, non è una questione nazionale, ma locale! Questa triste verità è dannosa per i bambini ed i ragazzi di oggi ed in generale per la società che ci appartiene.

L’educazione sessuale non è, dunque, obbligatoria nelle scuole italiane?

In Italia non vi è una legge nazionale che prevede l’obbligo di inserire questa tematica come “materia scolastica”, ma le scuole italiane scelgono autonomamente a livello territoriale.

In molti Paesi Europei l’educazione sessuale è ormai materia curricolare obbligatoria.

L’ostacolo in Italia per l’inserimento di questa tematica nelle scuole vaga dall’opinione politica alla cattolica. 

La vera problematica che gira intorno a questa decisione è che anche a livello regionale, in Italia non è facile scegliere poiché dipende anche dal colore politico della regione stessa.

L’assenza di una Legge Nazionale, dunque, porta ad avere disuguaglianze e disparità tra ragazzi di regioni diverse .

Chi ovviamente ne patisce la disinformazione sono gli adolescenti e pre-adolescenti che si affacciano, in solitudine, alla propria sessualità.

Cosa afferma oggi il Ministro dell’Istruzione a proposito?

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha annunciato che l’educazione sessuale avrà un ruolo cardine nelle Scuole Italiane dal 2021 affermando che “bisogna educarsi agli affetti ma anche al sesso, che è parte della nostra vita”. Preparare i giovani al rispetto reciproco ed educarli all’amore.

Quanto è importante per un adolescente studiare l’educazione sessuale a scuola?

Far diventare la sessualità una materia scolastica sin dalle scuole secondarie di primo grado sarebbe un’esperienza di vita che comincia dalla pubertà fisica, per i giovani.

Dal ciclo mestruale per le ragazze allo sviluppo fisico per i ragazzi che hanno la loro prima eiaculazione, è un modo per avvicinarsi più facilmente a queste scoperte generazionali.

E’ facile che i ragazzi ai nostri giorni seguano esempi sbagliati a causa di informazione sbagliata tramite il web e di personaggi popolari poco raccomandabili per ragazzi in fase di sviluppo.

In un’epoca, poi, in cui l’accettazione di sé stessi è estremamente importante tra i banchi di scuola o in uno spogliatoio in palestra.

Dove vi è una linea sottile tra fare nuove esperienze e ritrovarsi in situazioni poco piacevoli!

E’ una svolta sana per proteggere i nostri figli ed i bambini che vivono la nostra società.

Cosa eviterebbe la conoscenza della sessualità sin da bambini ?

Il Mondo sta cambiando, non è più una frase comune e snob, ma è una verità!

Le generazioni adolescenziali sono più evolute, emancipate rispetto ai nostri nonni.

Eh si, la tecnologia e l’informazione sono ormai a portata di tutti, nessuno escluso!

Quanto è facile infatti cadere in tentazioni pericolose e perverse oggi.

La pedofilia, l’omofobia, il bullismo, la trasmissione di malattie veneree senza saperlo, le “gravidanze minorenni” non sono tabù, ma difronte a molti eventi spiacevoli ricorrono frasi come: Se avessero saputo forse non sarebbe successo!

La conoscenza invece no, non è per tutti ancora.

La conoscenza ed il rispetto dell’altro e della sessualità dell’altro, la questione LGBT che tanto è discussa in questi anni è tra queste.

E se alcuni genitori e comunità religiose capissero che per i giovani tutto ciò sarebbe solo un valore aggiunto al loro bagaglio culturale scolastico e di vita, dove l’algebra, la filosofia e lo studio dei contraccettivi non sono poi così lontani!

La sessualità è in ogni libro di filosofia, in molti racconti storici, nella scienza tra gli animali, in biologia con lo studio dell’unione dei genomi e della riproduzione della specie.

L’immagine che un’adolescente ha di sé

E’ dunque importante che l’educazione sessuale entri a far parte del mondo infantile, giovanile ed adolescenziale, dal parlarne in famiglia ai banchi di scuola.

Un adolescente oggi ha difficoltà nell’esprimere sé stesso al 100%, ce lo insegnano le vicende legate all’omofobia che sono all’ordine del giorno.

Così come è difficile per una ragazza accettare l’uso di contraccettivi perché potrebbe essere derisa o non abbastanza emancipata agli occhi degli altri, perché è importante essere attraenti ed “all’altezza” senza farsi condizionare dal giudizio dei coetanei.

E questa non si chiama educazione sessuale? Certo!

Ne fa parte ed è importante quanto conoscere anatomicamente il proprio corpo e cosa ci si può fare.

La Redazione

Dr.ssa Silvia Sarteur – Ostetrica

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