Dott. Guidi, a quale intervento è stato sottoposto Silvio Berlusconi?
Si è trattato della sostituzione della valvola aortica, che consente il flusso del sangue dal cuore verso il sistema circolatorio. Quando una delle quattro valvole cardiache si deteriora, per infezione, infiammazione o per usura dovuta all’età, il cuore si adatta al difetto e mette in atto tutti i suoi innumerevoli sistemi di adattamento: si dilata, aumenta la sua energia contrattile, si ipertrofizza come qualunque muscolo stressato, ma oltre un certo limite non ce la fa. Questo stato protratto provoca lo Scompenso Cardiaco, letteralmente il cuore non regge più un sovraccarico di lavoro e cede le sue forze, ciò che è accaduto al Cav. Berlusconi.
E quindi la valvola va sempre sostituita?
Non sempre. Nei soggetti più giovani il difetto può essere riparato eseguendo delle “plastiche” della valvola. Quando essa risulta molto deteriorata, o comunque nei soggetti meno giovani, si rende necessaria la sostituzione valvolare con protesi. Queste sono di 2 tipi fondamentali: meccaniche o biologiche. Le meccaniche sono in materiali biocompatibili indistruttibili, le biologiche in materiale organico (spesso di origine suina visto che il maiale è geneticamente molto simile all’uomo).
Nel caso di Berlusconi quale tipologia è stata utilizzata?
La valvola biologica, che consente una migliore qualità di vita, meno “manutenzione”, maggiore adattabilità alle condizioni anatomiche più difficili. Per contro, essa ha una durata inferiore e infatti è più indicata nei pazienti meno giovani.
Come avviene in sintesi l’intervento a cuore aperto?
L’intervento di sostituzione valvolare con protesi, qualunque essa sia, comunque comporta una rigorosa sequenza di step:
- anestesia generale profonda;
- apertura del torace;
- circolazione extracorporea con macchina cuore/polmone;
- arresto cardiaco per paralisi cardiaca in ipotermia (raffreddamento del cuore);
- a cuore fermo viene sostituita la valvola nativa deteriorata con la protesi, infine processo inverso fino al riscaldamento ed alla ripresa dell’ attività cardiaca.
L’intervento non è tecnicamente difficile, ma è molto delicato, tanto più in soggetti over 70, come nel caso di Silvio Berlusconi che il prossimo settembre compirà 80 anni. Se tutto procede senza complicazioni, dopo 24-48 ore il paziente, sveglio e con respirazione spontanea, lascia la terapia intensiva e viene trasferito in reparto di degenza, dove, in base a valutazioni fatte giorno per giorno, inizierà poi la fase di riabilitazione.