Per capire i problemi che accompagnano la vita della donna bisogna prenderne in esame l’assetto ormonale, talmente importante al punto che il suo lento sviluppo inizia già alla decima settimana di vita intrauterina, si modifica nella prima infanzia, durante il periodo fertile e in menopausa. E’ un elemento che condiziona l’intero percorso di vita. A prescindere dal genere sessuale, noi In ogni momento rispondiamo in modo più o meno consapevole alle richieste dell’ambiente in cui viviamo. Dal nostro comportamento nascono poi le varie patologie che complicano la nostra esistenza.
Lo sviluppo ormonale
L’orologio biologico femminile è talmente delicato che ne risente in maggior misura sul piano fisico e psicologico. Durante l’infanzia prevale una quiete ormonale, ma si tratta comunque di una fase in cui bisogna incoraggiare la bambina a seguire regole alimentari corrette, iniziarla allo sport e indirizzarne il comportamento. Verso gli otto anni cominciano a maturare alcuni centri cerebrali che stimolano le ghiandole surrenali ed inizia il transito verso la giovinezza; col tempo compariranno i caratteri sessuali secondari (peli al pube, aumentano i seni, cambia la voce) ed inizierà la crescita, ancor prima della comparsa del menarca.
E’ un passaggio che dura anni e finisce verso il sedicesimo anno. L’orologio biologico ha passato i vari controlli e si è stabilizzato La maturazione di alcuni centri cerebrali e di ghiandole endocrine periferiche (tiroide, surrene, ovaie), la cui attività è intimamente interconnessa, permette ora il miglior approccio alla gravidanza. Non bisogna, inoltre, dimenticare che il sistema endocrino, quello immunitario e quello nervoso sono interdipendenti. La tempesta ormonale cui la giovane è sottoposta causa in questo periodo una instabilità emotiva con alternanza di episodi di eccitazione e depressione, aggressività ed apatia. Diventa allora importante la ricerca di una propria identità nell’ambito della famiglia e tra gli amici.
Le prime mestruazioni e lo stress ambientale
L’arrivo delle mestruazioni completa l’identità femminile, dà la certezza di poter sedurre e procreare, tuttavia il cambiamento della società di oggi, in cui tendono a mancare valori etici, affettivi e culturali certi, determina una serie di risposte spesso sbagliate che influiscono pesantemente anche a livello fisico. La mancanza di lavoro e di prospettive di un futuro stabile sono fonte di stress continui che possono condurre, nei casi più gravi, a comportamenti patologici autodistruttivi, quali, bulimia, anoressia, abuso di alcool, uso di droghe. Nelle situazioni intermedie, nelle quali fa scudo la famiglia, l’aumento di peso è preminente e così i disturbi metabolici, le malattie epatiche e del sistema nervoso. La donna nel periodo fertile “ricopre” tutti gli organi con gli estrogeni che nel venire a mancare con la menopausa procurano poi altre patologie.
Le stagioni della vita
Se si pensa, e oggi sta diventando un pensiero dominante, che un corpo che fa un’adeguata attività fisica, si nutre in modo corretto e completo e rispetta un adeguato riposo può vivere a lungo e bene, limitando l’uso di farmaci e sfruttando le nuove tecnologie, è evidente come la donna necessiti di essere seguita attentamente affinché possa affrontare al meglio le varie “stagioni” della vita che caratterizzano il suo “essere donna”.