Il forte legame tra osteopatia e posturologia

L’Osteopatia è un sistema di prevenzione e trattamento, basato sul contatto manuale e sulla tendenza intrinseca del nostro corpo ad auto-curarsi, se debitamente incoraggiato. L’Osteopatia va appunto in questa direzione: da un lato prevenire dolori e disturbi, dall’altro stimolare la loro scomparsa naturalmente, attraverso un processo di auto-regolazione. I dolori sono sempre il frutto della relazione tra i componenti muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo. Pur avendo conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, eccetera), l’osteopata non utilizza farmaci né ricorre alla chirurgia, limitandosi a manipolazioni e manovre specifiche sul corpo del paziente.

Curare la causa

Gli apparati coinvolti sono quello neuro-muscoloscheletrico, il cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e il viscerale (azioni sulla mobilità e motilità degli organi viscerali). Inoltre, l’osteopatia, a differenza della medicina tradizionale che cerca comunque in prima battuta di stoppare il sintomo, considera il sintomo un campanello di allarme, utile a individuare la causa del suo manifestarsi e di conseguenza a conoscerci di più a livello fisico e motorio.

Il ruolo dei recettori posturali

L’Osteopatia è strettamente legata alla posturologia, che studia la postura, cioè la posizione del corpo nello spazio. Con una attenta analisi posturale è infatti possibile aumentare l’efficacia del trattamento osteopatico. La postura è influenzata dai recettori posturali, che non sono altro che gli occhi, la bocca, la pelle ed i piedi, dai quali può dipendere una posizione scorretta del nostro corpo. E’ importante, ad esempio, capire che l’occhio è il primo sistema di orientamento del corpo nello spazio, per cui se intendo girare a destra prima i miei occhi guardano a destra, successivamente i piedi e/o le mani si organizzano verso la direzione voluta. In pratica, l’Occhio fa da bussola, i piedi e la mani si adattano allo spostamento.

Resta la bocca, il recettore posturale forse di meno immediata comprensione per i non addetti ai lavori. In realtà, il suo complesso sistema, composto da lingua, denti, labbra, muscoli masticatori e fonetici, rappresenta un riferimento fondamentale per la posturologia. Per intenderci, se c’è un’anomalia dentale (manca un dente o non è stato curato/ricostruito a dovere) od orale (la mandibola e/o i muscoli non si muovono in maniera sincrona), vi è di conseguenza un’alterazione posturale (come se si rompesse il perfetto equilibrio tra i piatti di una bilancia. La conseguenza possono essere disturbi quali cefalee, cervicalgie,lombalgie, eccetera.

Come non far tornare il dolore

Ciò detto, il trattamento specifico e localizzato sul dolore (mi fa male il collo e massaggio il collo) non è in se risolutore della causa, ma solo del sintomo, cosa che nel momento in cui si soffre è fondamentale, ma a mente fredda l’obiettivo finale dovrebbe essere non farlo più tornare, quindi appunto rimuovere la causa. Ecco che con un’indagine posturologica è possibile scardinare quei sistemi viziati che inconsapevolmente ci riporteranno verso lo stesso dolore. Una volta individuati, l’osteopatia sarà in grado di intervenire alla radice su tutti quegli elementi responsabili dei nostri dolori.

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