Osteopatia e denti: legame da coltivare nello sviluppo del bambino

l'esperto risponde

Dott.ssa Alati, perché il parto può influire negativamente sullo sviluppo del bambino?

Il parto è il primo grande trauma che il bambino subisce nella sua vita, esso sviluppa delle forze di compressione sul cranio che nella maggior parte delle situazioni si annullano in autonomia attraverso il pianto, la suzione e la plasticità della sua struttura, ma in alcune occasioni lasciano un segno sul tessuto, non visibile, ma che genera delle tensioni. Queste alterazioni possono portare ad una asimmetria del cranio o del volto.

La forma ha una relazione molto forte con la funzione, quindi a monte dello scatenarsi di queste alterazioni si possono generare delle ulteriori complicazioni sulle relative funzioni: vista, suzione, masticazione etc.

La bocca del bambino, come tutte le sue strutture, è in continuo mutamento durante il suo sviluppo. Se si registrano delle anomalie nella mobilità linguale o nella tecnica masticatoria o di deglutizione, questo può generare spinte sull’osso mascellare o mandibolare ancora in costruzione ed in fase di consolidamento.

Come l’osteopata può collaborare con il dentista pediatrico?

L’osteopata può intervenire per normalizzare le asimmetrie generate da precedenti traumi o funzioni alterate, aiutando così a non disturbare l’accrescimento osseo e la crescita dentale fornendo così un aiuto importante al dentista pediatrico.

Evolvendo in termini, il sistema oculare, buccale, uditivo e cervicale aumentano le loro funzioni e ad essi si generano dei legami sempre più stabili tra di loro (muscoli, legamenti, tessuto connettivale). Ognuno di questi sistemi può, se il sistema corpo non ha più capacità di compenso, generare indirettamente alterazioni sugli altri sistemi.

Liberare le varie strutture facilita il lavoro su una nello specifico. Ad esempio, se vi è la necessità di mettere un apparecchio ortodontico e il bambino mostra delle riduzioni di mobilità della zona cervicale o tensioni muscolari, potrebbe essere opportuno liberare la colonna vertebrale al fine di ottenere un miglior risultato ortodontico in tempi ridotti.

L’osteopatia pediatrica può essere quindi un valido aiuto anche in ortodonzia.

Quali sono i principali problemi ortodontici di un bambino che l’osteopatia pediatrica può migliorare?

Sono diversi:

  • Differenza di suzione tra un seno e l’altro (problemi legati alla mobilità buccale, presa, lingua, mobilità cervicale);
  • Deglutizione disfunzionale;
  • Mobilità linguale alterata;
  • Asimmetrie facciali;
  • Respirazione difficile;
  • Respirazione orale;
  • Apnee notturne.

Come è possibile orientarsi nella scelta del professionista quando il paziente è un bambino? Esistono specializzazioni in osteopatia pediatrica e pedodonzia?

“L’osteopata pediatrico è un Osteopata che dopo il suo percorso ha seguito un indirizzo specifico e dei corsi di specializzazione in questo ambito che lo hanno portato a una coscienza approfondita del bambino, del suo sviluppo e delle difficoltà e patologie che  può avere.
In moltissimi centri odontoiatrici sono già presenti, o si stanno sviluppando, percorsi multidisciplinari in cui si propone già in prima visita il controllo pedodontico, la valutazione osteopatica e la valutazione logopedica, al fine di rendere il lavoro più efficace e ridurre le dispersioni di tempo, elemento molto importante nella vita moderna.
In tal modo, è possibile intercettare da subito le varie aree disfunzionali presentando alla famiglia un programma di intervento ad hoc.

 

Dott.ssa Alessia Alati

 

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