Dolore oro facciale: diagnosi e trattamenti

Il dolore oro-facciale viene definito come dolore percepito sul volto e/o nella cavità orale, causato da patologie o disordini delle strutture regionali, disfunzioni del sistema nervoso o riferito da aree distanti”.

Il trattamento del dolore oro-facciale è prevalentemente a cura dell’odontoiatra e di altre figure specializzate nell’argomento, come il fisioterapista.

Dolore oro-facciale: la gestione fisioterapica

 La maggior parte del dolore facciale può avere una causa legata ai denti, ma questo non comprende tutte le cause possibili.

Diventa fondamentale, per chi si occupa di questo campo, saper distinguere l’origine del dolore.

La seconda causa più frequente riguarda i disordini temporo-mandibolari e miofasciali.

E’ estremamente importante, quindi, saper individuare le differenti cause che stanno alla base di questo disturbo.

Per questo motivo l’approccio al dolore oro-facciale è di tipo multidisciplinare.

Dolore muscolo-scheletrico riferito alla regione cranio-facciale

Il dolore nella regione cranio-facciale può avere molteplici origini.

Ovviamente il dolore può presentarsi in seguito ad un trauma o all’eccessiva stimolazione di alcune strutture, come muscoli, articolazione, cute, denti, che daranno dolore locale.

Il tessuto muscolo-scheletrico tipicamente estende il dolore in aree lontane dalla localizzazione della struttura.

Questo fenomeno è nella maggior parte dei casi dovuto alla genesi di Trigger Points miofasciali.

Questi sono definiti come aree iper-irritabili costituite da una banda tesa dolente alla compressione, allungamento, sovraccarico o contrazione, che genera dolore riferito in aree lontane dall’origine.

Nel dolore oro-facciale i Trigger Points sono generalmente localizzati nelle aree di collo, spalle e muscoli masticatori.

Questi muscoli danno dolore riferito sia al volto, che a collo e testa.

Generalmente i muscoli masticatori sono più coinvolti nel dolore oro-facciale, mentre i muscoli di collo e spalle nei mal di testa

La causa del dolore oro-facciale nei disordini del tessuto nervoso periferico

Un’altra complicazione nella comprensione del dolore oro-facciale riguarda l’associazione di un disordine neurologico, senza perdita di funzione derivante da un danno al nervo stesso.

Questo tipo di dolore è accompagnato da una disfunzione dei tessuti che avvolgono il nervo, che crea infiammazione e lo rende più sensibile.

Di conseguenza il dolore può essere influenzato da certe posture e movimenti che meccanicamente creano stress sul nervo ipersensibile.

Ad esempio le persone possono provare questo dolore quando masticano, parlano o si trovano a dover mantenere la testa in certe posizioni per periodi prolungati.

I test, per valutare la mobilità e funzionalità delle radici nervose, fa parte del bagaglio di conoscenze necessario per valutare il dolore oro-facciale.

 La compressione meccanica delle radici nervose lungo il suo tragitto sembra comunque essere la causa più frequente.

Dolore oro-facciale: strategie terapeutiche

Una volta escluso che la problematica trova la sua origine nei denti, una valutazione effettuata da un fisioterapista specializzato in disordini cranio-cervico-mandibolari risulta essere la strategia migliore per individuare i fattori muscolo-scheletrici che generano il dolore.

Il trattamento che segue la valutazione comprenderà sia terapia manuale che esercizio terapeutico.

Inoltre verranno forniti consigli di gestione quotidiana, così da poter favorire il percorso di guarigione e diminuire la possibilità che il disturbo si ripresenti nel tempo.

Le tecniche della terapia manuale

La terapia manuale comprende una vasta gamma di tecniche differenti, suddivisibili in tre grandi categorie:

  • Manipolazioni.
  • Mobilizzazioni.
  • Tecniche sui tessuti molli.

Nel distretto oro-facciale la terapia manuale si pone l’obiettivo di recuperare la quantità e la qualità del movimento, talvolta coadiuvata dall’utilizzo di bite.

Il complesso meccanismo che regola la sensibilità del volto trae beneficio dal trattamento combinato dell’articolazione temporo-mandibolare e del rachide cervicale grazie alla loro connessione neurologica tramite il nucleo trigemino-cervicale.

L’esercizio terapeutico

L’esercizio terapeutico è largamente utilizzato per il trattamento di queste condizioni dolorose, e si pone l’obiettivo di incrementare la funzionalità cranio-mandibolare e la coordinazione muscolare, rilassare le tensioni muscolari ed aumentare l’arco di movimento.

Dott. Edoardo Balli – Fisioterapista Prato

SI PREGA DI INDICARE IL PROPRIO NOME E QUELLO DEL DESTINATARIO DELLA RICHIESTA.

Le richieste saranno inoltrate al medico o professionista sanitario il quale risponderà direttamente. DossierSalute.com non è responsabile di tardive o mancate risposte.

Condividi su