Fisioterapia per cervicalgia: stop a dolore e recidive

La cervicalgia rappresenta uno dei disturbi muscolo-scheletrici più comuni per il quale il paziente si reca dal medico, secondo solo alla lombalgia. Circa due terzi della popolazione mondiale soffre di almeno un episodio di cervicalgia nella propria vita. In questo articolo scopriamo cosa la fisioterapia può fare in caso di cervicalgia.

Frequenti recidive

Il suo andamento è benigno e gli attacchi acuti tendono ad andare incontro a risoluzione spontanea. Nonostante ciò, la cervicalgia incide pesantemente sulla qualità della vita di chi ne soffre. Ciò accade perchè le recidive sono frequenti ed il disturbo tende a cronicizzare con facilità.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio per la cervicalgia ci sono il sesso femminile e gli aspetti occupazionali. In particolare, il mantenimento di prolungate posture sedute o movimenti ripetitivi del rachide cervicale e del tronco favoriscono il manifestarsi di dolore cervicale.

Dolore non solo al collo

Quando si parla di cervicalgia, non intendiamo semplicemente il dolore percepito a livello del collo. Il dolore cervicale si associa spesso a fenomeni di irradiazione a livello degli arti superiori ed in zona interscapolare, quando coinvolge la parte inferiore del rachide cervicale (tipicamente C4-C7).

Questo dolore va distinto da quello di origine nervosa tipico dell’ernia cervicale. Il dolore può essere proiettato verso la testa fino all’occhio, quando invece coinvolge prevalentemente i segmenti vertebrali superiori (C0-C3).

Basi fisiche e disfunzionali della cervicalgia

Ad oggi, non sono state individuate con certezza le cause fisiche della cervicalgia. L’inquadramento scientificamente condiviso si basa su un modello di “carico – capacità di carico”, applicato sia allo specifico segmento vertebrale che alla condizione generale del paziente.

Capacità di adattamento

Tale modello ha il proprio fondamento sulle capacità di adattamento dell’organismo alle sollecitazioni ed alle richieste ambientali. L’adattamento è un fenomeno che si manifesta sia a livello di grandi funzioni (ad esempio cardiorespiratoria e mentale) che a livello di semplici strutture (legamenti, muscoli, articolazioni) in presenza di adeguati stimoli.

Allo stesso modo, diverse condizioni di carico e capacità di carico della struttura o dell’organismo in generale possono determinare fenomeni di sovraccarico e sofferenza che si manifestano poi in un disturbo.

Lavoratori sedentari più a rischio di cervicalgia

La debolezza dei muscoli flessori cranio-cervicali e la postura anteriorizzata del capo sembrano costituire gli aspetti funzionali maggiormente significativi nel quadro clinico della cervicalgia. Queste due condizioni sono spesso associate, e maggiormente riscontrabili, nei soggetti con incarichi lavorativi tendenzialmente sedentari.

Sovraccarico locale

Infatti, il mantenimento di posture prolungate necessita un’attivazione muscolare in determinate posizioni (spesso meccanicamente non efficienti) per molte ore al giorno. Ciò crea un lento e progressivo sovraccarico locale delle strutture cervicali. Il quadro, inoltre, tende a complicarsi se il soggetto in questione non pratica attività fisica.

Fisioterapia per cervicalgia

Come ogni problematica muscolo-scheletrica, anche la cervicalgia necessita di essere valutata da personale sanitario esperto. Nell’ambito di tale valutazione, diventa fondamentale inquadrare tutti i fattori che hanno portato all’insorgenza del disturbo per ridurre il dolore ed evitare le frequenti recidive.

Dalla valutazione, che prevede un’attenta raccolta d’informazioni iniziale, emergerà il distretto maggiormente problematico durante la richiesta dei movimenti attivi e la palpazione delle varie strutture.

Fisioterapia per cervicalgia: terapia manuale ed esercizi

L’intervento terapeutico, quindi, sarà personalizzato e specifico, utilizzando in maniera proporzionata terapia manuale ed esercizi, oltre a consigli di gestione quotidiana.

La terapia manuale ha l’obiettivo di:

  • ripristinare la corretta elasticità delle strutture muscolari, tendinee e legamentose;
  • risolvere il dolore mio fasciale;
  • recuperare il movimento articolare.

Fisioterapia per cervicalgia: fase acuta

Nella fase acuta la priorità verrà data al miglioramento ed alla risoluzione del dolore. Col passare del tempo dall’esordio, assumerà maggiore importanza l’esercizio terapeutico. Quest’ultimo renderà le strutture più forti ed adattabili alle richieste di posture e movimenti quotidiani del paziente. L’accurata combinazione di terapia manuale ed esercizio terapeutico risolve la problematica a breve termine e riduce l’insorgenza di nuovi episodi nel lungo termine.

Rivolgersi ad un fisioterapista esperto in materia svolge un ruolo fondamentale nella buona riuscita della terapia e degli esercizi.

Edoardo Balli Fisioterapista Prato
Dott. Edoardo Balli Fisioterapista a Prato

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