Vaginite da Candida: i 5 sintomi principali

La vaginite da candida è la più comune delle infezioni dell’apparato genitale femminile.

Colpisce molte donne e rientra in una delle quattro categorie di infezioni vaginali note come: vaginosi batteriche, vaginiti micotiche, vaginiti da Trichomonas e vaginiti allergiche.

Cos’è la candida

La vaginite da candida rientra nella categoria delle infezioni vaginali micotiche.

La candida è un fungo, candida albicans, presente normalmente in piccole quantità nelle mucose vaginali, nel cavo orale, nell’intestino e convive in perfetta armonia con tutti gli altri microorganismi.

Nella vagina la candida contribuisce a mantenere il Ph fisiologico perfettamente in equilibrio.

Ma quando il Ph si altera, può svilupparsi in modo incontrollato il batterio fungino candida albicans, innescando l’infezione nota appunto come vaginite da candida.

I 5 sintomi principali della candida

La vaginite da candida si manifesta con diversi sintomi sia interni alla vagina, sia esterni in base all’area interessata dall’infezione.

L’infezione da candida, infatti può svilupparsi sia internamente che esternamente nell’area genitale.

I principali sintomi riconducibili all’infezione da vaginite da candida sono:

  • prurito.
  • Bruciore.
  • Dolore pungente durante il rapporto sessuale.
  • Perdite vaginali di liquido biancastro.
  • Dolore durante la minzione.

Quando l’infezione interessa anche l’area esterna genitale, ulteriori sintomi possono essere:

  • rossore.
  • Gonfiore.
  • Ragadi vaginali.

Le cause

Come accennato, il fungo candida albicans è del tutto innocuo per l’organismo poiché coesiste tranquillamente con gli altri microorganismi vaginali.

Anzi, contribuisce a mantenere il loro equilibrio.

Il problema si presenta nel momento in cui la candida prolifera in maniera incontrollata.

Le cause che possono portare alla proliferazione incontrollata del fungo sono molteplici e sono spesso legate a cattivi comportamenti nelle abitudini personali, presenza di malattie metaboliche, abuso di farmaci, periodi di scompensi ormonali.

Nello specifico contribuiscono al manifestarsi dell’infezione da vaginite da candida:

  • cattiva igiene personale.
  • Alimentazione scorretta, troppo ricca di zuccheri, lieviti.
  • Gravidanza.
  • Terapia ormonale post menopausa.
  • Periodo premestruale.
  • Stress.
  • Abuso di antibiotici.
  • Rapporti sessuali con persona infetta.
  • Presenza di immunodepressione.

Come curare la vaginite da candida

La vaginite da candida si cura con farmaci antimicotici che hanno, cioè, potere anti fungino sottoforma di crema, ovuli per uso vaginale o compresse per uso orale.

Oltre a ciò è fondamentale, per contrastare l’infezione, eseguire scrupolosamente una perfetta igiene personale e l’astensione dall’attività sessuale almeno finchè l’infezione risulta in corso.

Naturalmente una corretta igiene intima, nonché comportamenti personali adeguati, risultano di fondamentale importanza anche per prevenire l’insorgere della vaginite da candida.

I comportamenti da osservare, per prevenire la vaginite da candida, sono:

  • usare saponi intimi non aggressivi e di buona qualità.
  • Asciugare perfettamente le parti intime.
  • Evitare di condividere asciugamani.
  • Evitare rapporti sessuali con soggetti affetti da candida.
  • In caso di uso di antibiotici è importante attenersi alla posologia assegnata dal proprio medico, senza abusarne sia nella quantità che nel tempo di somministrazione.
  • Osservare una dieta giornaliera equilibrata, evitando abuso di alcool, cioccolata, prodotti con lieviti e zuccheri, soprattutto quando si è soggetti a rischio di vaginite da candida ricorrente.

La vaginite da candida di tipo ricorrente

Abbiamo accennato nei paragrafi precedenti che la vaginite da candida colpisce almeno una volta nella vita circa il 70% delle donne in età fertile.

Di queste, circa il 40% è interessata da recidiva che nel 10% può diventare ricorrente.

È definita vaginite da candida di tipo ricorrente quando l’infezione si manifesta tre o quattro volte in un anno.

In questo caso è molto importante innanzitutto capire quali siano i fattori di rischio a cui si è esposti, per esempio:

  • presenza di malattie metaboliche.
  • Uso di abbigliamento che favorisce l’insorgenza dell’infezione come abiti sintetici o troppo aderenti.
  • Utilizzo di mezzi di trasporto che comportano stress all’apparato genitale come bici o moto.
  • Alimentazione non corretta.

Accertata la presenza di uno o più fattori di rischio, la terapia preventiva va eseguita per almeno sei mesi utilizzando farmaci antimicotici.

Candida: quando rivolgersi al proprio ginecologo

 Rivolgersi al proprio medico è molto importante quando la vaginite da candida si manifesta la prima volta, perché solo il medico può accertare la presenza dell’infezione con un attento esame obiettivo.

Risulta fondamentale anche quando l’infezione non risponde alle cure e quando non c’è un chiaro fattore di rischio.

In questi casi, quindi, il ginecologo stabilisce di effettuare ulteriori esami di laboratorio.

Lavinia Giganti

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