La secchezza vaginale ( VulvoVaginiteAtrofica VVA) è un problema molto comune e molto frequente che colpisce le donne soprattutto durante il climaterio o pre-menopausa e la menopausa.
La vita media della donna si è allungata e il numero di anni passati in menopausa è molto aumentato: 30 anni in media cioè il 40% di tutta la vita!
La VVA spesso può essere un ostacolo alla serenità sessuale della coppia oltre che un fastidio personale non da poco.
Oggi può essere fatta una accurata prevenzione e una efficace terapia ricorrendo a soluzioni più “innovative” e sicure.
Le donne devono quindi prendersi cura di se stesse fin da subito.
Secchezza vaginale: i sintomi
La secchezza vaginale si manifesta con:
- Prurito.
- Bruciore.
- Dolore durante i rapporti.
- Sanguinamento durante i rapporti.
Le cause della secchezza vaginale
In ambito medico la secchezza della vagina è collegata alla diminuzione degli estrogeni circolanti, ormoni femminili che mantengono il trofismo e i giusto spessore delle mucose vaginali, il pH locale a valori leggermente acidi (intorno a 4.5) e stimolano le secrezioni cervico/vaginali, pertanto essenziali per la fertilità e la salute della vagina.
Spesso la secchezza vaginale è accompagnata da disturbi della minzione ed episodi frequenti di cistite perché, sempre a causa della carenza di estrogeni, possono subentrare modifiche anche nella mucosa della vescica e dell’uretra.
Gli estrogeni diminuiscono in queste condizioni:
- Perimenopausa
- Menopausa
- Rimozione delle ovaie
- Allattamento/Puerperio
- Terapie ormonali
- Chemioterapia
- Radioterapia
Secondo una ricerca europea del 2015 condotta su un campione di 1000 donne tra i 45 e i 75 anni, il 78% ha dichiarato di avere problemi di secchezza vaginale e quasi tutte lamentavano anche di provare dolore durante i rapporti sessuali.
Tali sintomi possono avere un impatto importante a livello sia fisico che personale con ripercussioni sulla propria vita intima, sulla capacità di provare piacere durante i rapporti sessuali e sul calo di desiderio.
Le cause della secchezza vaginale in menopausa
Dopo la menopausa, a causa della carenza di estrogeni non più prodotti dalle ovaie, le pareti della vagina si assottigliano e diminuisce la lubrificazione.
Avviene pertanto un progressiva atrofia vulvo-vaginale che provoca irritazione, bruciore, prurito e dolore durante i rapporti sessuali.
Quando la penetrazione avviene senza lubrificazione, possono verificarsi piccole abrasioni sulla mucosa vaginale nel tratto iniziale che causano dolore, sensazione di bruciore, disturbi alla vescica fino ad arrivare a problemi di cistite ricorrente post coitale.
In assenza di lubrificazione, spesso il partner può trovare difficoltà nella penetrazione e convincersi di essere rifiutato sessualmente dalla propria donna, andando incontro a deficit di erezione.
Tutti questi fattori responsabili del calo del desiderio sessuale possono influire negativamente sulla vita di coppia e, quindi, sul benessere in generale.
Inoltre anche un uso eccessivo di lavande vaginali o profumi intimi può alterare l’ecosistema vaginale causando secchezza e prurito.
Oltre alla sindrome di Sjögren, malattia autoimmune, anche lo stress psicofisico, dettato per esempio da una dieta molto restrittiva, da una attività fisica intensa, da problemi personali, può essere la causa di una secchezza vaginale.
Come prevenirla
Per prevenire la secchezza vaginale, il primo consiglio è di mantenere una corretta igiene intima, quindi evitare:
- Lavande vaginali.
- Detersione eccessiva.
- Pantaloni attillati.
- Saponi aggressivi.
Basta semplicemente usare acqua tiepida e un detergente intimo clinicamente testato a pH 3.5-5.5 da applicare sui genitali esterni.
Ma la principale forma di prevenzione che va instaurata è quella di prendersi cura della salute della propria vagina soprattutto non appena si raggiunge l’età menopausale.
Non bisogna assolutamente aspettare di avere i sintomi di secchezza, bruciore, dispareunia ecc.
Quando i sintomi compaiono è già più arduo tornare indietro, quindi dobbiamo iniziare subito con trattamenti locali a base di acido ialuronico e/o di ormoni.
Sarà il ginecologo a prescrivere quelli più giusti in base alle caratteristiche di ciascuna paziente.
Secchezza vaginale: terapie a base di acido ialuronico
L’acido ialuronico è un componente essenziale dei tessuti e nella vagina forma dei sottili strati protettivi di zuccheri complessi (glucosamminoglicani) .
L’acido ialuronico è una valida alternativa per quelle donne che non desiderano ricorrere a terapie ormonali o che non possono farlo in caso di interventi per tumori al seno o di adenocarcinomi dell’ovaio o dell’utero.
La terapia ormonale
Con l’aiuto del ginecologo è possibile verificare la causa del problema e ricorrere alla terapia più idonea.
Se la secchezza vaginale è causata da un problema ormonale, il medico prescriverà la terapia estrogenica vaginale che prevede una somministrazione del farmaco a livello locale.
A differenza della TOS, terapia ormonale sostituiva per via sistemica generale, si somministra direttamente in vagina, in modo da ridurre la quota ormonale assorbita.
Esistono diverse forme di estrogeni o sostanze simil estrogeniche e possono essere in diverse soluzioni:
- Crema.
- Anello.
- Capsula.
Solitamente è ben tollerata e permette l’ottimale lubrificazione della vagina, la normalizzazione della mucosa di vescica/uretra e la salute dell’ecosistema vaginale.
Anche la terapia ormonale sistemica con differenti ormoni può avere una sua importante collocazione e va personalizzata da paziente a paziente.
Radiofrequenza e Elettroporazione
Nel caso in cui la situazione di atrofia delle mucose sia marcata e la sintomatologia accentuata, un trattamento molto efficace è rappresentato da sedute di Radiofrequenza e di Elettroporazione.
Si tratta di sedute effettuate con l’applicazione di una sonda vaginale e di creme/gel all’acido ialuronico e/o estrogeni.
L’azione di questi trattamenti risulta molto più efficace e duratura.
Secchezza vaginale: altre soluzioni
Se invece il problema non è dovuto alla pre-menopausa o menopausa, qualora vi siano esigenze contraccettive, il ginecologo può prescrivere la pillola anticoncezionale.
Ma attenzione, perchè alcune pillole come quelle ultraleggere possono essere la causa della diminuzione della lubrificazione intima.
Spesso una soluzione comoda può essere l’uso di preparazioni idratanti o in alternativa lubrificanti a base acquosa da preferire a quelli oleosi che, oltre ad essere potenzialmente dannosi per il lattice del preservativo, possono sconvolgere il normale ecosistema vaginale.
Quando rivolgersi al proprio medico?
E’ sempre consigliabile parlare con il proprio medico o ginecologo del problema della secchezza vaginale in modo da iniziare la migliore terapia per risolvere il problema e migliorare la qualità di vita il prima possibile.
La Redazione
Dott.ssa Anna Bernabei – Ginecologo a Siena
SI PREGA DI INDICARE IL PROPRIO NOME E QUELLO DEL DESTINATARIO DELLA RICHIESTA.
Le richieste saranno inoltrate al medico o professionista sanitario il quale risponderà direttamente. DossierSalute.com non è responsabile di tardive o mancate risposte.