Rughe del volto: quali filler?

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Le rughe rappresentano il principale segno di invecchiamento e oggi sono contrastabili in maniera naturale attraverso i sempre più diffusi filler. C’è però ruga e ruga, così come nel tempo si sono succeduti diversi filler a seconda delle necessità e dello sviluppo dei materiali.

L’origine dei filler

I filler, termine derivato dal verbo inglese to fill  = riempire, sono sostanze che hanno un effetto riempitivo per il trattamento degli inestetismi del nostro corpo, principalmente del volto, ma anche di mani e glutei.

Inizialmente (negli anni 80) la sostanza utilizzata era il collagene suino, sostituito poi dall’acido ialuronico di tipo bifasico e successivamente dai più recenti acidi monofasici, detti anche gel coesivi, fino ad arrivare a sostanze di recente introduzione, quale su tutte l’idrossiapatite di calcio, efficace in particolare per ridare volume, stimolando la produzione naturale di collagene, in maniera duratura.

Per quali rughe sono indicati?

Escludendo le rughe di espressione, per le quali i filler possono entrare in gioco in seconda battuta, ma nei confronti delle quali è necessario intervenire innanzitutto con la tossina botulinica, capace di contrastare l’eccessiva e continua contrazione dei muscoli mimici, i filler sono indicati per ogni tipo di ruga: dal solco nasogenieno, alle rughe del fumatore sul labbro superiore, a quelle della marionetta agli angoli della bocca.

Inoltre, essi intervengono non soltanto sulle rughe vere e proprie, ma anche su tutte le depressioni che si formano con l’andare del tempo, ai lati del mento, agli angoli della mandibola, sotto gli zigomi. Sono efficaci pertanto per restituire il profilo privo di rughe e depressioni che si aveva da giovani!

L’impegno del paziente

L’impegno è minimo, nel senso che, per quanto possa essere complesso, il trattamento basato su microiniezioni, non andrà oltre i 30-45 minuti. Una singola ruga può essere trattata in appena 15 minuti!

Quanto dura l’efficacia dei filler?

 La durata dipende da una serie di fattori:

  • tipo e qualità dei filler (la politica del Poliambulatorio Titano è sempre stata quella di scegliere prodotti magari più costosi, ma di aziende leader e di qualità assoluta);
  • caratteristiche della pelle del paziente (più è secca e poco nutrita, come ad esempio dopo l’estate per la prolungata esposizione al sole e più “mangia” il filler);
  • associazione con altri trattamenti per nutrire la pelle (ad esempio i biorivitalizzanti).

Spiegato dunque come la durata degli effetti possa essere variabile, la media si attesta tra i 3 e i 6 mesi. I filler sono assolutamente replicabili e ripetibili nel tempo.

Poliambulatorio Diagnostico Titano (tPAD)

 

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