L’epilazione laser: 4 effetti positivi

L’epilazione laser è una tipologia di trattamento che ha come obiettivo eliminare i peli superflui, non strappandoli ma rimuovendo direttamente il bulbo del follicolo pilifero.

In cosa consiste l’epilazione laser

Questa pratica di medicina estetica avviene attraverso il principio di fototermolisi selettiva, utilizzando dunque la luce  per riscaldare una parte del corpo e distruggerla.

Questo processo mira alla melanina, sita nel fusto e nel follicolo del pelo e responsabile della crescita del pelo stesso.

La luce laser in questione (regolata dal medico specializzato in medicina estetica e/o chirurgia plastica) surriscalda i peli e ne interrompe o rallenta il ciclo vitale trasferendo il calore ai tessuti vitali dell’alveo pilifero.

Lo scopo di questa tecnica è quello di causare un diradamento della peluria sempre maggiore, con una ricrescita semre più lenta sino ad arrivare a un quasi totale arresto del processo.

È un metodo consigliato non solo per coloro che vogliono liberarsi dei peli superflui per motivi estetici, ma anche per individui affetti da patologie del bulbo pilifero determinanti – tra gli altri problemi – cisti o irritazioni, problemi di pigmentazione.

Potenzialmente qualunque zona può essere trattata con tale tecnica, e il risultato sarà tanto più evidente quanto più debole è il pelo di partenza. Sarà quindi necessario prevedere un numero maggiore di sedute per zone come l’inguine e la parte inferiore delle gambe, mentre il risultato sarà più rapido in zone come le ascelle e le cosce.

I vari tipi di laser

Sono diverse le tecnologie laser utilizzate per la rimozione definitiva dei peli, ed è importante conoscerle per capire qual è il metodo migliore per la propria pelle..

Il tipo di laser per epilazione, per esempio, viene scelto dal medico estetico anche in base al tipo di colore della pelle, alle caratteristiche della pelle stessa e al tipo di pelo, ossia la grandezza del bulbo e del fusto.

Tra le varie tipologie di laser vi sono:

Il sistema laser ad Alexandrite agisce specificatamente sulla melanina contenuta nei peli la quale, attirando il raggio, fa sì che l’energia venga catalizzata sul bulbo, rendendone estremamente precisa l’azione.

Poiché il laser ad Alexandrite viene catalizzato dalla melanina, va da sé che il risultato migliore si ottiene su peli scuri, con più alta concentrazione di melanina, e pelli chiare, quindi con poca concentrazione di melanina.

È consigliato di sottoporsi alle sedute con la pelle non abbronzata

Il sistema laser al diodo funziona sostanzialmente con lo stesso principio di fototermolisi selettiva, con identici sistemi di meccanismo ed efficacia, almeno per la peluria “normale”. In caso invece di peli più aggressivi e resistenti, le soluzioni possono essere usare un laser al diodo a bassa potenza (ma con risultati scarsi) o un laser al diodo ad alta potenza (ma con importante rischio di ustioni per le zone trattate).

In ultimo, a differenza di quanto si pensasse sino a diverso tempo fa, lo sviluppo di nuove tecnologie di luce pulsata medica ha dimostrato di poter garantire elevatissimi livelli di risultato, su ogni tipo di pelle e su ogni tipo di pelo, abbattendo peraltro il grosso problema del dolore correlato alle altre due tecniche.

L’efficacia dell’epilazione laser

Il trattamento laser (o luce pulsata) è davvero efficace se eseguito da professionisti che sapranno scegliere la giusta tecnologia in base alle caratteristiche ed esigenze del cliente.

Per beneficiare di un risultato efficace e duraturo il consiglio è quello di ripetere le sedute per ridurre i peli in fase attiva, in fase anagen (il ciclo follicolare è di tre fasi, anagen, catagen e telogen).

Il risultato finale dipende dunque anche da altri fattori, quali:

  • la zona in cui si trovano i peli (peli più “rigidi” e resistenti avranno bisogno di più sedute
  • il colore dei peli (peli scuri su pelle chiara hanno una migliore e più rapida risposta)
  • lo stato ormonale del paziente (patologie come l’ovaio policistico o altre alterazioni ormonali possono compromettere il risultato finale).

Tra una seduta e l’altra è necessario che trascorrano 4 settimane, e il ciclo completo prevederà una media di 6-7 sedute per le zone più “facili” e una media di 8-10 sedute per le zone più “complicate”.

È importante stabilire con il medico estetico le sedute in maniera programmata per evitare che vi sia una ricrescita nel tempo e che i bulbi piliferi tornino alla loro attività dopo anni.

Controindicazioni e consigli utili

Per un risultato eccellente non vanno utilizzate cerette ed altre tecniche a strappo tra una seduta e l’altra per interrompere la crescita dei peli.

È  opportuno effettuare il trattamento nella stagione autunnale o invernale, quando l’abbronzatura sarà diminuita e quando sarà possibile non esporsi al sole.

Non vi sono controindicazioni ma solo effetti positivi nella scelta dell’epilazione laser:

  • si elimina il rischio di follicoliti e irritazioni (che avvengono frequentemente per chi usa rasoio o cerette),
  • la pelle infatti risulterà più liscia dopo i vari trattamenti,
  • si otterà la diminuzione della formazione di peli incarniti e cisti,
  • si otterrà una riduzione della sudorazione delle zone trattate.

Al di là di qualunque raccomandazione, tuttavia, si ricorda come sia fondamentale affidarsi a medici esperti che possano valutare professionalmente la fattibilità del trattamento, nonché la sua durata, la prevedibilità del risultato e la durata dell’intera sessione.

Dr. Guido Cornegliani – Chirurgo plastico

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