Un bambino è curioso rispetto alla sessualità, così come è interessato a tutte le altre infinite esperienze di vita.
Per comprendere deve sperimentare, osservare, esplorare, fare domande.
Educare all’affettività
Educare all’affettività e concepirla in modo positivo significa costruire un buon legame con i figli, educare i bambini ai sentimenti, al rapporto col corpo, educare al rispetto dell’altro, creare legami funzionali con coetanei e una miglior consapevolezza delle proprie emozioni.
L’educazione affettiva e sessuale NON è una semplice trasmissione di informazioni, ma riguarda lo sviluppo delle dimensioni affettive e relazionali dell’individuo, indispensabili affinché si realizzi una personalità sufficientemente completa ed armonica.
In realtà educhiamo i figli all’affettività in ogni momento che trascorriamo con loro: attraverso i nostri comportamenti, gesti, ciò che diciamo e come.
L’ascolto
Fondamentale è che i genitori si predispongano all’ascolto e si permettano di rispondere alle domande dei figli. Certo alcune domande ci colgono impreparati, magari in luoghi e momenti inopportuni; prendiamoci tempo per rispondere, ad esempio potremmo dire: “Mi hai fatto una domanda importante ma difficile, ho bisogno di tempo per trovare le parole per poterti rispondere al meglio”.
È preferibile evitare di dire frasi del tipo: “Sei troppo piccolo, capirai quando sarai più grande”; cercate una risposta semplice, sincera, con un linguaggio adatto al livello di comprensione del bambino.
Numerosi sono i libri e gli albi illustrati adatti alle varie fasce d’età dai quali prendere spunto per una conversazione sul tema.
Le domande sulla sessualità: cosa fare?
Spesso la sessualità viene portata in primo piano, soprattutto dai mezzi d’informazione, alcune volte questi messaggi sono di difficile interpretazione, perché parziali ed ambigui, altre volte hanno contenuti fortemente negativi.
Per un bambino è difficile orientarsi e riuscire, da solo, a comprenderli chiaramente.
L’obiettivo dei genitori deve essere quello di trasmettere al bambino la bellezza e la ricchezza della sessualità e offrire una visione positiva della sua crescita, anche in questa dimensione.
Per alcuni adulti ciò che riguarda la sessualità viene appreso spontaneamente tra i coetanei, tramite allusioni e discorsi più o meno lacunosi.
Altri, invece, parlano di sessualità ai bambini e ai ragazzi trasmettendo informazioni e fornendo conoscenze scientificamente precise e ampie.
Avendo una visione positiva della sessualità non vi sono argomenti che non possono o non debbono essere affrontati con i bambini.
Se l’approccio è semplice, chiaro e sereno, anche tematiche difficili possono essere affrontate e ci si può confrontare anche sull’eventuale imbarazzo che può legittimamente emergere.
È quindi fondamentale fornire la possibilità di confrontarsi e riflettere in un clima di fiducia e di ascolto reciproco.
Bertuletti Alice – Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale – Studio Sinergia
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