L’ipertensione arteriosa è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e per l’ictus, specialmente se concomitante a elevati valori di colesterolo, di glicemia-diabete e se il paziente è fumatore. L’ipertensione arteriosa può essere presente anche senza provocare alcun sintomo, questo ne rende ancora più insidioso il decorso e può provocare incidenti cardiovascolari acuti e senza preavviso.
In Italia l’ictus e le malattie cardiovascolari sono attualmente tra le prime cause di morte.
Le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono di incremento sia del numero delle morti sia del numero di disabili per causa di ictus e malattie cardiovascolari, tanto che entro alcuni anni queste saranno le principali cause di invalidità a livello mondiale.
In Italia un adulto su cinque è iperteso; vengono stimati circa 10.000.000 di ipertesi, di questi solo il 50% è in trattamento farmacologico e di questi 5.000.000 di ipertesi soltanto il 25% ha un adeguato controllo della pressione arteriosa: da qui si deduce che il 75% degli ipertesi non è curato adeguatamente o non è curato affatto. Da queste percentuali risulta evidente come sia importante, attualmente e nel futuro, un’efficace azione di informazione, di prevenzione e di terapia, utilizzando con razionalità le procedure diagnostiche e gli schemi terapeutici più moderni al fine di ridurre il rischio di morte o invalidità.
Le raccomandazioni attuali dell’OMS sono di mantenere i valori della pressione arteriosa inferiori a 140 mmHg per quanto riguarda la pressione massima e inferiori a 80 mmHg per la pressione minima. Tali limiti si devono ulteriormente abbassare rispettivamente a meno di 120 mmHg per la massima e a meno di 80 mmHg per la pressione minima in presenza di concomitanti fattori di rischio come il diabete, il fumo, il colesterolo elevato, o malattia cardiologica o vascolare già presente.
Rispettare le linee guida dell’OMS consentirà di salvare moltissime vite e di ridurre il numero di invalidi, ma richiederà un enorme sforzo delle strutture sanitarie specializzate. Per questo motivo è consigliabile non trascurare i valori della pressione arteriosa quando viene diagnosticata l’ipertensione, assumere, se prescritta, la terapia appropriata e ricordare di non fare variazioni se non su precisa indicazione del medico o dello specialista.