Infortuni sugli sci: i più frequenti e come evitarli

Infortuni sugli sci i più frequenti e come evitarli
Infortuni sugli sci: i più frequenti e come evitarli

Durante la pratica dello sci di discesa si sviluppano forze notevoli che possono causare infortuni anche gravi. Il punto di contatto con la neve è rappresentato dallo sci, da questo le forze si trasmettono poi al nostro corpo. Attenzione, dunque, agli infortuni sugli sci.

Lo scarpone, essendo rigido, permette di ridurre molto gli eventi traumatici del piede e della caviglia, che infatti si verificano per lo più quando questo non è della taglia giusta oppure non è correttamente allacciato. Le forze sono quindi scaricate sull’articolazione superiore: il ginocchio.

Ginocchio

Come evidenziato anche dai dati della Federazione Internazionale Sci, il 40% degli infortuni tra gli atleti impegnati in Coppa del Mondo fra il 2006 e il 2016 ha riguardato proprio il ginocchio.

Il trauma è solitamente di tipo distorsivo, di conseguenza le strutture che sono colpite sono quelle che hanno la funzione di stabilizzare l’articolazione, come ad esempio i legamenti collaterali, il legamento crociato anteriore e i due menischi.

Nei casi più gravi, si può arrivare a fratture ossee, tra le più frequenti quella del “piatto tibiale”, che rappresenta la porzione articolare tibiale del ginocchio. Le fratture spiroidi di tibia e perone possono verificarsi se lo scarpone non è ben allacciato o troppo grande, in quanto ciò consente un eccessivo movimento della caviglia.

Spalla

Dopo il ginocchio, la spalla è l’articolazione più soggetta a infortuni sugli sci. In caso di caduta diretta sulla spalla, può verificarsi la frattura della clavicola, o più raramente dell’omero. In caso di caduta con il braccio esteso, l’articolazione della spalla può lussarsi. In questo caso, a meno che non si abbiano conoscenze in materia, è sempre bene chiamare i soccorsi e non azzardare tentativi di riduzione della lussazione. Se mal eseguiti, infatti, questi possono causare danni articolari. Anche i tendini, che costituiscono la cuffia dei rotatori, possono subire lesioni in caso di trauma.

Mano

Per quanto riguarda la mano, esiste un infortunio direttamente legato a questo sport, tanto da portarlo nel nome, è il caso del “pollice dello sciatore”. Quando il pollice subisce un trauma laterale, dato dalla spinta del bastoncino, può lesionarsi, parzialmente o completamente, il legamento collaterale ulnare, che ha il compito di stabilizzare l’articolazione metacarpo-falangea del pollice.

Snowboard

Oggi sempre più appassionati praticano lo snowboard, molto differente dallo sci anche per i possibili infortuni.

La caduta in avanti, tipicamente, può provocare traumi a livello di mano, polso e gomito: da semplici distorsioni a fratture ossee (la più frequente è dello scafoide carpale). Inoltre, sono possibili traumi diretti del ginocchio, che però, solitamente, non sono gravi.

Nel caso della caduta indietro, possono esserci traumi o fratture a sacro e coccige. Possono verificarsi anche traumi alla schiena, che vanno da semplici contratture muscolari, come il noto colpo di frusta, sino a fratture vertebrali nei casi di cadute particolarmente rovinose.

Prevenzione degli infortuni sugli sci

La prevenzione degli infortuni sugli sci si basa su 3 punti fondamentali:

  • preparazione fisica,
  • rispetto delle norme di sicurezza e del buon senso in pista,
  • attrezzatura adeguata.

Preparazione fisica

Per ridurre il rischio di infortunio sulla neve, ma più in generale per ogni sport, è importante una adeguata preparazione atletica. Arrivare sulle piste dopo mesi di inattività è senza dubbio poco raccomandabile e innalza notevolmente il rischio di infortunio.

Se non si pratica sport durante l’anno, almeno 30 minuti di cyclette 3-4 volte a settimana nei 2 mesi antecedenti rappresentano una base di partenza. Importanti sono anche gli esercizi di propriocezione su tavolette instabili che possiamo trovare in ogni palestra o nei negozi di articoli sportivi.

Norme di sicurezza e buon senso

Alcuni consigli possono risultare banali, o meri richiami al buon senso, ma è sempre utile ricordarli. È bene rispettare le norme di sicurezza, conoscere i propri limiti e non avventurarsi su percorsi impegnativi o sconosciuti, soprattutto se stanchi. La neve cambia le sue caratteristiche nel corso della giornata e nel pomeriggio può essere molle, farinosa o ghiacciata, questo richiede maggiore forza muscolare e prontezza.

Occhio a clima e riscaldamento

Spesso, chi scia tutto il giorno arriva stanco alle ultime ore del giorno e diventa meno reattivo proprio quando la pista lo richiede di più. Le condizioni climatiche possono cambiare velocemente e creare situazioni di pericolo. È buona norma controllare le previsioni anche se il cielo al mattino è terso.Bisogna riscaldarsi su piste semplici prima di cimentarsi in piste più impegnative, sia al mattino, sia dopo una sosta. Particolare attenzione va prestata a bambini e sciatori inesperti che possono compiere movimenti imprevedibili o cadere inaspettatamente.

Attrezzatura adeguata

L’attrezzatura da sci deve essere adeguata ed in buone condizioni, senza danni strutturali. Gli attacchi devono essere regolati correttamente per permettere allo sci di sganciarsi in caso di caduta. Se non si è sicuri delle condizioni della propria attrezzatura, è bene chiedere informazioni in un centro specializzato.

Ruolo dello scarpone

Come già detto, lo scarpone ha un ruolo molto importante, è un fondamentale stabilizzatore della caviglia. Deve essere della taglia giusta e sempre ben allacciato. Capita spesso di vedere sciatori che, per spostamenti di pochi metri o su piste facili, non allacciano lo scarpone.

Ciò rappresenta una situazione di instabilità e in caso di caduta, che può capitare anche a sciatori esperti se dovuta ad altri sciatori, si rischiano lesioni importanti. Personalmente, consiglio anche a chi è abituato a noleggiare l’attrezzatura di acquistare almeno lo scarpone.

Prevenzione degli infortuni sullo snowboard

Nello snowboard, le cadute portano ad infortuni differenti, come sottolineato in precedenza.

Caduta in avanti

In caso di caduta in avanti, sono solitamente interessati i polsi (frequente è la frattura di scafoide carpale), i gomiti o le spalle. I traumi sulle ginocchia sono diretti e non di tipo distorsivo, poiché la tavola è attaccata ad entrambi i piedi, quindi sono solitamente non gravi.

 In questo caso, il pericolo maggiore si ha in caso per la mancata allacciatura di un attacco o per lo sgancio dello stesso. La tavola può girare e causare distorsioni di ginocchio anche molto gravi con interessamento plurilegamentoso.

Caduta indietro

Nel caso invece di caduta indietro, i traumi sono solitamente a livello sacrale e del coccige e traumi a livello del rachide lombare e cervicale, sia diretti che indiretti da contraccolpo.

E’ bene utilizzare, soprattutto per chi è alle prime armi, protezioni complete su polsi, coccige e ginocchia. Nel caso si frequentino snowpark, sono necessari il paraschiena e naturalmente il casco (obbligatorio), che deve essere ben allacciato per non spostarsi in caso di caduta.

Come prestare soccorso

Infine, in caso ci si trovi a dover prestare soccorso sulle piste, è bene:

  •  chiamare immediatamente soccorsi specializzati,
  • segnalare agli altri sciatori la presenza dell’infortunato,
  • coprire e riscaldare l’infortunato poiché il contatto con la neve porterà rapidamente ad una riduzione della temperatura corporea,
  • evitare di spostare l’infortunato.
Dott. Raffaele Borghi Chirurgo Ortopedico Bologna
Dott. Raffaele Borghi Chirurgo Ortopedico Bologna

Le richieste saranno inoltrate al medico o professionista sanitario il quale risponderà direttamente. DossierSalute.com non è responsabile di tardive o mancate risposte.

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