Il trucco permanente: e se ci si pente?

Il trucco permanente: e se ci si pente?

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Il trucco permanente è un trattamento estetico che consiste nell’introduzione nel derma attraverso appositi aghi di sostanze coloranti, per definire ed accentuare labbra, sopracciglia e forme degli occhi, ma anche, ad esempio, per nascondere una cicatrice o, perché no, farsi aggiungere un vezzoso neo. Può essere paragonato ad un tatuaggio, ma in realtà vi differisce in quanto a strumenti utilizzati, composizione dei pigmenti e minor profondità di penetrazione.

Sottoporsi al trucco permanente è una scelta che va ponderata attentamente perché, pur non essendo qualcosa di definitivo, è fondamentale affidarsi ad esperti del settore (un estetista specializzato), affinché vengano attentamente rispettate le norme relative all’igiene ed alla sicurezza. Come per i tatuaggi, però, oggi esistono rimedi sicuri per cancellare il trucco permanente, qualora non si sia soddisfatti del risultato o semplicemente siano cambiati i gusti estetici personali. Le moderne tecniche di laser Q-Switched consentono di tornare sui propri passi, nella maggior parte dei casi, in poco tempo e senza traumi, a patto di rivolgersi ad un Medico Estetico in possesso del laser adatto e di comprovata competenza nel suo utilizzo.

Il laser Q-Switched è efficace in tempi rapidi nel rimuovere il trucco permanente di pigmento scuro. I pigmenti cosmetici di tonalità più chiare, durante la prima seduta laser, possono invece intensificarsi, virando temporaneamente verso colori più scuri, ma niente paura: il pigmento sarà comunque progressivamente rimosso durante le sedute successive, da effettuarsi ogni due mesi. Quando sia impossibile effettuare solamente un camouflage per correggere un trucco permanente inadeguato, il laser Q-Switched può anche aiutare il lavoro del dermopigmentista, con la progressiva eliminazione del pigmento inserito, quando fosse troppo scuro, intenso o esteso, per essere coperto da una semplice cover.

Il trattamento laser prevede che la paziente indossi appositi occhiali protettivi, dopodichè la zona della pelle da trattare verrà accuratamente disinfettata ed in seguito il medico eseguirà il trattamento, applicando il raggio laser sulla superficie. Al termine del trattamento sarà applicata una crema antibiotica specifica. Generalmente si effettuano tre sedute a distanza di tre mesi l’una dall’altra, ma in molti casi la tempistica può variare da caso a caso. C’è chi è soddisfatto dopo due sedute e chi ha oggettivamente bisogno anche di sei sedute. Ciò dipende dal pigmento utilizzato, da chi ha eseguito il trucco permanente, dal numero di ritocchi praticati sul trucco stesso e dalla velocità dell’organismo nell’“assorbire” il pigmento e farlo scomparire.

Durante le prime sedute effettuate con il Laser Q-Switched può capitare che l’area trattata subisca uno scolorimento, per via della reazione chimica che comporta la trasformazione dell’ossido ferroso in ossido ferrico, innescata dalla terapia Laser. Naturalmente si tratta di una reazione comune e temporanea, che andrà man mano scomparendo nel corso delle sedute. E’ opportuno effettuare il trattamento con il viso completamente struccato e non abbronzato, in quanto i pigmenti dell’abbronzatura potrebbero disperdere l’energia del Laser, interferendo con la corretta riuscita della terapia. Per questa ragione è opportuno programmare il periodo di trattamento lontano dalla stagione estiva e non esporsi successivamente ai raggi solari per almeno un mese.

Il costo del trattamento varia dal tempo impiegato dal medico ad effettuare la terapia.

 

Dott.ssa Monica De Stefani

Dott.ssa Monica De Stefani

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