Un tempo si parlava di clistere, consigliato già da Ippocrate in caso di febbre, oggi l’importanza della pulizia intestinale per salvaguardare la funzionalità dell’intestino è strettamente collegata alla nostra salute nel suo complesso. In quest’ottica si inserisce l’idrocolonterapia, un lavaggio completo e accurato dell’intestino eseguito semplicemente con l’introduzione modulata di un grosso quantitativo di acqua tiepida (30-40 litri).
I principi base dell’idrocolonterapia
L’idrocolonterapia ha lo scopo di ripristinare l’eubiosi intestinale, cioè l’equilibrio tra flora batterica e i residui di ciò che viene introdotto dall’esterno attraverso l’alimentazione. Quando questo equilibrio si altera si parla di disbiosi, una condizione che a cascata può causare problemi intestinali di varia natura e mettere in crisi il sistema immunitario.
La stasi fecale, cioè la permanenza prolungata delle feci nell’intestino, determina, come è facile intuire, un processo di putrefazione con conseguente riassorbimento di sostanza tossiche da parte dell’organismo. La flora batterica intestinale è basata sulla compresenza di diversi batteri che nel giusto equilibrio ci difendono dalla proliferazione di germi patogeni. In caso di disbiosi alcuni di questi batteri (lattobacilli) non sono presenti e la funzione protettiva della flora risulta ridotta o compromessa. Fare “piazza pulita” con l’idrocolonterapia, periodicamente, delle feci che restano attaccate alle pareti intestinali è dunque un toccasana per l’intero organismo.
Danni derivanti da alimentazione e stile di vita
Purtroppo nell’ultimo mezzo secolo abbiamo assistito a un progressivo decadimento delle abitudini alimentari e dello stile di vita della maggior parte della popolazione. Il consumo crescente di cibi raffinati “fast” ricchi di carboidrati e zuccheri se da un lato è molto appagante per il cervello dall’altro è molto dannoso per la salute, in quanto genera un gran numero di radicali liberi, neutralizzabili soltanto se il sistema antiossidante funziona bene. Affinché ciò avvenga è necessario assumere le vitamine A, C, E, beta-carotene, enzimi, zinco, rame, manganese, selenio, tutti nutrienti presenti in quella frutta e verdura che, salvo un po’ nella stagione calda, consumiamo sempre meno spesso. Questo processo in corso da decenni, al quale contribuisce l’abuso di antibiotici e antiflogistici, ha provocato il sensibile aumento delle malattie cronico-degenerative.
Ripristinare e bilanciare la flora batterica intestinale rappresenta dunque un passo fondamentale per ripristinare a sua volta l’integrità della mucosa intestinale, dove svolge per l’80% la sua attività il sistema immunitario. Se la permeabilità della mucosa si altera, ciò consente il transito di batteri patogeni e tossine. Oltre a modificare le abitudini alimentari sopra descritte, privilegiando cibi biologici, frutta e verdura fresche, è utile assumere periodicamente fermenti lattici e fare movimento.
Azione benefica dell’idrocolonterapia e le indicazioni terapeutiche
L’idrocolonterapia consente di ripulire a fondo l’intestino da tutti i depositi putrescenti che la normale evacuazione non consente di eliminare, appunto la stasi fecale cui si è fatto cenno in precedenza. E’ una necessità che più o meno avremmo tutti, anche se da molti non è percepita perché si pensa che sia sufficiente scaricarsi con regolarità.
E’ particolarmente indicata in caso di: stitichezza, meteorismo e gonfiore intestinale, causati dalle sostanze ristagnanti nel colon, che vengono spazzate via dalla terapia. E’ efficace anche per cistiti ricorrenti, malattie della pelle, candidosi vulvo-vaginali e diverticolosi.
Modalità e tempi di esecuzione
L’idrocolonterapia avviene attraverso un apposito macchinario che fa affluire acqua tiepida nel colon per via anale, mentre il paziente è steso sul lettino. Un secondo tubo veicolerà il materiale fecale verso la stessa apparecchiatura. Il procedimento continua fintanto che l’acqua non risulterà perfettamente pulita, in genere sono necessari 30-40 minuti. Tutto avviene in un sistema a circuito chiuso, inodore ed estremamente igienico. Vanno utilizzate strumenti professionali, maneggiati da personale specializzato. Per una pulizia profonda bisogna prevedere 3/4 lavaggi a distanza di una settimana. In caso di stipsi, il numero può raddoppiare per ripristinare la corretta funzionalità della peristalsi e della defecazione.
Conclusioni
L’idrocolonterapia non va intesa come una facile soluzione per eliminare i danni di un’alimentazione disordinata, ma deve essere contestuale a una vita sana. Andrebbe quindi intesa soprattutto come strumento di prevenzione, se pensiamo che il cancro colo-rettale è favorito dal contatto prolungato dei tessuti con sostanze tossiche. Infine, è efficace nella preparazione alla colonscopia, più breve e profonda rispetto ai classici lassativi, a quel punto da assumere in associazione dopo che l’idrocolonterapia avrà svolto il grosso della pulizia intestinale.