Gravidanza e Covid: perchè vaccinare subito anche le future mamme

Le quattro società italiane di ginecologia (Sigo, Aogoi, Agui e Agite), lanciano un appello: le “donne in gravidanza vengano considerate categoria fragile e quindi ammesse alla somministrazione del vaccino anti Covid“.

“Questo perchè”, spiega Nicola Colacurci, presidente di Agui, “a differenza della fase precedente, questa volta i contagi hanno colpito, in modo grave, anche la fascia dei giovani adulti.

E le donne in gravidanza appartengono in buona parte a questa classe d’età.

Riteniamo che la possibilità del vaccino debba essere offerta a tutte le donne che aspettano un figlio, poi ogni futura mamma deciderà e sceglierà in accordo e su consiglio dei propri medici”.

Di seguito riportiamo l’intervista che il prof. Nicola Colacurci ha rilasciato a la Repubblica, in cui spiega in modo dettagliato come stanno le cose.

Professor Colacurci, perché questo appello?

“Siamo nel pieno di una seconda ondata del virus che ha conseguenze clinich anche più gravi della prima ondata. A differenza della fase precedente questa volta i contagi hanno colpito, in modo grave, anche la fascia dei giovani adulti. E le donne gravide appartengono in buona parte a questa classe d’età”.  

Chiedete di inserirle tra le categorie fragili altrimenti, per età, non avrebbero diritto al vaccino?

“È uno dei motivi. Ma anche perché riteniamo che in gravidanza, con un cambiamento del sistema immunitario, le donne possano essere più esposte al contagio del virus. Uno dei motivi per cui il vaccino antinfluenzale viene somministrato anche a chi aspetta un bambino”.

Scusi professore, ma non è rischioso vaccinarsi durante la gravidanza?

“I dati internazionali ci dicono che gli effetti collaterali del vaccino riscontrati nelle donne che aspettano un figlio sono identici a quelli di donne, della stessa età, non in gravidanza”

E per i neonati?

“Non sono state riscontrate problematiche di nessun tipo, nemmeno con l’allattamento”.

A cosa può andare incontro invece una donna in gravidanza che viene contagiata dal Covid 19?

“Dipende quali sono le sue condizioni di salute generali. Purtroppo con questa seconda ondata abbiamo visto finire in terapia intensiva non solo gli anziani, ma anche molti giovani e diverse donne in attesa di un bambino. E questo può influire sulla gravidanza”.

All’inizio della campagna vaccinale, però, c’è stata una certa cautela nel consigliare il vaccino durante i mesi dell’attesa.

“È vero, perché non avevamo ancora disponibili i dati di oggi che testimoniano come immunizzarsi non sia un fattore di rischio, anzi una protezione per la donna e il bambino. Attenzione però, i casi vanno valutati uno ad uno, ma come ginecologi riteniamo sia importante offrire questa possibilità alle donne”.

Esiste tra le future madri una fascia più esposta al contagio?

“È evidente che una ragazza di vent’anni incinta e perfettamente sana è meno a rischio di una donna più grande, incinta, che però ha l’ipertensione o il diabete. Esattamente come nel resto della popolazione. Per questo è fondamentale che la scelta venga fatta insieme al ginecologo e al medico di base”.

Le società di ginecologia chiedono al ministero della Salute e a chi gestisce la campagna vaccinale di offrire questa possibilità alle donne in gravidanza insieme alle altre “categorie fragili”. Lei, personalmente, lo consiglierebbe?

“Mia moglie ed io ormai siamo un po’ troppo grandi per avere altri figli. Se però la fidanzata di mio figlio fosse incinta, sì, le consiglierei di fare il vaccino contro il Covid”.

(Fonte la Repubblica)

(Fonte Foto)

Lavinia Giganti – Redazione

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