Come togliere le zecche…e perchè

Le zecche fanno parte della famiglia degli aracnidi e sono parassiti esterni che riescono ad attaccarsi saldamente alla cute dell’animale. Grazie ad una particolare apparato boccale, succhiano il sangue per nutrirsi. Dopo il pasto possono aumentare fino a 100 volte il loro peso. Scopriamo come togliere le zecche.

Le dimensioni di una zecca variano da circa un millimetro fino anche ad un centimetro, in base a:

  • Specie,
  • stadio di sviluppo,
  • quanto sangue sono riuscite a mangiare.

Tipi di zecche

Le zecche nei cani si dividono in due grandi famiglie: le zecche dure con guscio dorsale e le zecche molli, senza guscio dorsale.

Le zecche dure maggiormente diffuse nei cani sono Amblyomma, Dermacentor, Haemaphysalis, Hyalomma, Ixodes e Rhipicehpahlus. La zecca molle più comune è la Otobius megnini.

Come le zecche si attaccano al pelo dell’animale

Le zecche non volano e non saltano come le pulci e, a differenza dei ragni, sono piuttosto lente nei loro movimenti.

Appostate sull’estremità di una pianta, su un rametto, un marciapiede o muro possono individuare la preda ed attenderne il passaggio. Hanno organi sensoriali particolarmente sofisticati capaci di individuare tracce di gas presenti negli animali anche a lunghe distanze.

Le zecche sono sempre più diffuse

Grazie ai cambiamenti climatici, le zecche sono sempre più diffuse perché amano un clima caldo e temperato. Difatti, sono prevalentemente attive nelle stagioni calde, dalla primavera alla fine dell’autunno, anche se in alcune aree geografiche, con un clima favorevole, sono presenti tutto l’anno. E’ molto importante sapere come togliere le zecche.

Come le zecche si aggrappano all’animale

Come abbiamo già detto, le zecche si appostano su piante o mucchietti di detriti e aspettano di cadere al manto peloso del cane o del gatto. Successivamente, grazie al particolare apparato boccale che si chiama rostro, penetrano la pelle. Oltre ad aggrapparsi, esse iniziano a succhiare il sangue. In media, rimangono attaccate all’animale dai 2 ai 7 giorni, per poi lasciarsi cadere e ricominciare il ciclo vitale e riproduttivo.

Perché l’animale non si accorge quando viene morso

La saliva delle zecche emessa durante il morso contiene una sostanza anestetica, pertanto il povero animale non si accorge della puntura. Purtroppo, in questo modo, si possono trasmettere pericolose malattie perché la zecca, cibandosi del sangue di un animale potenzialmente infetto, può fare da vettore verso un altro animale sano.

Malattie trasmesse dalle zecche e come togliere le zecche

Le zecche possono essere vettori di diverse patologie per gli animali e anche per l’essere umano.

Le più comuni malattie trasmesse dalla zecche sono:

  • Ehrlichiosi,
  • Babesiosi o Piroplasmosi,
  • Malattia di Lyme nota anche come Borreliosi,
  • Anaplasmosi,
  • Rickettsiosi,
  • Encefalite da zecca o Tbe.

Ehrlichiosi

L’Ehrlichiosi è una malattia che colpisce il cane, ma può essere trasmessa anche all’uomo. Si manifesta con febbre alta, sonnolenza, perdita dell’appetito, dimagrimento e altri sintomi a carico del sistema nervoso e dell’apparato scheletrico.

La causa è un batterio Gram negativo, l’Ehrlichia canis, che si localizza nei globuli bianchi del sangue e si trasmette, appunto, con il morso di una zecca.

Piroplasmosi

La Piroplasmosi o Babesiosi, altrettanto grave e anch’essa trasmissibile all’essere umano, si manifesta con febbre, abbattimento, anemia e ingrossamento della milza. La causa è un protozoo che si localizza nei globuli rossi, il Babesia canis.

Quando una malattia viene trasmessa da un animale all’essere umano o viceversa si parla di zoonosi. Le zecche possono essere degli ottimi vettori: ecco perché è importante proteggersi da questi parassiti.

Malattie trasmesse dalle zecche
Malattie trasmesse dalle zecche

Prevenzione, come proteggersi dalle zecche e come togliere le zecche

Trattare queste malattie non è sempre facile e possibile, perciò occorre prevenire ed eliminare le zecche il prima possibile. Sapere come togliere le zecche è essenziale per chiunque abbia un cane o un gatto.

Le zecche vivono tra l’erba, in zone boschive ed umide, ma anche nascoste tra il legname o nelle crepe dei muri di casa.

Sono particolarmente attive dalla primavera ed è proprio in questo periodo che occorre ricorrere alla prevenzione.

Per proteggere gli animali domestici dai parassiti e dalle loro punture, occorre controllare attentamente se stessi e il mantello del cane quando si ritorna dalla passeggiata. Così facendo, si possono individuare e togliere zecche manualmente.

Le zone del corpo preferite dalle zecche sono: inguine, ascelle, testa e torace.

Utilizzo di un buon antiparassatario evita di togliere le zecche

Per proteggere l’animale dalle zecche, o pulci, bisogna ricorrere ad un buon antiparassitario, come un collare o pipette, con attività repellente. Gli antiparassitari respingono la maggior parte dei parassiti prima che possano pungere. Senza puntura, siamo sicuri che non verrà trasmessa alcuna malattia. In caso di più cani che vivono insieme, vanno trattati contemporaneamente, ognuno con il proprioo antiparassitario in funzione del peso, rispettando la posologia indicata.

Attenzione alla vegetazione e a dove vive il cane  

Se il cane o gatto vive in giardino o comunque ci passa del tempo, è importante anche una particolare attenzione alla vegetazione, che deve essere sempre curata e non lasciata incolta. Allo stesso modo, va evitata qualsiasi situazione che possa offrire un gradito riparo alle zecche. E’ buona regola controllare la cuccia esterna e/o l’interno della casa e, se si individuano zecche, utilizzare gli antiparassitari che possano ucciderle.

Come togliere le zecche

Nel caso in cui una zecca si sia attaccata al cane o al gatto, è necessario toglierla nel modo corretto il prima possibile. E’ necessario, innanzitutto, utilizzare accortezza e pazienza. E’ sempre meglio fare uso di pinzette, sia quelle specifiche che quelle comuni. Si afferra il parassita dalla testa facendo attenzione a non schiacciarla, effettuando un movimento rotatorio, tale da evitare di lasciare l’apparato buccale nella cute. Successivamente, bisogna lavarsi bene le mani e disinfettare la parte dove si trovava il parassita.

Alessia Almasio

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