Ecografia pelvica transaddominale: quando serve

Focus

L’ecografia pelvica transaddominale è un esame diagnostico non invasivo che attraverso gli ultrasuoni permette di ricostruire la morfologia degli organi presenti nell’area addominale inferiore o dello scavo pelvico.

Viene eseguita dal ginecologo in sostituzione o a completamento dell’esame ecografico transvaginale. Particolarmente consigliata come primo esame diagnostico nelle adolescenti che non hanno ancora avuto rapporti sessuali, consente lo studio della vescica, dell’utero, delle tube di Falloppio, della cervice e delle ovaie.

Negli uomini, l’ecografia transaddominale aiuta l’urologo a studiare la vescica, la volumetria della prostata e la capacità di svuotamento vescicale.

Cosa permette di scoprire

L’ecografia pelvica permette di individuare masse atipiche solide (fibromi o tumori) o formazioni cistiche, versamenti, corpi estranei o altre anomalie nell’area addominale inferiore.

L’ esame offre importanti informazioni anche riguardo la natura, benigna o maligna, poiché il tessuto tumorale presenta solitamente una densità diversa rispetto a quello sano.

Quest’indagine identifica anche la dimensione e la posizione, ma non consente di formulare una diagnosi definitiva di tumore, per la quale occorrono accertamenti clinici mirati.

Nelle donne, in particolare, serve ad approfondire sia lo stato di salute dell’apparato riproduttivo sia a verificare il progresso di una gravidanza in corso.

Come si svolge

La durata dell’ecografia addome inferiore è mediamente di 15/20 minuti ed il referto è subito pronto.

L’ecografia pelvica deve essere eseguita a vescica piena. Il paziente deve bere almeno mezzo litro di acqua 2 ore prima dell’esame e a non urinare prima della sua esecuzione.

Il medico applica un gel sull’addome e muove la sonda ecografica direttamente sulla pelle.

Gli ultrasuoni emessi trasmettono un segnale che riflesso genera sul monitor un’immagine di ritorno in grado di produrre sezioni anatomiche fedeli delle strutture ed individuare eventuali alterazioni patologiche.

Fornisce immagini in tempo reale, rappresentando un efficace strumento per guidare procedure minimamente invasive, come biopsie o drenaggio di fluido da cisti o ascessi.

Quando è indicata

L’ecografia pelvica è indicata in caso di masse pelviche sospette, dolori pelvici di origine ignota per entrambi i sessi.

Nelle donne è consigliata quando si presentano problematiche come irregolarità del flusso mestruale, perdite ematiche anomale, ma anche per controllare l’utero nell’immediato post-partum.

Alberto Bozzolan

Dott. Luca Ripamonti

 

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