DSA: cosa fare quando si sospetta un disturbo dell’apprendimento

I DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) classificati in

  • dislessia
  • disortografia
  • disgrafia
  • discalculia

vengono valutati ed eventualmente diagnosticati da Psicologi e Neuropsicologi dello sviluppo esperti in Psicopatologia dell’apprendimento e Neuropsichiatri Infantili.

Diagnosi, potenziamento, riabilitazione

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono il motivo principale di difficoltà scolastiche e di abbandono della scuola.

 Le difficoltà del disturbo possono presentarsi anche in età adulta e influenzare il percorso universitario e nel mondo del lavoro.

L’adozione di interventi personalizzati e mirati alle caratteristiche individuali dello studente e al percorso di studi favorisce e garantisce l’apprendimento.

Per questo riconoscere, diagnosticare, pianificare e usare interventi efficaci facilita il processo di apprendimento del bambino.

L’obiettivo è rendere lo studente autonomo o il più autonomo possibile, con tutte le ricadute positive in termini di successo scolastico ma anche di autostima e gratificazione nella sfera lavorativa e personale.

Cosa fare se sospetti che tuo figlio possa avere un disturbo dell’apprendimento

Un disturbo specifico dell’apprendimento si può diagnosticare già al termine del primo anno della scuola primaria con un percorso di valutazione di alcune ore.

Generalmente è l’insegnante che comunica eventuali difficoltà del bambino alla famiglia.

In particolare se l’insegnante individua difficoltà nel rendimento scolastico del bambino, con ritardo nell’apprendimento della letto-scrittura o carenze negli apprendimenti matematici.

A questo punto può invitare la famiglia a fare una visita specialistica in modo che le figure professionali pertinenti sottopongano il bambino a una serie di test finalizzati.

Una volta diagnosticato il disturbo al bambino lo specialista indicherà il percorso più adatto per compensare il suo disturbo e agevolarlo nello studio e nell’apprendimento.

 La scuola che riceve una diagnosi di DSA scrive il Piano Didattico Personalizzato (PDP), documento che descrive l’alunno, le sue difficoltà e i suoi punti di forza e indica tutti gli strumenti e le misure che la scuola può attivare per agevolarlo nel suo percorso.

Il PDP indica le strategie e gli strumenti compensativi e dispensativi da usare per sostenere l’apprendimento.

In parallelo la famiglia può intraprendere un percorso di abilitazione e/o riabilitazione con il supporto di specialisti che hanno le competenze per attuare una serie di interventi volti al sostegno e benessere dell’alunno.

Quali sono gli specialisti coinvolti nel percorso di abilitazione e/o riabilitazione?

Uno studente con DSA può imparare al pari dei suoi compagni con interventi mirati e con gli strumenti compensativi e dispensativi pensati per aiutarlo a studiare e ad apprendere.

La parola riabilitazione è di uso comune tra specialisti, insegnanti e anche tra i genitori.

Nel caso degli studenti con DSA, è importante ricordare che non si riabilitano delle capacità perse ma si abilita la persona a raggiungere gli obiettivi con interventi mirati, strategie e strumenti didattici adatti al suo modo di studiare e imparare.

Dopo la diagnosi di DSA molti genitori iniziano per i loro figli un percorso con specialisti (ognuno di questi, adeguatamente formato con competenze specifiche per i DSA) al fine di migliorare le abilità.

Gli specialisti coinvolto in questo processo sono:

Quali sono le difficoltà che possono presentare i bambini con DSA?

  • lettura lenta, sillabica e/o scorretta
  • confusione lettere simili (b/p, q/p)
  • omissioni di sillabe in una parola
  • inversione di lettere in una parola
  • perdita del segno di riferimento
  • omissione o aggiunta di lettere o sillabe
  • unione di parole
  • scambi di suoni simili (b/d, v/f)
  • scrittura poco comprensibile e/o molto lenta
  • impugnatura scorretta
  • non rispetto dei margini nel foglio
  • difficoltà nella scrittura di numeri
  • nell’apprendimento delle tabelline e dei calcoli semplici, ecc.
  • difficoltà capacità di riconoscimento e memorizzazione delle lettere dell’alfabeto;

Sintomi visivi nei DSA

I bambini con DSA possono presentare, in associazione, alterazioni oculari e difficoltà nelle abilità visive che aumentano l’affaticabilità.

I sintomi visivi possono essere:

  • visione sfuocata o visione doppia
  • perdita della riga
  • difficoltà nel copiare tra il lontano e il vicino
  • Difficoltà nel mantenere la direzionalità (alto basso, sinistra destra)
  • problemi nell’affollamento di testo e capo inclinato durante la lettura o la scrittura
  • rossore e bruciore oculare
  • disturbi nella percezione visiva
  • difficoltà figura-sfondo
  • difficoltà visuo-percettive e visuo-spaziali

DSA: Riabilitazione visiva

I difetti refrattivi nei bambini non sempre vengono rilevati e corretti idoneamente, per cui gli alunni con difficoltà sotto questo aspetto, tendono ad incontrare problemi nelle attività scolastiche.

Una ridotta acuità visiva è responsabile della visione sfuocata la quale, a sua volta, costringe la persona ad un eccessivo sforzo visivo o ad assumere una posizione anomala del capo.

In presenza di bambini con DSA le difficoltà visive si andranno ad aggiungere a tutti i problemi già esistenti a livello scolastico e psicologico determinando ulteriore fatica, disagio e disinteresse verso la lettura e la scrittura.

L’ortottista può aiutare a combattere l’affaticamento visivo del bambino dandogli la possibilità di sfruttare al meglio il proprio canale visivo per poter intraprendere il percorso riabilitativo con buone potenzialità visive.

Gli esercizi ortottici permettono di allenare le saccadi, la visione binoculare, la convergenza oculare, la fissazione e la visione periferica, la cognizione e l’orientamento spaziale, la coordinazione occhio – mano e la velocità visuo-motoria.

Dott.ssa Sara Toma Ortottista a Milano

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