Una terapia innovativa, totalmente non invasiva, che riesce a coadiuvare e ottimizzare i processi di guarigione in ambito odontoiatrico è rappresentata dai campi magnetici a frequenze ultra deboli.
Già ampiamente utilizzati in terapie e riabilitazioni ortopediche, sono oggi una realtà anche in odontoiatria.
Il principio di base
Questa terapia si basa sulla consapevolezza che tutti i sistemi biologici come le piante, gli animali e quindi l’uomo, sono dei veri e propri generatori di oscillazioni elettromagnetiche.
L’essere umano, essendo composto da atomi, non è mai in quiete ed emette onde radianti in una molteplice gamma di frequenze.
Tutto ciò che avviene nel nostro organismo è riconducibile ad un processo elettro-fisiologico.
Le reazioni biologiche sono attribuibili al passaggio di elettroni, quindi di corrente elettrica, da una molecola ad un’altra. Ciò fa del nostro organismo umano un vero e proprio complesso di resistenze elettriche.
La fisica applicata alla medicina
Questa concezione ha favorito l’impiego della fisica nel campo della medicina, consentendo una vera rivoluzione nell’approccio alla malattia. I ricercatori sono quindi riusciti a comprendere e codificare “il linguaggio delle cellule” e, con apposite apparecchiature, oggi siamo in grado di comunicare con loro.
Come funziona la terapia basata sui campi magnetici a frequenza ultra deboli
Ecco che, utilizzando appositi trasduttori posizionati vicino alla parte interessata, possiamo avviare programmi dedicati all’effetto voluto. La terapia è molto semplice, consiste nello stare seduti comodamente mantenendo il trasduttore (con la forma ad esempio di un mattoncino) vicino alla zona da trattare.
Servendosi di campi magnatici a frequenze ultra deboli (che rappresentano la vera innovazione) non si avrà alcun effetto collaterale, nemmeno il riscaldamento della parte trattata.
I vari tipi di programmi
Con programmi antidolorifici o antinfiammatori si ottiene una rapida riduzione della sintomatologia senza l’utilizzo di farmaci (in caso ad esempio di dolore post chirurgico, articolare o da pulpite).
Con programmi per la rigenerazione ossea o neuromuscolare viene creato il substrato elettromagnetico per velocizzare le guarigioni dalle chirurgie e migliorare di molto la prognosi (in caso ad esempio di interventi di implantologia, rigenerazione ossea o muco-gengivale).
Con programmi antibatterici si rafforza la tradizionale terapia riducendo tempi e somministrazione di antibiotici (in caso ad esempio di ascesso o malattia parodontale).
Questi sono solo alcuni esempi dell’applicazione clinica di tale tecnologia, che sta rivoluzionando l’approccio terapeutico a determinate patologi acute o croniche.