La nuova frontiera contro l’artrosi

La nuova frontiera contro l'artrosi

 

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Il futuro delle cure per l’artrosi è strettamente legato all’utilizzo di cellule staminali, in particolare di quelle mesenchimali. Le cellule mesenchimali staminali (MSC) sono cellule staminali adulte in grado di autorinnovarsi e differenziare.

L’autorinnovamento (o self-renewal) è una capacità tale per cui la cellula staminale è in grado di conservare ad ogni divisione cellulare una copia di se stessa.

Essa infatti quando si divide in due cellule figlie è in grado di compiere una divisione asimmetrica nella quale una delle due cellule figlie sarà identica alla madre, mentre l’altra potrà seguire il percorso differenziativo. La differenziazione è un processo importante tale per cui le cellule diventano specializzate in una determinata funzione.

Le MSC derivano dal tessuto embrionale mesodermico, quello che durante lo sviluppo del bambino porta alla formazione di ossa, muscoli, cartilagine, tendini, grasso e anche delle cellule della linea ematopoietica. Ne consegue che la capacità differenziativa di una MSC è elevata ed è definita in tal senso “multipotente”.

Le MSC, se attivate, sono inoltre in grado di esercitare un effetto paracrino con secrezione di fattori di crescita, in grado di stimolare la rigenerazione tissutale, e altri fattori come citochine anti-infiammatorie, in grado di modulare il microambiente circostante.

Il tessuto adiposo, di recente, si è dimostrato un’ottima fonte di tali cellule staminali in quanto è un tessuto molto accessibile ed è estremamente ricco in frequenza di MSC. Da qui il razionale delle innovative infiltrazioni con cellule prelevate da tessuto adiposo (normalmente dall’addome) per curare lesioni cartilaginee.

Queste lesioni hanno tendenza ad allargarsi, a diventare sempre più sintomatiche e a coinvolgere tutta l’articolazione fino alla conclamata malattia artrosica irreversibile.

E’ dunque fondamentale intervenire tempestivamente. Si tratta di una sola infiltrazione intrarticolare in regime ambulatoriale, in anestesia locale, che ha come scopo quello di ritardare il processo artrosico dei pazienti. Si procede eseguendo una piccola incisione nella zona addominale per l’ingresso delle cannule e procedendo ad una vera e propria liposuzione di 30-50 cc di tessuto adiposo a seconda che sia una o entrambe le articolazioni affette.

L’infiltrazione della  soluzione a base di cellule mesenchimali staminali (MSC) avviene dopo aver microframmentato il tessuto adiposo prelevato, mantenendo così intatta l’architettura vascolo-stromale della cellula adiposa dove si trovano le cellule mesenchimali in grandi o quantità.

Dott. Pierantonio Gardelin

Dott. Pierantonio Gardelin

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