Alopecia femminile, le tecniche per curarla al meglio

Alopecia femminile, le tecniche per curarla al meglio

 

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Con il passare degli anni o a seguito di un forte stress anche le donne possono perdere i capelli, proprio come avviene agli uomini. Non è un problema raro, eppure se ne parla troppo poco: nel mondo una donna su quattro ha vissuto almeno una volta nella vita un episodio anomalo di caduta. I capelli sono per la donna un simbolo di seduzione, una sicurezza e uno dei modi più belli per esprimere la propria personalità e femminilità. Curarli e mantenerli sani e folti è dunque importante, tanto quanto la cura del resto del corpo.

I perché dell’alopecia femminile

Ci sono diversi fattori che possono portare all’alopecia femminile. Una è la causa androgenetica: il DNA di alcune donne fa sì che i capelli della parte centrale della sua testa siano più sensibili al dosaggio dell’ormone maschile prodotto dall’ovaio. Questo testosterone è “veleno” per i follicoli della parte centrale della testa, che sono geneticamente più sensibili all’azione dell’ormone maschile. Nell’alopecia androgenetica femminile l’infiammazione dei follicoli dipende dalla presenza di una proteina che si chiama prostaglandina D2: il follicolo diventa più piccolo fino ad avere la capacità ridotta di far nascere e crescere i capelli. Comunemente il problema parte dalla riga centrale e si allarga alle aree intorno. Oltre alla causa androgenetica, vi sono fattori che contribuiscono a peggiorare la situazione, aumentando la caduta. I forti stress, le gravidanze, l’alimentazione errata e il fumo, così come i problemi alla tiroide sono tra i più comuni.

Alopecia femminile, come curarla?

Come avviene per l’uomo, anche per la donna la chirurgia e l’eventuale trapianto non sono la prima mossa da mettere in campo. Allo stesso modo, non sono minimamente da considerare i trattamenti blandi proposti dai parrucchieri, dalle fiale cosmetiche agli integratori da banco. Ogni donna è diversa ed è arrivata al diradamento della chioma dopo un percorso personale, dunque il primo consiglio è quello di studiare a fondo la situazione, rivolgendosi a un centro medico specializzato. Il dottor Mauro Conti, responsabile scientifico di HairClinic Bio Medical Group, centro all’avanguardia nella ricerca e nella cura dell’alopecia di ogni tipo, spiega: “Ogni donna che soffre di perdita di capelli vi è arrivata per vari motivi personali e fisiologici. Il ruolo di noi medici specializzati è quello di cercare di salvare il parco follicolare attivo, proteggere i follicoli dall’azione dell’ormone maschile che crea il danno follicolare e contestualmente riequilibrare le concause, come eventuali anemie o problemi di tiroide. Il protocollo migliore da eseguire è quello di medicina rigenerativa avanzato”.

Cellule rigenerative per curare l’alopecia femminile

La soluzione più all’avanguardia per la cura dell’alopecia femminile è proprio la medicina rigenerativa: un protocollo che grazie a una terapia non chirurgica rinvigorisce i follicoli sofferenti, rinfoltendo anche le zone diradate. Si tratta di un metodo indolore, senza nessuna controindicazione e per questo è consigliato a tutte le donne (si può fare anche in gravidanza). Il Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS permette la massima rigenerazione follicolare in un’unica sessione, attraverso 5 passaggi differenziati che portano a una cura efficace della calvizie di gran lunga superiore rispetto al semplice autotrapianto di capelli. Il punto di partenza resta sempre lo stesso: una profonda analisi della storia personale e del DNA della paziente, per massimizzare i risultati di una tecnica oggi riconosciuta come la più efficace per la cura dell’alopecia maschile e femminile.

 

HairClinic Biomedical Group

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