Odontoiatria Restaurativa Biomimetica: le faccette dentali

Cosa si intende per Odontoiatria Restaurativa Biomimetica?

Partiamo innanzitutto da una definizione di “Biomimetica”, che è lo studio della struttura e della funzione dei sistemi biologici, da seguire come modelli per la progettazione e la realizzazione di materiali utili all’uomo. Di conseguenza, l’Odontoiatria Biomimetica rappresenta il tentativo di ricostruzione dei denti simulando/emulando la loro naturale forma biomeccanica nonché la loro funzione estetica, attraverso il restauro. Ecco perché con un’unica espressione è possibile parlare di “Odontoiatria Restaurativa Biomimetica”, considerato che la Restaurativa è il principio alla base della Biomimetica: si cerca di ottenere la ristrutturazione conservativa del dente anziché riedificarlo in toto per avere meno complicazioni.

Un esempio lampante è costituito dalle faccette dentali: cosa sono?

Si tratta di restauri adesivi in ceramica, metal-free, in ceramica integrale-zirconia. Le faccette sono sottili lamine che vengono cementate sulla superficie esterna (labiale) dei denti anteriori. Lo spessore medio di tali faccette si aggira intorno ai 0.3 millimetri. I denti vengono eventualmente preparati solo nella superficie vestibolare (esterna) mantenendosi nello spessore dello smalto del dente, ove il legame che si creerà successivamente con le faccette sarà più forte.

Come si realizzano?

Prima di procedere con la preparazione, attraverso modelli studio della bocca del paziente, fotografie, e analisi dei parametri estetici e funzionali del paziente, viene eseguito un Mock-Up, cioè la simulazione della forma che avranno le faccette definitive, controllandole in bocca. Una volta completata la preparazione dei denti, si prende un’impronta di precisione, che viene inviata all’odontotecnico.

L’odontotecnico partecipa al rilevamento della forma e del colore assieme al personale medico, con l’ausilio anche di fotografie endorali digitali ad altissima definizione. Il paziente viene temporaneamente dimesso solo dopo aver applicato delle faccette provvisorie in resina composita, che proteggono il dente fino all’appuntamento successivo. l’Odontotecnico di fiducia predispone le faccette utilizzando i parametri estetici descritti poc’anzi, utilizzando metodiche dette CAD-CAM, cioè vengono utilizzati speciali software che dalla scansione digitale dell’impronta permettono di preparare tramite fresatura computer-guidata le sottilissime lamine di ceramica che vengono poi ulteriormente personalizzate e finalizzate dalla mano dell’odontotecnico

Come si fissano in bocca?

In seconda seduta, le faccette dentali sono provate nella bocca del paziente per valutare il colore, la forma e l’adattamento ai denti preparati. Una volta soddisfatti tali parametri, le faccette sono cementate ai denti mediante l’utilizzo di una tecnica detta di “silanizzazione”, utilizzando cementi e resine composite di vari colori, scegliendo quello che sarà più biomimetico per cromatismo. La cementazione viene eseguita usando la diga di gomma per isolare il dente da contaminazioni di saliva. Le faccette cementate sulla superficie del dente sono molto resistenti; è buona norma, però, che i pazienti evitino di morsicare cibi di consistenza dura od oggetti (tipo rosicchiare le matite).

Quando si usano e perchè?

Le faccette dentali hanno molteplici indicazioni. Le principali sono: denti malformati (conoidi, rettangolari), denti diastemati (con spazio aumentato tra un dente e l’altro), denti fratturati (per trauma o incidente sportivo), denti discromici (qualora il trattamento sbiancante non sia stato efficace), denti di pazienti adulti usurati, denti con forma da modificare per motivi ortodontici (ad esempio canini inclusi estrusi al posto dei laterali mancanti). A volte le faccette devono essere precedute dallo sbiancamento vitale dei denti e dalla sostituzione di eventuali vecchie otturazioni; nei casi di grave compromissione della struttura dentale è più indicato eseguire delle corone in ceramica integrale (Zirconia), mantenendo se possibile il dente vitale.

Quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi?

Le faccette dentali richiedono una minima preparazione del dente, che conserva così la sua vitalità e consentono di ottenere risultati estetici straordinari, potendo ridare o migliorare la composizione del sorriso, secondo i parametri estetici più corretti e consoni al viso del paziente. Una volta cementate al dente, rinforzano la struttura dentaria residua; il legame faccette-smalto dentale e’ molto forte e gli adesivi usati, che mediano il legame dei materiali da restauro estetici con i tessuti dentari, sono sempre più ad altissima resistenza. Per quanto riguarda gli svantaggi, parlerei più che altro di casi in cui le faccette dentali non sono indicate. Pazienti con parafunzioni (digrignamento e/o serramento dei denti) oppure con occlusioni disfunzionali (morso profondo, terze classi) non sono infatti candidati ideali per un simile trattamento; in questi casi, è consigliabile risolvere la parafunzione e/o i problemi occlusali, prima di procedere alla progettazione del restauro estetico. Il mantenimento e la cura delle faccette è esattamente il medesimo che ogni paziente scrupoloso ed interessato alla sua salute dentale deve mantenere: igiene domiciliare accurata, uso dello spazzolino e del filo interdentale, controlli e richiami di igiene professionale almeno ogni sei mesi.

In conclusione, le faccette dentali possono essere paragonate ai denti naturali?

No, ma ci si possono avvicinare notevolmente. I denti naturali attraverso la combinazione ottimale di smalto e dentina presentano un equilibrio inimitabile ed ottimale tra rigidità, forza e resilienza. Le alterazioni della integrità strutturale (per carie, devitalizzazione, frattura, eccetera) e le procedure di restauro di vecchia concezione possono facilmente violare questo delicato equilibrio. Le procedure restaurative estetiche raggiungono i massimi livelli quando l’Odontoiatra ed il Ceramista conoscono i principi basilari della estetica naturale della bocca, che non si limita all’estetica dentale, ma comprende l’estetica gengivale in un’ottica di armonia tra il sorriso ed il viso del paziente. Le faccette dentali aumentano infatti la “compliance” del paziente nella vita di relazione, cioè il sentirsi a proprio agio: cosa c’è di più bello che sorridere agli altri? La prima cosa che le persone vedono in noi, quando ci relazioniamo ad esse, è il nostro sorriso, quando salutiamo, quando parliamo, quando …amiamo! Le faccette dentali possono davvero donare al paziente il piacere di tornare a sorridere liberamente.

Alessia Almasio

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